Buongiorno,
sono una
studentessa universitaria e mi rivolgo a lei per
chiederle il significato di convezione termica dato che
la definizione da lei fornita di inversione è stata
molto chiara.
Grazie
della cortesia
Laura
Gentile Laura,
la Convezione termica è un fenomeno puramente
fisico dato dal riscaldamento solare (e anche da fonti
umane o geotermiche) e quindi piuttosto frequente nella
stagione calda - Primavera ed Estate.
Continua…
Spero di essermi spiegato
sufficientemente.
La ringrazio e la saluto
Claudio
Buon giorno,
voglio prima di tutto dire che la pagina web che avete
c'ha eccellente informazione, soprattutto è molto
notevole il fatto che è abbastanza comprensibile per
neofiti nella materia della meteorologia (tra questi
neofiti posso includermi senza nessun dubbio). Questa
pagina è un bel lavoro.
Sono una persona che eppure trova piacere leggere questo
tipo de articoli perche considero che non è una
conoscenza sprecata. Molto interessante piuttosto.
Giusto stavo cercando informazione di questo anticiclone
delle Azzorre, perche mi sembra un tema da capire
veramente, e vorrei sapere se è possibile avere
qualcuno dei suoi articoli che parlano a riguardo di
questo in una maniera più stessa. Ho letto per esempio
qualcuna di queste previsione del nostro prossimo
inverno e mi piacerebbe capire l’svolgimento climatico
influenzato di questo anticiclone, giacché si dice che
sarà un inverno crudele, e in poche parole voglio sapere
perche si pronostica cosi. Mi ha piaciuto questo
articolo che parla del anticiclone africano e la sua
influenza sul sud della Italia, perche è abbastanza
logica la spiegazione del perche le temperature sul
questa regione sono cosi alte (niente mite) nel state,
facendo cosi una temperatura estrema (che non si
avvicina in niente alla teoria del clima mite del
mediterraneo). Io c’ho una domanda da neofito:
Si può considerare un clima estremo questa parte della
Italia? Si può pensare che il sud diventa in realtà
una estensione del clima africano per la sua vicinanza?
Li
ringrazio la sua attenzione.
Grace B.
Gentile
Grace,
La
ringrazio per la sua domanda e la sua attenzione al tema
della Meteorologia.
Venendo al
punto che la interessa: L'Anticiclone delle Azzorre è
una figura chiave della circolazione atmosferica
del nostro emisfero.
A seconda
dei movimenti e della posizione che esso prende abbiamo
un tipo di tempo sul Mediterraneo. In Estate,
normalmente esso si distende sui paralleli interessando
il mediterraneo e l'Europa meridionale e centrale
garantendo tempo stabile e caldo senza tuttavia quelle
esagerazioni da forno che invece, purtroppo, abbiamo
vissuto in questi anni (ricordiamo il feroce 2003 ma
anche le ondate calde più recenti) e nelle ultime estati
Questo
perché l'A. azzorriano è costituito da aria oceanica,
calda sì ma mitigata dall'ìnflusso dell'oceano, mentre
l'A. africano prende forza da aria calda e secca
desertica, proveniente dal vicino deserto del Sahara il
quale, in Estate, si trasforma in una sorgente
ribollente di calore.
Ed ecco le
ondate anomale di calore che abbiamo vissuto. Il perchè
accada questo è ancora materia di studio ma si è visto
cha la Natura usa strade diverse per giungere allo
stesso risultato: riequilibrare il bilancio termico
atmosferico. Per fare ciò ci sono vari modi e quello
scelto da qualche anno a questa parte è quello degli
scambi meridiani. L'aria si mescola attraverso
irruzioni fredde da N e avvezioni calde da S. È un modo
più spiccio di arrivare all'equilibrio termico
suddetto ma provoca sbalzi di temperatura repentini e
fenomeni meteorologici spesso anche violenti e dannosi.
Questo tempo "pazzo" e in apparenza fuori stagione
deriva proprio dalla mancata disposizione dell'A. delle
Azzorre nella sua sede di appartenenza e dai suoi
movimenti che seguono vie inconsuete rispetto alle
solite.
In Estate
esso se ne sta in Atlantico e da noi impera quello
africano, con le conseguenze note.
In Inverno
questa figura Meteo dovrebbe disporsi in Atlantico
abbassandosi di latitudine e lasciando campo libero alle
perturbazioni per giungere da noi senza intoppi. Invece
da un po' di tempo questo non accade.
Da una
parte l'africano si erige a sbarrare la strada verso
Ovest e dall'altra l'azzorriano comprime la depressione
d'Islanda (altra figura chiave del tempo europeo) verso
Nord impedendole di inviare le sue perturbazioni verso
di noi. Queste sono costrette a girare a Nord e poi
piombare su di noi
da N o NW
con effetti a macchia di leopardo. Invece di piovere
dappertutto con regolarità piove, e anche molto, su
certe regioni mentre su altre piove poco o nulla
accrescendo il deficit idrico e producendo danni al
territorio e all'agricoltura.
Da pochi
anni poi si è venuta a formare una nuova figura
secondaria ma non meno importante, anche se non
costante, l'A. scandinavo.
Trattasi
di un anticiclone che si forma, appunto, sulla
Scandinavia e dintorni e comporta un'ulteriore
cambiamento della dinamica meteo.
Lei mi
domanda se il Sud Italia si può considerare come clima
estremo. Le rispondo di no.
Le regioni
meridionali sono sempre state più calde di quelle
settentrionali e centrali, sia per la posizione più
vicina all'Africa sia per il fatto di essere investite
più spesso dalle onde calde di tipo africano e avere il
mare che in Estate raggiunge temperature abbastanza
elevate.
Tutto
sarebbe nella norma se il Tempo seguisse le vie
consuete. Accade invece che sempre più di frequente (per
le ragioni dette sopra) si verifichi una sorta di buco
di pressione al largo della Spagna (i meteofan e anche
gli esperti la chiamano Lacuna Barica Iberica) e
in questo “buco” si dirige l'aria fredda che arriva da N
creando una depressione al largo della Spagna e del
Marocco (come accade in questi giorni) e, per risposta
di sponda, la Natura ricrea l'equilibrio facendo
risalire aria calda africana verso di noi.
Pensi ad
una bilancia con 2 braccia: se si abbassa quello a Ovest
(Spagna) si alza quello a Est (Italia) e noi ci
becchiamo il caldo.
Per
fortuna l'Estate dura solo 3 mesi e la posizione del
Sole fa sì che nei mesi autunnali il calore si mitighi
alquanto.
Lei parla
di Inverno crudo: ebbene non si faccia condizionare da
questi allarmi ingiustificati.
Non è
possibile attualmente sapere come sarà il mese prossimo
figuriamoci sapere se l' Inverno sarà freddo, nevoso o
secco o mite. Il fatto che l’Inverno scorso sia
praticamente stato assente non significa che questo a
venire sia freddo rigido o nevoso, semplicemente non lo
sappiamo con certezza.
Sappia che
le previsioni meteo per una settimana sono già un grosso
problema per i meteorologi e quindi fare previsioni per
mesi interi è solo un'utopia. E comunque non sono
previsioni ma solo proiezioni ( un po' come
quelle elettorali, ma meno precise ;o)) ) che spesso
hanno sbagliato completamente. Il Tempo agisce su
scala caotica e non è possibile prevedere cosa accadrà
se non si hanno tutte le informazioni possibili
e immaginabili e un modello che tenga conto di tutto,
cosa al momento da fantascienza.
Inoltre in Inverno c'è un'altra figura chiave per noi ed
è sempre un anticiclone ma di diversa natura:
l'anticiclone Russo-Siberiano.
Questo
porta il freddo delle steppe fino da noi ma perchè
questo accada bisogna che esso si rinforzi e si protenda
verso Ovest.
Diversamente, potremo avere un Inverno moderatamente
freddo o umido ma non crudo e in tutto questo movimento
anche l'A. azzoriano ha una parte.
In realta
ci son 3 grandi figure meteo che hanno importanza per
noi in Inverno e sono:
l’A.
azzorriano – la Depressione islandese – l’A.
russo-siberiano
Spero di
esserle stato di aiuto e mi scuso se mi sono dilungato
un po’.
Penso di
fare altri articoli su tali problemi e in occasione di
quello che avverrà nella stagione autunnale e
nell’Inverno 2007/2008.
Se avrà la
pazienza di seguirci potrà capire meglio.
La saluto
cordialmente.
Claudio
Guglieri
Buongiorno Claudio,
Mi
chiamo Maria Concetta e oltre ad amare le materie
scientifiche in genere sono una appassionata di
proverbi e detti della cultura popolare contadina,
siciliana e non. Vorrei approfittare della sua
rubrica per una domanda. L'esattezza di molti
proverbi sta alla base dell'esperienza e della
pratica nell'osservare i fenomeni della natura
quindi il detto popolare "rosso di sera bel tempo si
spera" credo abbia motivo di esistere ma qual è il
suo significato in termini meteorologici? Perchè
cioè un tramonto rosso è indice di buon tempo a
seguire?
Un
grazie e complimenti a tutti voi (vi leggo e vi
seguo)
Maria
Concetta F. da Palermo (mail firmata)
Cara Maria Concetta,
I proverbi popolari
talvolta sono veritieri, talvolta no.
In questo caso
questo proverbio, molto popolare dappertutto in
Italia, affonda le sue radici nell'osservazione
empirica dei contadini e di chi vive in campagna in
generale.
Il "rosso di sera"
si riferisce al fatto che il cielo al tramonto del
sole si presenta diffusamente arrossato per la
presenza di nubi alte e sottili (Cirrostrati) che
riflettono la luce del sole.
Questo dà il
caratteristico colore al cielo del crepuscolo.
Però secondo la
Meteorologia ciò è falso ( mi riferisco al
detto sul bel tempo in arrivo ) perché le nubi
stratificate annunciano aria calda in arrivo ad alta
quota. Aria che precede un fronte cioè una
perturbazione, quindi il tempo tende a peggiorare
anziché migliorare.
Esiste anche il
contrario: "Rosso di mattina, brutto tempo si
avvicina", e qui vale la medesima ragione. Se al
mattino il cielo è rosso significa che vi sono nubi
alte in formazione. Questo indica l'arrivo di un
fronte caldo ( aria calda ) che precede di solito
una perturbazione e ciò indica un probabile
peggioramento del tempo nelle prossime 24 ore.
Questo quindi è valido in molti casi.
Aggiungo che tali
detti non hanno sempre validità assoluta e in ogni
caso.
Nel caso in
questione il detto è valido solo se il cielo è
sereno e presenta un colore rosato solo dopo
che il sole è sparito sotto l'orizzonte. La
polvere in sospensione nell'aria e l'umidità si
accumulano nei bassi strati perché la pressione
aumenta e diffondono la luce rossa mentre
trattengono gli altri colori.
In tale caso,
solo in tale caso, il proverbio è vero.