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Gemelli - Gemini 

Gem - Geminorum

 
     
 

Aspetto, posizione, composizione
La prima cosa che vorrei subito sottolineare è l’esistenza di ben due rappresentazioni grafiche della costellazione dei Gemelli. Queste, a seconda di come sono state tracciate le linee immaginarie, pur nascendo dall’unione delle medesime stelle, assumono aspetti leggermente differenti. Quella riprodotta in alto, forse l’immagine meno nota, è comunque quella che, a mio avviso, meglio rappresenta la sagoma dei due affezionati fratelli uniti per mano o, come interpretato da alcuni, nell’atto di scambiarsi un tenero abbraccio. Indubbiamente si tratta di un’importante costellazione, direi la più bella dello zodiaco e, tra le zodiacali, quella che nel suo moto si spinge più a nord nella volta celeste. Estesa per 514° quadrati è tra le più riconoscibili del cielo grazie alla presenta di due stelle vicine e brillantissime che corrispondono la testa dei due gemelli. E’ inoltre una delle più antiche raffigurazioni stellari, esistono infatti immagini della costellazione dei Gemelli di epoca Babilonese, datati tra il 1200 e il 1550 a.C. Vediamo quali sono le stelle maggiormente rappresentative dei Gemelli:



Schema delle principali stelle dei Gemelli

Nome

Nome Proprio

Magnitudo

Distanza

Descrizione

Alpha Geminorum

Castore

1,56

45 a.l.

Stella multipla bianca-azzurra A0

Beta Geminorum

Polluce

1,14

36 a.l.

Gigante arancione K0

Gamma Geminorum

Alhena

1,93

85 a.l.

Bianca azzurra A0

Delta Geminorum

Wasat

3,5

58,8 a.l.

Stella Doppia bianca-crema F0

Epsilon Geminorum

Mebsuta

2,98

685 a.l.

Supergigante Gialla G5

Zeta Geminorum

Mekbuda

3,7/4,3

1170 a.l.

Stella Doppia variabile gialla G0

Eta Geminorum

Propus

3,1/3,4

186 a.l.

Stella Doppia variabile rossa M1

Mu Geminorum

Tejat

2.88

231 a.l.

Stella rossa M3

Csi Geminorum

Alzirr

3.36

75 a.l.

Stella bianco/giallo F5


Innanzi tutto focalizziamo l’attenzione sulle due fulgide stelle: Castore (Castor) e Polluce (Pollux). Castore (Il cavaliere) è uno straordinario “sistema” formato da sei componenti in quanto, ciascuna delle tre stelle che la compone (due stelle bianco-azzurre più una nana rossa) è a sua volta una stella doppia. Se osservata con un telescopio è possibile distinguere sia le due stelle azzurre che orbitano l’una intorno all’altra con un periodo di 420 anni che la binaria rossa ad ellisse; è stato osservato come la prima coppia stia allontanando progressivamente perciò, con gli anni, sarà sempre più facile distinguerle; aumenteranno la loro distanza fino al 2065 circa, anno in cui riprenderanno a riavvicinarsi. Dopo le osservazioni di Cassini (1678) e di Bradley (1718), fu William Herscherl, nel 1803, a stabilirne la binarietà e a dimostrare il legame gravitazionale tra le sue componenti, una scoperta di non poco conto poiché si capì che la gravitazione agisce anche al di fuori del sistema solare. Castore è una stella multipla di forte magnitudo tanto da essere, per brillantezza, la ventitreesima stella del cielo. Polluce (il Pugile) è una gigante gialla un po’ più luminosa di Castore tanto da essere, per luminosità, la diciassettesima stella dell’universo. Legata nel mito e nella costellazione a Castore, di fatto la loro è solo una vicinanza prospettica in quanto, tra le due stelle e la Terra c’è una distanza, rispettivamente di ben 35 e 45 anni luce. Polluce è una stella di tipo Arturo con una temperatura di circa 4.500 K ed è 32 volte più luminosa del Sole. Altre stelle di primaria importanza sono Alhena, 80 volte più luminosa del Sole, Mebsuta, Wasat, una binaria piuttosto lenta la cui compagna fu individuata nel 1829, Propus, Mekbuda,una delle cefeidi più brillanti ecc…Tra le altre componenti dei Gemelli ricordiamo M35, un ammasso aperto registrato per la prima volta da Messier nel 1764 ma noto da prima (già Bevis, nel 1750, l’aveva segnata nel suo atlante); l’ammasso NGC 2158 e la nebulosa NGC 2392, scoperta da William Herschel nel 1787.

Ammassi dei Gemelli

Nome

Caratteristiche

Note

M35

Ammasso stellare grande e brillante situato la confine con Taurus; ricopre un’area più ampio di una Luna piena ed è formato da circa 120 stelle disposte in catene ricurve. Dista dalla terra 2800 a.l.

Visibile anche ad occhio nudo o con un binocolo.

NGC 2158

Ammasso stellare molto ricco ma più debole in quanto distante ben 16.000 a.l. La sua età è stata stimata in 800 milioni di anni.

Si trova a circa mezzo grado ad ovest di M35. Per osservarla serve almeno un telescopio da 150 mm.


Nebulose dei Gemelli

Nome

Caratteristiche

Note

NCG 2392

Formato da una stella circondata da due anelli separati da una zona oscura. Gli anelli vengono eccitati dalla stella ad emettere luce. Ricorda, se visto con un telescopio potente, un viso umano e viene infatti detto l”Eschimese” o “la faccia di clown”.

Con un piccolo telescopio avrete la visione di un disco di 40” di diametro.


Curiosità e un po’ di storia legata ai Gemelli.


Osservando attentamente lo schema delle stelle che compongono la costellazione dei Gemelli ci si accorge come le stelle Alfa e Beta hanno una luminosità che non giustificherebbe la loro classificazione: Beta Gemini, ovvero Polluce, dovrebbe essere la stella Alfa e viceversa. Molti ritengono che l’errore, fatto da Johann Bayer nel 1603, sia nato dalla difficoltà di scorgere una netta differenza di magnitudo dell’epoca dei fatti perciò, apparendo simili, egli seguì la classificazione tradizionale greca. Altri, fra cui molti astronomi, ritengono che originariamente le due stelle fossero realmente differenti e che poi, progressivamente, la luminosità di una delle due andò scemando. Qualunque sia la ragione, Gemelli è l’unica costellazione in cui la stella Beta è più luminosa dell’Alfa.Vicino alle stelle dei Gemelli sono state fatte delle storiche scoperte: il 13 marzo 1781, nei pressi di Propus, William Herschel scopriva il pianeta Urano, mentre nel febbraio del 1930, dall’osservatorio di Lowell, Tombaugh fotografava Plutone nei pressi di Wasat.La Mitologia dei Gemelli.Ricordate la storia di Zeus e Leda o meglio la violenza subita da quest’ultima da parte del padre degli dei che, invaghitosi d’essa, si trasformò in cigno pur di farla sua? (vedi Almagesto di Settembre - Costellazione del Cigno).Successivamente a questa unione nacquero due gemelli, Castore (Castor) e Polluce (Pollux).

 

Mitologia dei Gemelli

La mitologia greca puntualizza come, dei due gemelli, solo Polluce era, in ogni caso, vero frutto dell’unione tra Leda e Zeus e in virtù di ciò, solo egli, godeva del privilegio dell’immortalità. Il fratello Polluce, figlio del marito di Leda, il re spartano Tindaro, pur essendo un giovane di notevole prestanza fisica, non godeva dei privilegi di Castore ed era assolutamente mortale.Protetti da Apollo, nella mitologia romana erano indicati come i fratelli di Febo o i Dioscuri (figli di Zeus). Molto legati tra loro, decisero d’unirsi alla spedizione degli Argonauti, guidata da Giasone, alla ricerca del Vello d’Oro portando un contributo fattivo grazie alle loro impareggiabili doti: Castore si distingueva nella battaglia come abile guerriero, nonché come domatore di cavalli, mentre Polluce eccelleva per abilità pugilistiche. Durante il viaggio, e in diverse occasioni, furono d’importanza vitale per la riuscita della spedizione e, a tal proposito, Apollonio Rodio nelle sue Argonautiche, narra un episodio emblematico: durante una tempesta, la nave Argo rischiò l’affondamento; sulla testa dei due giovani apparve una luce e all’istante la tempesta si quietò.

In epoca romana, da questa leggenda, nacque la consuetudine di dipingere l’immagine dei gemelli sulle navi, considerati non solo protettori delle battaglie, numi tutelari dell’ospitalità ma anche, e soprattutto, protettori dei marinai. Le luci che sovente i naviganti riferiscono di scorgere sui pennoni o sugli alberi delle navi durante le tempeste (fuochi di Sant’Elmo) vengono interpretate come apparizioni di buon auspicio e, in epoca antica, ad opera dei Gemelli. La vicenda di Castore e Polluce riprende i toni eroici dei suoi protagonisti nello scontro con i cugini Ida e Linceo per via di una contesa intercorsa tra le due coppie a proposito di due belle ragazze. Nella contesa Ida ferì a morte Castore mentre Polluce ebbe la meglio di Linceo che rimase trafitto da una lancia. La battaglia ebbe termine con l’intervento di Zeus che punì Ida incenerendolo con una folgore. Il disperato Polluce, che tanto amava il fratello, chiese al padre degli dei di poter donare la propria immortalità al gemello morto oppure di raggiungerlo egli stesso nell’Ade, il regno dei morti. Zeus, commosso da tanto affetto, decise che da quel momento i due avrebbero trascorso l’eternità insieme, un giorno nell’Ade e uno nell’Olimpo e pose in cielo le due nobili anime.  

 
     
     
 

 

 

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