L'Eclisse di Sole
" .
. . ed il sole è perito
nel cielo,
e una foschia diabolica si libra sopra tutti. "
Eclissi
solare totale del 16 aprile 1178 a. C
Da: Odissea, Omero
Si parla di eclisse quando un corpo celeste viene nascosto alla vista da
parte di un terzo oggetto che si interpone tra i due o che ne intercetta
la luce che lo illumina.
Nel primo caso di parla di eclisse di Sole (oscuramento del Sole),
perché la Luna si frappone tra esso e la Terra impedendone la vista
diretta. Se Terra, Luna e Sole giacessero sempre sullo stesso piano
avremmo ogni mese una eclisse di Sole e una di Luna, intervallate tra di
loro di 15 giorni. Poiché Terra e Luna hanno piani orbitali sfalsati
questo non accade e il più delle volte l’una e l’altra passano più in alto
o più in basso rispetto ai coni d’ombra. Ogni tanto accade che la Luna
attraversi il piano orbitale della Terra in condizioni favorevoli e
quindi, o essa si immerge nei coni d’ombra della Terra (si ha l’eclisse di
Luna), o è la Terra che passa nei coni della Luna (e si ha l’eclisse di
Sole). Il piano orbitale della Terra, non a caso, prende il nome di
Eclittica (dal greco kyklos ecliptikos =cerchio delle eclissi)
perché è soltanto quando tutti e tre i corpi celesti giacciono su di esso
che si possono verificare le eclissi.
Per l’eclissi di sole potremmo dire
che:
Una eclisse di Sole si verifica solo con la Luna Nuova
L’eclisse di sole è visibile solo da alcuni luoghi della Terra, e
comunque con tempi e modalità diverse;
In un anno si verificano almeno due eclissi solari ma mai più di cinque
In un anno si possono avere in tutto da un minimo di due eclissi (ed in
questo caso sono sempre di Sole) ad un massimo di 7 (solari e lunari
assieme);
Le eclissi tendono a verificarsi in coppia o a tre a tre (solare -lunare -solare).
Ci sono tre tipi di eclissi solari:
parziali
totali
anulari
Se
l’eclisse avviene quando la Terra si trova in un punto relativamente
vicino al Sole e la Luna è relativamente lontana dalla Terra, il disco
lunare non sarà abbastanza grande da occultare totalmente quello solare e
avremo un’eclisse parziale.
Viceversa se la Terra è abbastanza
lontana dal Sole e la Luna sufficientemente vicina alla Terra, il nostro
satellite riuscirà a eclissare la nostra stella in maniera completa e
l’eclisse sarà totale.
Le eclissi anulari si verificano
quando la Luna è sufficientemente lontana da non poter coprire
integralmente col suo disco quello solare; in tali occasioni le regioni
più esterne della fotosfera (la superficie luminosa del Sole) restano
visibili e il Sole si mostra come un anello infuocato.
La minor frequenza
con la quale si manifesta una eclisse di Sole, in una data località, è
dovuta semplicemente al fatto che l’eclisse di Sole è un fenomeno che
coinvolge solo una piccolissima parte della superficie terrestre, e di
volta in volta sempre diversa. Si ritiene, mediamente, che una eclisse di
sole si verifichi nella stessa località circa ogni 300 anni.
Il motivo di questa rarità è dovuto alle dimensioni fisiche della Luna e
alla sua distanza dalla Terra. Il cono d’ombra principale generato dalla
Luna è tale infatti che il suo vertice cada quasi esattamente sulla
superficie terrestre; a volte esso sprofonda al disotto di essa, altre
invece se ne sta sopra di qualche centinaio di km.
L’ultima eclisse totale
solare in Italia si è verificata il 15 Febbraio 1961, la prossima sarà il
3 Settembre 2081.
Un po’ di storia
Indubbiamente l’eclisse di sole è un
fenomeno grandioso al quale vale senz’altro la pena di assistere.
Fin dall'antichità ci si rese conto che le eclissi tendono a ripetersi con
una certa ricorrenza; ogni 18 anni e 11 mesi circa infatti Sole
Terra e Luna ritornano, con una certa approssimazione, nelle stesse
posizioni relative e dopo questo periodo le eclissi si ripresentano nello
stesso ordine. Questo ciclo, costituito da 6585 giorni, prende il
nome di Saros e fu scoperto dagli antichi Caldei. In tale
periodo di tempo su tutta la Terra si verificano mediamente 72 eclissi,
di cui 43 di Sole e solo 29 di Luna. Come si vede le eclissi di
Sole sono molto più frequenti di quelle di Luna contrariamente a quanto la
nostra esperienza ci suggerirebbe; il problema sta nel fatto che le
eclissi solari, come vedremo più oltre, molto raramente si ripresentano ad
uno stesso identico osservatore; pertanto a prescindere dalla loro
frequenza assoluta, per un dato luogo della Terra risultano più
frequentemente visibili le eclissi di Luna. L'astronomo greco Metone
nel V secolo a.c. individuò un periodo abbastanza vicino al ciclo di Saros,
6940 giorni (19 anni) a partire dal quale le eclissi non solo si
ripetono nello stesso ordine ma anche negli stessi giorni; tale numero
scolpito a lettere d'oro sul tempio di Athena fu da allora
chiamato Numero d'Oro e fu utilizzato da tutti gli astronomi e
astrologhi per predire, e stupire con la loro capacità profetica o
evocativa, le future eclissi. E' tutt'oggi usato nella calendariologia
ecclesiastica per il calcolo della data della Pasqua.
In India, la gente si immergeva fino al ginocchio nell'acqua di un
fiume, credendo che questo aiutasse la Luna e il Sole a difendersi dal
drago. In Giappone si usava invece ricoprire i pozzi durante
un'eclisse, per evitare che vi cadesse del veleno proveniente dal cielo
oscuro. Tuttavia ci furono anche credenze più ottimistiche riguardo a
questo fenomeno naturale: a Tahiti per esempio, le eclissi erano
interpretate come il congiungimento amoroso del Sole e della Luna. Perfino
ai giorni nostri, presso certe tribù eschimesi e artiche si crede
che le eclissi siano un segno della benevolenza divina: il Sole e la Luna
lasciano temporaneamente il proprio posto in cielo per controllare che
sulla Terra vada tutto bene.Gli osservatori babilonesi cominciarono
studi sistematici dei più vari fenomeni celesti dal 750 a.C. circa.
Le registrazioni incise su tavolette di argilla a caratteri cuneiformi
sono venute alla luce circa un secolo fa tra le rovine della città di
Babilonia.
Gli astronomi babilonesi non giunsero a capire le vere cause delle
eclissi, ma probabilmente le appresero dai Greci durante il periodo
ellenistico a Babilonia (dalla fine del IV secolo a.C. in poi). Le
loro osservazioni però sono tra le più precise e non hanno eguali nel
mondo antico. Per quanto riguarda le eclissi solari, la registrazione
babilonese più completa è quella del 15 aprile 136 a.C. , per la
quale si trovano informazioni su due tavolette distinte. Mettendo insieme
i due frammenti, la traduzione potrebbe essere la seguente:
"Anno 194 (Seleucide), XII mese
intercalare, giorno 29.
Al ventiquattresimo grado dopo il sorgere
si ha un'eclisse solare.
Iniziò nel lato sud-occidentale.
In 18 gradi nel corso del mattino divenne totale.
Si resero visibili Mercurio,
Venere e le stelle normali;
Giove e Marte, che erano nel loro periodo di sparizione, divennero
visibili in quest'eclisse…
Si liberò dell'ombra da sud-ovest a nord-est.
Durò 35 gradi tra l'inizio, la fase massima
e la ricomparsa".
Questa è l'unica registrazione babilonese di un'eclisse totale: nessun'altra
fase, se non la totalità, potrebbe soddisfare questa descrizione così
precisa.
Eclissi di sole rimaste negli annali
Il
22 Ottobre
2137a.C. - Astronomi a morte! In quel giorno si verificò un’eclisse
solare totale che portò alla morte di due astronomi cinesi, Hsi e Ho,
poiché non avevano preavvisato l’imperatore di ciò che stava accadendo.
Infatti si riteneva che durante un’eclisse un drago ingoiasse il Sole;
affinchè il fenomeno non riducesse l’autorità dell’imperatore, lo stesso
avvertiva il popolo di ciò che stava per accadere.
28 maggio 584 a.C. - L'eclisse fa finire una guerra
La più famosa eclisse solare dei tempi classici è quella che si è
verificata nel mezzo della battaglia tra Persia e Lidia. I due eserciti
stavano combattendo quando si verificò un'eclisse di Sole e "il giorno
si fece notte". Quest'eclisse fu predetta anche da Talete (ca 624 -
548 a.C.), astronomo e filosofo greco, ma la sua predizione non era
conosciuta dai popoli in lotta. Secondo lo storico greco Erodoto (V sec.
d.C.), entrambe le parti guardarono all'eclisse come ad un presagio e
immediatamente cessarono di combattere, dopo ben 6 anni di guerra.
5 maggio 840 d.C. - Infarto reale per spavento
Si dice che l'imperatore Luigi di Baviera, figlio di Carlo Magno e
capo di un grande impero, morì di spavento durante i 5 minuti di totalità
dell'eclisse di cui fu testimone nell'840 d.C. La sua morte diede il via
ad una lotta per la successione al trono tra i suoi tre figli - una guerra
che terminò tre anni più tardi con lo storico trattato di Verdun e la
divisione dell'impero in tre regioni, le attuali Francia, Germania e
Italia.
1851 - Viene fotografata la corona solare
Durante la totalità dell'eclisse di quest'anno fu scattata la prima
fotografia della corona del sole. La dagherrotipia (fotografia) provò che
le corona era parte del Sole piuttosto che della Luna , come gli
osservatori precedenti erano propensi a credere.
18 Agosto 1868 - La scoperta dell'elio
Con lo sviluppo della spettroscopia, della quale Secchi fu pioniere,
questo nuovo metodo di indagine venne utilizzato anche durante l'eclisse
del 18 agosto 1868, visibile in India e Malesia. Durante questa eclisse si
scoprì che sul Sole erano presenti tracce di un elemento fino ad allora
sconosciuto. I due scopritori raccomandarono che il nuovo elemento fosse
chiamato elio, dal greco helios, che significa Sole.
27 anni dopo l'elio, il secondo elemento più abbondante nell'Universo, fu
trovato anche sulla Terra.
29 Maggio 1919 - La conferma della relatività
Nel 1919 Albert Einstein con un’eclisse solare confermò la teoria della
relatività generale, poiché prevede che una massa, come quella del Sole,
rendi curvo lo spazio: la luce apparentemente proviene da una stella che
in realtà si trova in un’altra posizione. Solo durante un’eclisse totale
di Sole è possibile vedere le stelle in prossimità del lembo solare. Nel
Maggio del 19’ furono compiute due spedizioni, una in Brasile e l’altra
nel Golfo di Guinea; furono fotografati gli stessi campi stellari a
distanza di sei mesi, cioè quando il Sole si trovava in una posizione
dalla quale non poteva influenzare i raggi stellari. Attraverso le due
foto si potè osservare che le immagini delle stelle vicine al bordo
risultavano spostate nella misura prevista da Einstein.
30 giugno 1973 - Aerea
Quest'eclissi fu seguita a bordo del Concorde 001 per 74 minuti che volò
sull'Africa lungo la "linea di totalità".
Eclissi di Sole recenti
L'Eclisse di Sole del 29 marzo 2006
Una volta al mese, in
occasione della Luna Nuova, il nostro satellite si interpone tra il Sole e
la Terra. Poiché il piano dell’orbita lunare non coincide con quello della
Terra (tra i due vi è un angolo di circa 5°) non sempre si verifica
l’allineamento esatto tra i tre corpi.