Salve
a tutti e benvenuti!
Oggi mi vorrei
occupare di un caso di leggenda metropolitana a cui sono abbastanza
affezionato. Si tratta di qualcosa che ha a che fare con un mio “lontano
parente”.
Diversi anni fa,
si era diffusa la voce che, nelle fogne di New York, vivesse un
alligatore enorme e particolarmente vorace. L’origine di tutto ciò era
la diceria che, una famiglia americana, avesse comperato un piccolo di
alligatore da regalare alla bambina di casa, un po’ come da noi in
Italia si regala un pesce rosso. Una volta cresciuto però, era diventato
meno accattivante e più inquietante, quindi decisero di gettarlo nel WC
sperando che così trovasse la via della “libertà acquatica”.
La leggenda vuole
che, l’animale, diventò albino e cieco a causa della mancanza di luce
nelle fogne, e che cominciò a nutrirsi di ratti e di ogni tipo di scarto
reperibile laggiù. Il problema ovviamente sarebbe sorto (secondo il
passaparola) se qualche malcapitato operaio comunale si fosse
avventurato nel suo regno per svolgere il proprio lavoro ignaro di ciò
che si sarebbe trovato davanti.
Per trovare dove
affonda le radici questa vicenda, dobbiamo fare un piccolo salto ancora
più indietro.
Nel 1980, uscì al
cinema un film horror intitolato “Alligator”, in cui si narra una storia
che ha evidenti affinità con questa leggenda spuntata in seguito. Le
differenze si limitavano alla città ove era ambientato (Chicago) e in
altri piccoli dettagli magari necessari a rendere più appetibile il film
da parte del pubblico filo-splatter.
Probabilmente, in
seguito a questa pellicola, qualche buontempone ha deciso di divertirsi
mettendo in giro la voce che le fogne avevano un inquilino indesiderato!
Curiosamente,
questa faccenda, ha sortito un effetto originale sull’opinione pubblica,
tanto che alcune società di spurgo americane hanno come simbolo un
simpatico coccodrillino.
Decisamente un modo ironico per sfruttare
l’incredibile fama di questa leggenda urbana direi…
A presto!