Vediamo ora come avvengono oggi le Previsioni Meteo.
Vari sono i mezzi usati tra i quali i principali sono:
1)
Satelliti meteorologici
2)
Stazioni di rilevamento al suolo.
3)
Radiosondaggi con palloni.
4)
Supercomputers e software di calcolo
5)
Osservazioni aeree e navali
6)
Radar
7)
Ultima ma fondamentale, l’esperienza e la capacità del Meteorologo
che esamina i dati e redige le previsioni.
Satelliti Meteo
Da alcuni decenni orbitano intorno alla Terra diversi
satelliti per osservazioni meteorologiche.
Dai nomi suggestivi come Tiros, Nimbus o più
prosaici come Meteosat. Tutti svolgono compiti molto utili e cioè
tengono sotto tiro dall’alto i fenomeni che si avvicendano nella nostra
atmosfera, permettendoci di seguire, quasi in tempo reale, gli
avvicendamenti e le fasi alterne delle correnti atmosferiche a scala
globale e locale.
Prima dell’avvento dei satelliti solo gli aerei e i palloni
sonda erano in grado di osservare dall’alto i fenomeni atmosferici, ma
avevano due handicap notevoli.
Primo: Erano troppo bassi come quota per avere uno sguardo
d’insieme a grande scala delle vicende meteo ( 15.000m o poco più gli
aerei destinati alla ricognizione atmosferica, come i famosi aerei spia
U2, 30.000 - 40.000m i palloni sonda ). Potrebbero sembrare altezze
vertiginose ma per un quadro d’insieme del tempo sono ancora
insufficienti.
Secondo: avevano autonomia ridotta ed erano immersi
nell’atmosfera, e questo falsava alcuni parametri visuali e fotografici
importanti.
I satelliti, invece, viaggiano al di fuori dell’atmosfera (
quelli a quote di 800-1.000Km, su orbite polari, sono al limite della
nostra atmosfera e possiamo considerarli come al di fuori, sebbene non
sia corretto del tutto).
Quelli stazionari, come il
Meteosat,
sono a ben 36.000 Km dalla nostra Terra il che rende la loro
velocità orbitale intorno al globo simile a quella di rotazione,
cosicché sono praticamente fissi su una certa coordinata, come fossero
legati da un invisibile asta che li collega ad un punto ben preciso del
globo terracqueo.
I
Satelliti Polari, come dice il
nome, ruotano su orbita ben più bassa, generalmente fra 800 e 1.000 Km
dalla superficie. Perciò sono molto più veloci e percorrono un’orbita da
un Polo all’altro del globo in circa un’ora e mezzo, fotografando
spicchi della Terra in longitudine sempre diversi fra loro, e con
risoluzione molto elevata, cosa che il Meteosat con la sua distanza non
è in grado di fare.
A volte li scorgiamo nella notte osservando quelle lucine
che attraversano il cielo velocemente con l’aspetto di stelline deboli.
Tutti e due i tipi (affiancati dalla nuova generazione del
Meteosat - MSG 1 ) trasmettono su canali diversi - Visibile, Infrarosso,
Vapor Acqueo – che rilevando la diverse frequenze di emissione danno
indicazioni utili sulle masse nuvolose, sulla loro temperatura alla
sommità e sulla presenza più o meno frequente di vapore acqueo in
sospensione nell’atmosfera.
Inoltre rilevano la temperatura superficiale ( pochi mm )
delle acque di mari e oceani, la copertura nevosa e l’estensione dei
ghiacciai e delle calotte ghiacciate ai poli.
Tutti dati che interpolati e assemblati permettono ai
centri di calcolo a terra di dare indicazioni sull’andamento termico,
sull’energia presente nei mari e su altri parametri importanti per lo
sviluppo dei sistemi meteo.
Non scordiamoci infatti che molti dei fenomeni atmosferici
devono il loro sviluppo e sostentamento grazie al calore marino ( vedasi
Uragani ) e alla presenza di vapore acqueo in diverse quantità, oltre
all’evaporazione e alla presenza di correnti atmosferiche ad alta quota
( Jet Stream ).
Le differenze di temperatura nei mari e l’innevamento, pure
danno un contributo all’energia dei fenomeni atmosferici, così come la
presenza di polveri, sabbia e inquinanti in sospensione.
Le nubi riflettono parte del calore solare verso l’alto (
albedo ) e così la neve e i ghiacciai.
Tutto ciò è visto e catalogato dai satelliti che poi
rimandano a terra i dati immagazzinati nei centri preposti alle
previsioni meteo e climatologiche.
In un’epoca dove si parla di
Global Warming
( Riscaldamento Globale), di Buco
dell’Ozono
e polluzione atmosferica sempre
più intensa, questi congegni orbitanti si rivelano preziosi oltre a
fornirci immagini spesso spettacolari di molti sistemi atmosferici (
Uragani, Tempeste di sabbia, Cicloni e formazioni nebbiose e anche
incendi ed eruzioni vulcaniche ).
Tramite computers, poi, le immagini vengono anche colorate
artificialmente per poter scorgere particolari che difficilmente si
potrebbero capire dalle semplici foto nel Visibile o Infrarosso.
Con l’entrata in servizio del MSG ( Meteosat di seconda
generazione dotato di ben 12 canali di frequenze, contro le 3 del
vecchio Meteosat ) e la sempre miglior definizione delle immagini e la
probabile costruzione e lancio di nuovi satelliti meteo, si migliorerà
sempre più la conoscenza dell’atmosfera e di conseguenza la qualità e
precisione delle Previsioni Meteo.
I satelliti sono anche importanti per il
Nowcasting
– parola anglofona che significa seguire il tempo in
Evoluzione reale e prevedere possibili fenomeni entro
pochissimo tempo - sotto le 6 ore di validità.
Questo seguendo la traiettoria dei sistemi nuvolosi e
prevedendo il loro possibile arrivo su una determinata zona. Si tratta
di una previsione visuale a brevissimo raggio temporale e non
scevra da errori ma molto interessante e utile.
Stazioni di Rilevamento al suolo
I servizi Meteorologici di molte nazioni posseggono
stazioni di rilevamento meteo che trasmettono dati ai centri di
controllo, dove vengono elaborati e tradotti in dati di Pressione,
Temperatura, Venti, Copertura nuvolosa e altri parametri.
Presso aeroporti e stazioni meteo civili sono presenti
capannine meteo che contengono strumenti apposti per la Pressione,
Temperatura, Umidità ecc… Le temperature che alla Tv vediamo presentate
dal meteorologo di turno sono tratte appunto da queste stazioni
aeroportuali o di proprietà di enti preposti al monitoraggio
meteo-idrologico del territorio.
La posizione in capannine sistemate con criteri standard e
a norma dell’OMM ( Organizzazione Meteorologica Mondiale ) assicura
un’alta percentuale di correttezza per le misure ottenute.
Radiosondaggi con Palloni:
Questi vengono rilevati da appositi palloni sonda lanciati
ad ore prestabilite dalle stazioni suddette. I palloni sono predisposti
per arrivare a quote di 30.000m ed anche oltre. Dove la pressione
atmosferica è molto bassa ma esistono correnti e scambi di energia
termica, più le radiazioni ionizzanti emesse dal Sole e il famoso strato
di Ozono, così importante per la nostra vita. Le ore di lancio, secondo
l’orario internazionale riferito a Greenwich ( UTC ), sono le 00:00 – le
6:00 – le 12:00 e le 18:00. Mentre il pallone sale e attraversa le varie
quote esso registra, con un particolare congegno posto a bordo, i
suddetti parametri.
I Meteorologi prendono in particolare considerazione le
seguenti quote:
925 hPa, corrispondente a circa 750 m – bassa quota
850 hPa – circa 1.400m
700 hPa –circa 3.000m - media quota
500 hPa – circa 5.500m -
300 hPa – circa 9.000m – alta quota
250 hPa –circa 10.500m
100 hPa e inferiori per quote stratosferiche di 16.000m e
oltre
Ad ognuna di queste, variabile con la pressione, sono
associati venti e masse d’aria che contribuiscono a formare diversi tipi
di nubi e dirigere i sistemi nuvolosi secondo la loro direttrice.
In particolare il livello dei 500hPa è considerato il
Livello Guida dei sistemi atmosferici più frequenti ( Fronti e Temporali
).
Queste rilevazioni, dette Radiosondaggi, servono a
costruire uno schema tridimensionale della colonna atmosferica sopra la
stazione, e dintorni, da cui gli esperti traggono lo stato
dell’atmosfera nel momento della rilevazione; stato che potrebbe nelle
ore seguenti portare a perturbazioni locali anche intense ( temporali o
venti forti ).
Supercomputers e software di calcolo
Questi sono il mezzo per esaminare la grandissima mole di
dati provenienti dalle diverse fonti, raccoglierli, elaborarli e poi
costruire una carta meteorologica che consentirà di capire come
l’atmosfera si comporterà e di conseguenza stilare delle previsioni di
probabilità circa il decorso del tempo futuro e dei fenomeni
previsti.
Probabilità, appunto, e non
certezza. Troppe le variabili da esaminare e le possibili variazioni che
potrebbero rendere quasi inutile la previsione.
Attualmente si arriva a circa 5 – 6 giorni con buone
probabilità di successo; oltre questo limite, 7 - 15 giorni, la
percentuale di errore sale inesorabilmente fino a sparute percentuali (
10-20% ) che rendono la previsione più simile ad un vaticinio che ad una
emissione di tipo scientifico.;o))
Spesso, in condizioni particolari e con territorio
orograficamente complesso, anche previsioni a sole 36-48 ore possono
risultare fallaci.
L’aumento di potenza di calcolo dei Supercomputers e il
miglioramento dei programmi possono aiutare a migliorare le previsioni
ma l’errore rimarrà sempre insito nella previsione.
Anche un infittimento delle stazioni al suolo e dei sistemi
di rilevamento marino e aereo consentiranno previsioni sempre più
dettagliate e meno fallaci, ma pur sempre limitate.
Un altro fattore da considerare è il cambiamento in atto in
questi ultimi decenni in Atmosfera.
Il Global Warming, il Buco nell’Ozono, la polluzione
atmosferica dovuta alle attività umane rendono il problema previsioni
ancor più spinoso aggiungendo una ulteriore variabile al già complesso
schema atmosferico ( ultimamente sono in atto dinamiche di scambio
meridiano di calore che rendono i modelli ancor più incerti )
Osservazioni aeree e navali
Come detto sopra anche queste sono preziose ( boe
automatiche e navi meteorologiche ) e un aumento del loro numero e della
loro tecnologia farebbe aumentare la superficie coperta dai dati
rilevati e migliorerebbe la situazione. Stessa cosa per i rilevamenti
aerei.
Per esempio gli aerei che volano sopra gli Uragani,
scattando foto e prendendo dati, aiutano a comprendere meglio come si
formino e si alimentino questi mostri meteorologici.
Radar
I radar meteo possono avvistare in tempo reale l’arrivo di
piogge e temporali e seguirne il percorso.
Essi non prevedono ma vedono i fenomeni in atto al momento
( in realtà vedono le precipitazioni non le nubi ) e da questi i
meteorologi possono capire se vi sono piogge intense e movimenti che
preludono alla formazione di Tornado e grandine.
Un particolare radar, il Doppler, riesce a mostrare la
rotazione del sistema e i venti ( direzione e circolazione ) ed è di
enorme aiuto contro i Tornado.
Proprio grazie ai R. Doppler i ricercatori sono stati in
grado di stimare, approssimativamente, la velocità dei venti di un
Tornado o di un Uragano.
Termino dicendo che comunque l’uomo, il Meteorologo, resta
il cardine fondamentale di una previsione.
Perché sinora nessun computer, radar o simile ha
l’esperienza, la capacità deduttiva e di immaginazione di un essere
umano.
Queste doti, unite alla passione, alla capacità di
estrapolazione della mente umana, rendono affascinante la materia e le
previsioni sono una sfida sempre più eccitante e una molla potente per
questo “essere strano”, il Meteorologo. ;o))