Il drago sotto spirito

di Paolo Attivissimo

Home

85x24   AGGIORNAMENTO AL 3-APRILE-2004

 
 

Il testo dell'appello

Non c'è un testo preciso riguardante questa storia, ma semplicemente la frequente segnalazione al Servizio Antibufala di questa notizia piuttosto curiosa: il reperimento di un cucciolo di drago conservato in formalina. La segnalazione viaggia spesso accompagnata dall'inquietante immagine riportata qui sotto.

A gennaio 2004 il Corriere della Sera e altri quotidiani hanno pubblicato un articolo a proposito di un presunto "cucciolo di drago", descritto come alto una trentina di centimetri, conservato in formaldeide e ritrovato "sotto un cumulo di roba vecchia da un certo David Hart, nipote di Frederick Hart, un tempo facchino del Museo di Storia Naturale di Londra".

Secondo il racconto di Hart, il reperto "era stato inviato al prestigioso istituto della capitale da un gruppo di scienziati tedeschi attorno al 1890, quando era fortissima la rivalità tra i due Paesi. Tuttavia, il museo di Londra pensò che si trattasse di uno stratagemma per mettere in berlina il Regno Unito di fronte alla comunità scientifica mondiale e stabilì che quel piccolo di drago non era altro che un pupazzetto. Così, il barattolo con la formaldeide ed il suo contenuto venne dato ad Hart e con il passare degli anni finì in uno scatolone nella collezione di cimeli di famiglia."
 

[foto del falso drago sotto spirito]
 

Il falso drago sotto spirito. Foto tratta dal sito della Reuters.
 

Perché è una bufala

Spiace per i cultori del genere fantasy, ma le probabilità che si tratti di un vero cucciolo di drago sono praticamente nulle: scherzi di questo genere erano piuttosto comuni all'epoca, e a volte degeneravano in autentiche truffe (come ad esempio il famoso caso dell'"uomo di Piltdown", http://skepdic.com/piltdown.html).
 

Una foto del "drago" è disponibile sul sito della Reuters presso http://www.reuters.com/newsPhotoPresentation.jhtml?type=topNews&imageID=1000931050 ed è descritta inequivocabilmente come "fake baby dragon" ("falso cucciolo di drago"). A differenza dei dati citati dal Corriere della Sera, Reuters dice che il vasetto misura 30 pollici (circa 76 centimetri) anziché 30 centimetri.
 

Reuters afferma che il vasetto è stato scoperto da David Hart in un garage dell'Oxfordshire (Inghilterra meridionale), e che in una scatola metallica trovata accanto al "drago" c'era un incartamento scritto in stile tedesco antico, databile intorno al 1890, che indica che il Natural History Museum respinse il reperto e lo spedì per essere distrutto, ma fu intercettato dal nonno di Hart, che lavorava appunto come facchino.
 

Volendo tagliare la testa al drago, pardon al toro, si può analizzare il reperto e capire di cosa è fatto. Pare che Allistair Mitchell, un amico di David Hart, voglia infatti sottoporre il "drago" a una biopsia. Staremo a vedere. In ogni caso, tanto di cappello all'anonimo artefice della burla: è veramente ben fatta.
 

Commenti o segnalazioni?

Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a queste indagini antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!
 

(C) Paolo Attivissimo (http://www.attivissimo.net)

 

 
   

Data: 6 febbraio 2004

 

 

Questo contenuto di Space Freedom è pubblicato secondo la licenza di utilizzo di Creative Commons, salvo diversa indicazione.

L'editore non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti nell’articolo o di errori in cui fosse incorso nella loro riproduzione sul sito.