MACELLO - Grande interesse e molta curiosità - e non
poteva essere diversamente - ha suscitato in tutto il Pinerolese e
oltre, la comparsa di un misterioso "cerchio nel grano" in regione
Povertà.
Dallo scorso mercoledì, quando si è diffusa la notizia,
il via vai di persone è stato incessante. Hanno fatto un sopralluogo
anche il sindaco di Macello, Bruno Bonetto, il vigile con la
responsabile dell'Ufficio tecnico, i Carabinieri in via ufficiosa,
poiché non c'è stata alcuna denuncia ufficiale, e poi tanta gente.
La grande disponibilità e pazienza della famiglia di
Michele Salvai, proprietaria del campo di grano dove era comparso,
sabato 21 maggio nella notte, il misterioso cerchio (di ben 20 metri di
diametro) è stata messa a dura prova.
«Da quando è uscito "L'Eco", mercoledì scorso, c'è stata
la fila per vedere il cerchio
- racconda Domenica, moglie di Michele Salvai -: in macchina, in
bici, in motorino, molti passavano di qui a chiederci, altri vagavano
per i prati. Gente del posto, molti anche da lontano».
Alla fine, per favorire il "pellegrinaggio" e per non
trovarsi gente nel cortile ogni momento, i Salvai hanno pensato bene di
mettere alcune frecce direzionali per facilitare il percorso verso il
campo di grano.
Singolare e curioso, poi, il comportamento di diversi
visitatori: alcuni, raggiunto il "cerchio", addirittura si sono coricati
sul grano piegato, altri si sono portati via delle spighe, altri ancora
delle zone di terreno.
Molto vari e discordi, naturalmente, i pareri e le
impressioni raccolte tra le persone che si sono recate sul posto;
prevale chiaramente la tesi della burla, dello scherzo organizzato, ma
nessuno è riuscito a spiegare come hanno fatto materialmente a farlo,
questo cerchio, senza lasciare tracce visibili (forse usando dei
trampoli?).