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Viaggi supersonici, ci siamo quasi

 
 

di Margherita Campaniolo

 
 

La Virgin Galactic, la società finanziata da Richard Branson e che il mese scorso ha stipulato un accordo di collaborazione con la Nasa, si dice intenzionata a realizzare un mezzo aereo passeggeri che viaggi a velocità supersonica.
La velocità supersonica è cinque volte più grande rispetto a quella del suono; un aereo dotato di tali capacità potrebbe percorrere la tratta New York - Londra in meno di un'ora.
Non poche le difficoltà all’abbattimento di questo tetto: "I passeggeri dovrebbero abituarsi a viaggiare ad altitudini molto elevate, perché necessarie per effettuare una corsa supersonica", spiega Alex Tai della Virgin e principale coordinatore dell'impresa; a questo si aggiunge il problema delle vibrazioni. Lo scorso luglio negli USA è stato poi riscontrato un effetto chiamato
"Sonic Boom Cloud" indotto sull’atmosfera dalla velocità stessa: innocuo?

 
   

Effetto "Sonic Boom Cloud" - Photograph courtesy U.S. Navy

 

 
 

“Se la Virgin va a sviluppare un mezzo transoceanico ad alta velocità, la NASA naturalmente è molto interessata” ha detto Dan Coughlin, responsabile Nasa.

Anche la Nasa, infatti, già nel 2004 effettuò con successo due voli a velocità supersonica. Dai voli di dimostrazione, i ricercatori della NASA hanno continuato ad occuparsene ma i tagli ai finanziamenti ed altre priorità hanno messo i programmi per sviluppare un aereo ipersonico in secondo piano.

 
 

 

 
 

Prototipo Nasa X-43B - Immagine artistica - Image courtesy Media Fusion Inc./NASA

 
 

 Prototipo Nasa X-43A - Immagine artistica - Image courtesy Media Fusion Inc./NASA

 
 

 

Di contro, il progettista aerospaziale Burt Rutan nel 2004 sviluppò lo SpaceShipOne prodotto dalla sua ditta, la Scaled Composites  (nel 2005 Rutan e Branson siglarono un accordo di fusione generando la Virgin) che raggiunse un’altezza di 328.000 piedi (100 chilometri) due volte in due settimane, un'altezza considerata la soglia fra l'atmosfera della terra e lo spazio.

Nello spazio molte potenzialità e molto cambierà grazie alle agenzie “note” ma anche ad un privato che non resta a guardare. Peccato che non tutti hanno un Richard Branson disposto a scommetterci (e a spendervi!).

 

 
 

Data: 1 aprile 2007

Autore: M. Campaniolo

Fonte: Virgin Galactic, National Geographic, Nasa, Space Freedom

 

 

 
 

 
 

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