«Nascerà un bimbo da embrione clonato»

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Da qualche parte nel mondo c'è una donna di 35 anni che potrebbe diventare la madre del primo bambino clonato. Ad annunciarlo è stato ieri a Londra il controverso esperto di fecondazione Panos Zavos il quale ha affermato di aver impiantato l'embrione clonato nell'utero della donna, ma ha ammesso che è ancora troppo presto per dire se la procedura ha avuto successo.
L'annuncio fatto dal medico americano di origine cipriota, ex partner di Severino Antinori, ha provocato molta indignazione e qualche scetticismo visto che non è la prima volta che Zavos fa rivelazioni del genere senza poi sostanziarle. Il primo a farsi sentire è stato il ministro della Sanità britannico John Reid che ha ricordato allo scienziato che in Gran Bretagna è assolutamente vietato clonare bambini. Zavos, ricercatore dell'Andrology Institute di Lexigton (nel Kentucky), l’altro ieri aveva fatto sapere di possedere un embrione umano già clonato dal 2002 e di essere venuto a Londra per lanciare un appello per trovare una madre surrogata disposta a farselo impiantare e per questo aveva convocato una conferenza stampa. Ma ieri è andato ben oltre le aspettative, annunciando che l'impianto è già avvenuto.
«Abbiamo trasferito due settimane fa il primo embrione clonato nell'utero di una donna di 35 anni, stiamo aspettando i risultati che ci diranno se c'è o no una gravidanza. Ci vorranno ancora due o tre settimane», ha detto Zavos rifiutandosi di rivelare sia l'identità che la nazionalità della donna. Il ricercatore ha comunque assicurato che la procedura non è avvenuta né in Europa, né negli Usa, né tanto meno in Gran Bretagna dove per una iniziativa del genere potrebbe essere condannato fino a dieci anni e al pagamento di un multa record.
Zavos ha poi riferito che la donna stava entrando in menopausa precoce. Quanto all'embrione, esso si è sviluppato da un ovulo fertilizzato con dna estratto dalle cellule della pelle del marito sterile della donna, spiegando che quelle cellule trasformate sono state fuse nell'ovulo. «La fusione è avvenuta. L'embrione ha cominciato a svilupparsi. Si tratta di un embrione sano che, con il consenso della paziente, le abbiamo impiantato», ha aggiunto Zavos assicurando che se la gravidanza e la nascita avranno successo, padre, madre e bambino saranno sottoposti al test del dna per provare che la procedura è stata genuina. L'annuncio ha suscitato molta incredulità fra i presenti alla conferenza stampa. Un giornalista ha accusato il medico di essere un imbroglione. Tanto scetticismo è dovuto al fatto che nel 2002 Zavos aveva annunciato che il primo bimbo clonato sarebbe venuto alla luce l'anno successivo, ma quella scadenza è passata con un nulla di fatto.

 
   

Data: gennaio 2004

Autore: ANNAROSA DE VITA

Fonte: Il Gazzettino Online

 

 

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