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La NASA come Alice

 

Marte: Un bianconiglio  nel "Pianeta delle Meraviglie"

 

Può un coniglio, uscito fuori come dal cilindro di un prestigiatore, rendere più "credibile" la volontà divulgativa di un'agenzia tanto criticata di insabbiare troppo spesso la verità?

di

Margherita Campaniolo

 

 

04 marzo 2004 – Oggi, sul sito NASA "Mars Exploration Rover Mission",  trova posto, in home page, un singolare articolo. Il testo sembra voler essere, a tutti gli effetti,  la risposta ufficiale ad una delle tante domande che, in questo ultimo periodo, si sono posti quanti seguono l’avventura marziana: cos’è quello strano “oggetto” ripreso dal robot Opportunity su Meridiani Planum e dalla strana forma “cornuta”?

Evidentemente le numerose e-mail arrivate in merito all’agenzia spaziale devono aver destato l’interesse dei tecnici della NASA ma non solo, il tutto appare come un’occasione per mettere in atto una politica di “apertura” verso i quesiti dell’opinione pubblica, la scelta di favorire quel, da sempre auspicato, meccanismo di input-output tra gli interrogativi della gente e l’agenzia spaziale stessa.

E’ poi davvero così? Difficile, molto difficile dirlo; certo è che l’argomento “oggetto strano marziano” è uscito stavolta abbastanza rapidamente dalle pagine dei numerosi siti internet che vivono proprio di misteri insoluti e di cover-up ed ha preso dignità scientifica.

Cos’è allora, usando un termine coniato dalla NASA, il famigerato “coniglietto”? Ad articolo letto potremmo finalmente avere una plausibile risposta ma è innegabile il fatto come, tra le righe del testo, si colga un certo “imbarazzo”. A conti fatti, pare che i tecnici della NASA non siano in grado di darci una risposta certa e definitiva sulla natura del “coniglio” e questo, anche se poco e per niente esaustivo, appare ai nostri occhi un piccolissimo passo in avanti perché venga superata la visione di un gruppo di ricercatori, e di un’ente, da sempre “dipinto” come arrogante, ingannevole, propenso a dare di sé l’immagine, l’idea molto "americana", dell’infallibilità. Pura "propaganda" o intento reale?

Vediamo quanto emerge dal resoconto di questo articolo.

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"Numerose e-mail ci hanno chiesto: “Cos’è questo?”. Effettivamente un oggetto dall’identità oscura, uscito fuori come un coniglio da un cilindro (somigliante tra l’altro proprio alle orecchie di un coniglietto) aveva davvero eluso gli sguardi dei nostri dei tecnici scientifici.

Cos’è?

E’ un oggetto giallastro lungo circa 4-5 cm  che è stato notato osservando una delle prime immagini panoramiche del robot Opportunity, quella che coronava il successo della missione.

Meridiani Planum ha un paesaggio diverso da qualunque altro paesaggio fino ad oggi ripreso sul pianeta rosso eppure non era certo roccia ciò che aveva colpito ed affascinato, vicino all’orizzonte, molte persone; erano state invece delle "orecchie da coniglietto."

Mentre ciò accadeva i tecnici della missione Opportunity erano impegnati a ricostruire le fasi della missione stessa: l’entrata nell’atmosfera marziana, la discesa, l’atterraggio, nonché l’analisi di quanto il robot gemello Spirit inviava già, in termini di immagini.

Jeff Johnson, uno scienziato geologo degli Stati Uniti, membro della squadra addetta alla macchina fotografica panoramica di Opportunity, aveva sentito le domande circa un piccolo, sfocato oggetto, rilevato in una delle foto del robot e,  osservando l'immagine implicata sul suo computer, ne ha costatato l’esistenza esclamando ad alta voce: " What in the world is this?" I colleghi lo hanno così accerchiato e si sono posti alla ricerca di una spiegazione di quella reale singolarità.

La maggior parte dei membri della squadra sono stati concordi nell’ipotizzare che "le orecchie del coniglietto" dovevano essere qualcosa appartenente ad Opportunity stesso o al relativo lander. Il colore giallastro ha indotto molti a concludere che l'oggetto era una parte di un airbag.

Qualcosa di analogo era accaduto nella missione del Pathfinder quando un oggetto misterioso, chiamato "Pinky", fu poi ipotizzato poter essere una parte di nastro adesivo usato nelle applicazioni aerospaziali.

Per complicare ulteriormente il “mistero di Meridiani Planum”, quando Johnson ha provato ad osservare l'immagine "delle orecchie" ad una più alta risoluzione, queste erano sparite da dove originalmente erano state viste. Incuriosito dalla loro scomparsa, Steve Squyres (il ricercatore principale della missione) si è adoperato per rintracciare il coniglietto ed ha così scoperto che l'oggetto era altresì visibile nelle immagini acquisite dalla macchina fotografica del robot il giorno dall’atterraggio; si trovava sul pendio del cratere a circa tre piedi dal lander. Usando il “JPL-designed software”, gli scienziati hanno potuto misurare "le orecchie del coniglietto" in ogni foto dove compare rilevando come questo resti quasi uguale in ogni immagine.

"Dopo avere guardato le immagini del lander, penso che abbiamo individuato ancora il “coniglietto" anche sotto la rampa di uscita del robot"

Johnson ed i suoi colleghi credono che un vento leggero da nord, e che spira sul posto, trasporti l’oggetto. Del resto, il piccolo formato, indica che può essere trasportato facilmente persino da un debole vento. Le immagini riprese con la Pancam hanno inoltre indicato come esista una ragionevole prova che l'oggetto si è mosso un po' (ha mosso le sue “orecchie”) a causa del vento delicato.

"Non esiste prova alcuna che l’oggetto, spostandosi sul suolo, abbia lasciato impronte" e questo è logico viste le sue dimensioni. Johnson valuta che la brezza può aver spinto "coniglietto"  di 5 - 6 metri.


Se non un coniglietto, allora cos’è?

Se ci affidiamo ai  soli nostri occhi, è difficile fornire un'identificazione certa di cosa possa essere tuttavia, gli scienziati e gli assistenti tecnici, pensano di poter sgonfiare facilmente il mito che possa trattarsi di qualcosa d’inspiegabile.

 

"La nostra squadra crede che per tutte le caratteristiche osservate possiamo affermere che l’oggetto fa parte del nostro veicolo" questo è quanto ha detto Rob Manning, assistente tecnico di Opportunity. “Ci sono parecchie possibilità: parte dell’isolante di cotone, coperture di Vectran dell’airbag, parti del meccanismo frenante ecc… La lista potrebbe essere lunga. Ci sentiamo di escludere, per via del colore il materiale in nylon dei paracadute e non ci sorprende affatto che le punte non ricadano”.

Tutti gli indizi raccolti da Johnson differiscono totalmente con il terreno e le rocce. Sono state effettuate inoltre successive misurazioni dello spettro dell’immagine e messe a confronto con quelle di un campione del materiale dell’airbag che hanno mostrato essere quasi identiche. Detto ciò possiamo  effettivamente ritenere “le orecchie del coniglietto”, una parte di airbag o qualcosa di simile

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Questo quanto dichiarato e quanto emerge dalla lettura dell’articolo.... Sì, quando detto ha una sua logica ma non credo sia abbastanza per sciogliere ogni ragionevole dubbio e questo, i tecnici della NASA, lo sanno bene, tanto è vero che dicono “possiamo ritenere”….

Airbag o no? Si muove per il vento o no? Anche questo non è affatto semplice poterlo valutare. La questione “impronte” la riteniamo un aspetto irrilevante: qualsiasi cosa sia, in quanto molto leggera, non ne lascerebbe comunque. In sostanza, pur apprezzando l’iniziativa, ci appare forse poco convincente l’idea che siano state delle e-mail ad “incuriosire” dei tecnici “distratti” o meglio, intenti a fare altro.

Anche noi di Space Freedom osservammo attentamente quella foto panoramica e, a tal proposito, vorremmo adesso porre a voi una questione che notammo e che forse adesso può essere d'aiuto per comprendere la vicenda: piuttosto vicino a “coniglietto”, alla sua destra, c’è un altro oggettino dal dubbio aspetto.  Sfuggì all'epoca anche questo? E’ riuscito a sfuggire persino in “seconda analisi”?

Certamente potrebbe trattarsi di un secondo pezzettino di airbag ma mi chiedo: come mai, vista la volontà di analizzare minuziosamente le immagini, non viene preso in esame? Forse perché nessuno ne ha chiesto “strombazzanti” notizie? "Coniglietto" viene individuato in numerose immagini e, poiché sospinto dal vento, in luoghi diversi, persino sotto la rampa di Opportunity (dove tutto pare tranne che il "nostro" coniglietto)..... un secondo "coniglietto", contemporaneo al primo, no? Nessuno l'ha notato? Eppure c'è! Ma non dovrebbero essere loro, i tecnici NASA, a rilevare e far notare noi, le particolarità?

E no, c’è da ammettere che non sempre è così! 

 

Sito Mars Exploration Rover Mission http://marsrovers.nasa.gov/home/index.html

Foto panoramica dove è possibile rilevare (con zoom al 400% si vedono molto bene) sia "coniglietto 1" che "coniglietto 2" http://marsrovers.nasa.gov/gallery/press/opportunity/20040202a/MSPan_B1_2x-B009R1.jpg (pazienza nel caricare l'immagine)

Immagine animata di "coniglietto": http://marsrovers.nasa.gov/spotlight/opportunity/images/b19_bunny_movie.gif

"Coniglietto" sotto la rampa: http://marsrovers.nasa.gov/spotlight/opportunity/images/b19_under_lander_closeup_040302153451.jpg

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Margherita Campaniolo

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