Morto il dott. John Mack

E' morto lunedì, a Londra, il dott. John Mack, una delle figure di maggior spicco nello studio del fenomeno delle abduction 

di Margherita Campaniolo

 

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29/09/2004 -Ho appreso la notizia che erano passate da poco le ventitrè di ieri da un comunicato veicolato via web dall'ufologo e amico Michele Bugliaro e per prima cosa mi sono chiesta se ci fosse un errore, se fosse vero o costituisse uno dei, ahimé, non infrequenti comunicati nati dalla fantasia e dal goliardico spirito di qualcuno che, ogni tanto accade, fa morire quello o quell'altro ufologo! Ed invece no, la fonte citata da Michele era inequivocabilmente attendibile. Stamani maggiori e più dettagliate le notizie riportate da numerose testate estere.

 

Questi i fatti: il dott. John Mack si trovava a Londra per partecipare, come relatore, al  T. E. Lawrence Society Symposium, un simposio tenutosi  ad Oxford dal 24 al 26 settembre dedicato alla figura dell’ufficiale britannico più comunemente conosciuto come "Lawrence dell'Arabia". A tal proposito ricordiamo come Mack avesse scritto, nel 1977, una biografia sul personaggio Lawrence, libro che aveva ricevuto un premio Pulitzer.

Lunedì sera, al rientro da una cena con amici, John Mack stava percorrendo la Totteridge Road quando è stato investito da un automobilista in stato di ubriachezza. All’arrivo dei soccorsi il dott. Mack era deceduto, morte, da ciò che si dice, avvenuta sul colpo.

 

Settantaquattrenne (04/10/1999 – 27/09/2004), noto in tutto il mondo per la sua attività professionale messa al servizio dello studio dei fenomeni di abduction, aveva studiato più di 200 casi di possibile rapimento da parte di entità aliene e tradotto il suo lavoro in una ricerca i cui risultati furono resi noti attraverso due suoi libri: "Abduction" del 1994 e, nel 1999 "Passport to the Cosmos: Human Transformation and Alien Encounters".

 

Professore di psichiatria alla Harvard Medical School, per il suo lavoro di ricerca su tali tematiche, si guadagnò fama internazionale ma anche critiche dal mondo accademico. Nel 1994, la stessa Harvard Medical School, istituì una commissione interna che rivedesse e valutasse i metodi e l’indagine clinica svolta dal dott. Mack sui pazienti con possibile esperienza di abduction. Dopo 14 mesi, la commissione, e quindi la Harvard Medical School, riaffermò la libertà accademica del Dott. Mack di studiare questi casi e di dichiare le sue risultanze con libertà professionale.

 

Alla notizia della scomparsa del dott Mack, Roderick MacLeish, l’avvocato che lo affiancò nell’inchiesta della Harvard School, ha dichiarato: "Sono molto colpito dalla notizia giuntami, questa è una grande perdita.  John era uno dei più gentili clinici psichiatri che abbia mai conosciuto, egli si preoccupava dei suoi pazienti e spero che per questo venga ricordato, e non come colui che ha creduto nelle storia della gente rapita dagli alieni”.

 

Sul sito dal “The Jhon E Mack Institute http://johnemackinstitute.org/center/center_news.asp?id=227  è possibile leggere un comunicato ad opera dei colleghi del dott Mack; questo sarà quanto prima sostituito da una dichiarazione ufficiale da parte della famiglia.

 

In Italia, fra quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo, nelle sue partecipazioni a diversi convegni ufologici del nostro paese, unanime il ricordo di un uomo d’estrema gentilezza e cordialità. Space Freedom si unisce ad essi ed ai suoi lettori nell’esprimere il proprio cordoglio ai familiari ed agli amici di questa figura che, col suo operato e la sua ricerca, sicuramente non "morirà" e non smetterà, da oggi, di far discutere e riflettere.

 

 
 

 

 

 

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