Trovata la prima maschera umana Opera di Neandertal |
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Una piccola pietra di selce di
dieci centimetri molto somigliante ad un volto umano potrebbe essere
il miglior esempio di arte Neandertal mai trovato fino ad oggi, lo rivela
un articolo pubblicato sulla rivista «Antiquity».
Dalle prime analisi svolte sulla statua sembra che
risalga ad almeno 35-32mila anni fa. Gli archeologi l'hanno rinvenuta
nella zona di La Roche-Cotard, sulla Loira. Il sito dove è stata
portata alla luce era già conosciuto, ma solo recentemente nel corso
degli scavi, sono emersi alcuni livelli stratigrafici risalenti alla
cosiddetta «Cultura Musteriana», una forma culturale sviluppata dagli
uomini di Neandertal nel periodo del Paleolitico medio. La pietra sembra essere stata grossolanamente lavorata per farla sembrare una faccia umana. Lo scultore neandertaliano ha infatti usato una pietra che già gli ricordava un volto umano e l'ha poi meglio rifinita con pochi e rozzi colpi. Il vero colpo d'artista è quello di aver sfruttato delle cavità naturali della pietra stessa per inserire al loro interno delle schegge di osso di animali in modo da riprodurre gli occhi. «Crediamo - hanno scritto i due ricercatori nell'articolo di presentazione della loro scoperta - che si tratti di una sorta di “proto-figurina” costituita da una piccola pietra la cui sagoma naturale evoca grossolanamente una faccia umana dal profilo triangolare. Meglio - aggiungono - sembra essere una maschera di quelle in uso a Carnevale da porsi sulla parte alta del viso simulando una faccia umana o forse quella di un felino». «Se non fosse stato per quei due intarsi in osso anch'io sarei stato scettico su quella pietra. Invece sembra proprio essere l'opera di un uomo di Neandertal», ha spiegato Alberto Marretta, ricercatore del Centro Camuno di studi preistorici di Capo di Ponte (Brescia). «Certo si tratta di un'opera molto rozza ed elementare che è estremamente diversa da quelle che siamo abituati a vedere e che sono opera degli Homo sapiens - ha aggiunto - ma anche questa maschera è un'ulteriore prova che anche tra i Neandertal erano molto sviluppate non solo le capacità di espressione, ma anche quelle di astrazione dei concetti».
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Data: dicembre 2003 Autore: Emanuele Perugini Fonte: l'Unità Online |
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