Tutto in pochi metri.

Adirondack, Sushi e Sashimi

C'è qualcosa che non è dato vedere in quei pochi metri?

di Margherita Campaniolo

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Solo due giorni fa, e per la prima volta, l'uomo è riuscito, attraverso un robot computerizzato, a scalfire una roccia Marziana sul pianeta stesso e ad analizzarne la struttura. Tutto ciò è stato possibile utilizzando il leander Spirit che, dalla notte tra il 24 ed il 25 dicembre scorso , si trova su Marte e, più precisamente, sulla piana del cratere Gusav. Tutti noi abbiamo seguito l'evento e, fuori da quello stupido campanilismo che in questi giorni contrappone USA ed Europa sulla leaderscip delle scoperte marziane, non siamo esenti da una certa soddisfazione.

La scelta della roccia (Adirondack) che sarebbe stata poi perforata ha una sua "storia" e, come talvolta accade tra gli umani, ha costituito per i tecnici una scelta di ripiego, direi una "seconda scelta".

Forse questa cosa può essere sfuggita ai meno attenti ma, seguendo con attenzione le cronache marziane che la NASA costantemente pubblica sul suo sito, era a noi noto come solamente a partire dal 19 gennaio Adirondack venne indicato  come la pietra su cui Spirit avrebbe azionato il suo speciale trapano poichè, precedentemente, e la NASA non lo nasconde affatto, le attenzioni dei tecnici erano rivolte ad un'altra roccia (Sashimi) e, molto probabilmente, anche ad una seconda a questa vicinissima (Sushi).

Sashimi e Sushi costituivano una scelta che era stata giudicata ottimale anche perchè, particolare non trascurabile, molto vicine, ad appena poco più di tre metri di distanza, da dove il leander Spirit ha la sua "base". Queste compaiono infatti in diverse immagini in cui Spirit, con la sua telecamera anteriore, fotografa se stesso o il suo braccio meccanico e sono le star sia della prima passeggiata di Spirit del 15 gennaio come della seconda del 16, sempre li, vicine, tanto vicine, in bella vista ma mai come nella foto rilasciata dall'ente il 19 gennaio e che tutt'ora è presente alla pagina http://marsrovers.nasa.gov/gallery/press/spirit/20040119a/P2543_Sol14_L456-A16R1_br.jpg

immagine NASA/JPL/Cornell

 

Quando  questa foto è stata scattata non ci è dato sapere, certo è che questo può essere accaduto tra il 15 ed il 18 gennaio; il 19 viene resa nota e ci viene altresì detto che le due pietre non saranno quelle che Spirit analizzerà poiché la loro superficie non è adatte allo scopo. Costituite da superfici maggiormente "approssimative e polverose" possono causare fastidi all'osservazione. Nulla da dire o da obiettare, i tecnici sanno sicuramente il "fatto loro". Contemporaneamente annunciano che agiranno su Adirondack, roccia più lontana (10 piedi) e che per essere raggiunta necessita una manovra più complessa.

Nel frattempo le immagini di Sashimi e Sushi fanno il giro del mondo e qualcuno nota, giustamente, che una delle due pietre presenta una singolarità, un foro che appare essere a sezione quadrata. Possibile che ciò avvenga in natura? Personalmente, pur prendendo atto del dubbio e delle obiezioni che ne fanno seguito secondo i quali questa potrebbe costituire una delle ulteriori prove dell'esistenza, nel passato, di civiltà marziane sul pianeta rosso e della quale ci tengono all'oscuro, cerco di mantenere un atteggiamento il più possibile razionale e di riservarmi di  approfondire la questione; del resto l'immagine è lì, possibile che la Nasa la lasci al suo posto se avesse interesse ad occultare una qualche rivelazione marziana? O che, al contrario, se di prove si tratti, non lo dichiari?

A tutto ciò, comunque, fa seguito un evento che non voglio interpretare senza ulteriori dati ma che mi pare interessante rendere noto a quanti non se ne fossero accorti. Quando la Nasa decide di concentrare le sue attenzioni su Adirondack, mette alla prova il leander Spirit, facendo compiere a questo sia le necessarie manovre per raggiungere l'obiettivo che quelle relative all'azionamento del  braccio meccanico di cui è dotato. Una di queste passeggiate, la prima, è stata fotografata in rapida successione e poi, ciascuna foto, assemblata in modo da creare una animazione che dia la reale sequenza dello spostamento del robot dalla sua base fino al sasso.

Il "filmato" dura pochissimi secondi ma in questi pochi istanti noto qualcosa; sì, qualcosa di anomalo, di ben più anomalo rispetto al fatto che Sushi appaia avere un altro evidente foro sul lato maggiore (oltre a quello ormai noto e a sezione quadrata) e che nella foto ravvicinata a colori è "tagliato" da una infelice inquadratura, molto di più, una stranezza a cui non trovo spiegazione. Il robot si avvia, si avvicina a  Sashimi e Sushi, gli si accosta e....... proprio in quell'istante viene posta una bella placchetta rettangolare, di dimensione sufficiente ad oscurare la vista dei due sassi (N.B. A fine sequenza una seconda placca rettangolare è posta sulla "sabbia" davanti ad Adirondack) Perchè? Non è certo una casualità come non si può dire che ciò che vediamo è una parte del robot.....

immagine NASA/JPL/Cornell

Si tratta di una scelta deliberata dalla Nasa, a che scopo? Proviamo a ragionare: se nulla di strano c'è in quei sassi perchè allora, visto che certamente all'ente saranno pervenute le perplessità espresse da molti su Sushi, non riprenderlo bene ed in primissimo piano, analizzarlo sotto ogni aspetto e fugare ogni possibile "leggenda"? Oppure la leggenda, seppur tanto fantasiosa quanto fastidiosa, "piace" per attirare maggiormente l'attenzione sulle vicende marziane?

Non mi sono mai adoperata come quelli per cui tutto è mistero e il perpetrarlo sempre e comunque ha una sua utilità, tutt'altro, ma non capisco né condivido la scelta di un ente che, a torto o a ragione, occultazione o meno, caso o deliberata scelta, non agisca per una divulgazione che sia limpida e trasparente....... e poi, forse non esisteva alternativa? Bastava non mostrare ciò che poi andava occultato.

Il gioco del gatto col topo, questo appare essere tutto ciò ai miei occhi, un gioco che non fa certo onore agli uomini del 2004 che arrivano su Marte.

 

 
   

Data: giovedì 12 febbraio 2004 18.42

Autore: M. Campaniolo

 
   

Margherita Campaniolo

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