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Arrivano gli insetti intelligenti

 

 
     
 

Bioingegneri a convegno ad Ascona , in Svizzera, i maggiori esperti mondiali di insetti-robot si sono dati appuntamento tra grilli robot che saltano sul terreno a caccia di inquinanti, mosche controllate da un computer che cercano i superstiti di una calamità naturale, navette spaziali a forma di scarafaggio che perlustrano Marte. Nello sviluppo di macchine intelligenti sempre più piccole sempre più scienziati si stanno rivolgendo alla natura per avere nuove idee. Gli esempi presentati al simposio svizzero sono diversi: dall’Italia è arrivato un “grillo meccanico” di 10 centimetri e 80 grammi, che riesce a saltare e a planare, e che può essere utilizzato per esplorare territori con ostacoli insuperabili per gli ingombranti mezzi tradizionali.

«Per costruirlo ci siamo ispirati al sistema usato per i salti da pulci e rane - spiega Umberto Scarfogliero, dell’università di Lucca - adesso li stiamo dotando di un sensore per il mercurio, per mandarli a caccia di fonti di inquinamento. L’idea è di rilasciarne molti nell’ambiente, in grado di dialogare tra loro e di inviare dati, per far mappare loro grandi aree difficili da coprire altrimenti».

L’esempio più avanzato di sciame presentato al convegno viene da un gruppo di ricercatori svizzeri, che sono riusciti a creare un aeroplanino di cinque grammi e 30 centimetri in grado di volare per mezz’ora senza bisogno di essere guidato da terra.

Secondo gli ingegneri del politecnico di Losanna, questo tipo di mosche robot potrà un giorno cercare dispersi in zone isolate da calamità naturale, oppure, accessoriati con antenne radio, assicurare le comunicazioni fra soccorritori e campo base, volando sopra il teatro delle operazioni. Oltre che per il loro sviluppo meccanico, i suggerimenti della natura saranno usati anche per farli comunicare tra loro, con un sistema di “feromoni” virtuali sul modello di quelli usati dalle formiche.

«Le applicazioni possibili degli insetti robot sono moltissime - spiega Cesare Stefanini, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa - perchè sono in grado di muoversi agilmente su ogni tipo di terreno, e si possono dotare di svariati tipi di sensori. Possono esplorare territori, essere impiegati nel salvataggio dopo i disastri, e persino osservare gli animali veri: il National Geographic li usa per i suoi documentari».

Ma l’utilità degli insetti non si limita al pianeta Terra: la Nasa sta studiando ormai da anni gli Entomopter, delle micro-macchine volanti simili alle api che esploreranno la superficie del pianeta rosso molto più efficacemente dei rover.

Al simposio invece è stato presentato uno studio dell’Agenzia Spaziale Europea per una navetta in grado di atterrare molto più “dolcemente” rispetto a quelle tradizionali: in questo caso il modello ispiratore è lo scarafaggio

 
     
     
 

Data: 29 agosto 2007

Fonte: La Stampa del 16/08/07

Link: http://www.lastampa.it

 

 

 
 

 
 

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