Al via il primo progetto europeo di
contro spionaggio informatico
Il Vecchio
Continente si attrezza per contrastare Echelon
BRUXELLES,
19 apr - Il progetto si chiama Secoqc (Development
of a Global Network for Secure Communication based on Quantum Cryptography) e ha
un obiettivo ambizioso: sviluppare una rete globale per comunicazioni sicure
basate sulla crittografia quantistica.
Il via ai lavori arriva direttamente dall'Ue e di fatto si tratta di un
tentativo di sconfiggere lo spionaggio informatico,
economico e industriale, effettuato in gran parte attraverso la rete di
sorveglianza mondiale Echelon.
Il progetto, che ha una
durata di 4 anni ed è finanziato
dall'Unione europea con
11,4 milioni di euro,
coinvolge 41 partner da 12 paesi (Austria, Belgio, Svizzera, Repubblica Ceca,
Germania, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Italia, Russia, Svezia, Canada), 25
università, 5 centri di ricerca e 8 aziende private. Partner italiano è l'équipe
del Politecnico di Milano a cui è stata affidata la responsabilità primaria
dello sviluppo di rivelatori Spad in silicio e dei relativi circuiti integrati.
La crittografia quantistica contro le attività di spionaggio informatico,
offre soluzioni per due problemi degli attuali sistemi di codifica: la
produzione di un codice assolutamente casuale e la sua trasmissione. Grazie al nuovo metodo,
un'intercettazione
potrà essere scoperta già durante la produzione dei codici,
ancora prima della trasmissione dell'informazione stessa. «Anche nel caso in cui
l'informazione sia stata
codificata -
sottolineano i tecnici milanesi - il contenuto dell'intercettazione non potrà
più, per principio, essere trasmesso». Il progetto, che coniuga ricerca di base
ad applicazioni nel mercato, vedrà la collaborazione di esperti di fisica
quantistica con specialisti di rete, economisti, esperti di crittografia,
elettronica, tecniche di sicurezza e di sviluppo di software. (News2000)