Scoperto un altro
KBO gigante: forse il più grosso che si conosca
La notizia viene dal Minor Planet Centre, insieme a indicazioni
ottenute anche al NEAT della NASA e confermate in seguito dal JPL di
Table Mountain e da altri osservatori europei: è stato scoperto un
nuovo Kuiper Belt Object gigante, forse il maggiore finora
individuato tra i gelidi corpi del Sistema Solare in orbita oltre
Nettuno.
Per il momento si conosce ancora molto poco sul nuovo “principe” dei
KBO: giusto il nome in codice 2004 DW (in attesa della definizione
dei parametri orbitali completi per poter ottenere la dignità di un
nome vero e proprio), la distanza dal Sole che dovrebbe aggirarsi
intorno a 47 UA, e il periodo orbitale forse di 300 anni, con
un’inclinazione dell’orbita sul piano del Sistema Solare a dir poco
sconcertante, addirittura 20 gradi.
La stima del diametro del pianetino, basata su estrapolazioni
relative alla reale riflettività della superficie, si fa piuttosto
incerta, variando tra un minimo di 800 a un massimo di 1900 Km, ma
il valore più probabile dovrebbe essere attorno a 1600 Km: vale a
dire più grande del maggiore KBO finora conosciuto, Quaoar, e di
Caronte luna di Plutone, entrambi introno a 1250 Km. Lo stesso
Plutone, 2300 Km di diametro, appare ormai sempre più vicino, e
aumenta la probabilità di individuare un giorno uno o più KBO
transplutonici più grandi dello stesso pianeta.
Il nuovo KBO gigante è stato scoperto da Mike Brown, Chad Trujillo e
David Rabinowitz del CalTech durante il completamento della stessa
survey dedicata alle regioni periferiche del Sistema Solare che
portò, due anni orsono, alla scoperta di Quaoar. La registrazione è
stata effettuata grazie al telescopio Oshin da 48” del Palomar
Observatory, equipaggiato con la nuova camera CCD QUEST, dedicata
all’osservazione sistematica di una porzione diversa del cielo ogni
notte.
Fonte: MPC
(F.Berengo, Coelum Astronomia)
Link:
http://www.gps.caltech.edu/~chad/2004dw/