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Come si è formato il Tibet

Si ipotizza che si sia allargato via via che si sollevava per effetto della tettonica delle zolle
 

 
     
 

Lo chiamano spesso il Tetto del mondo e, secondo quanto si apprende leggendo l'ultimo numero della rivista “Nature”, lo è stato per ben 35 milioni di anni, mantenendo pressoché costante la sua altezza. Questo risultato riguardante l’Altopiano del Tibet è il frutto di una ricerca condotta da David Rowley dell’ Università di Chicago e Brian Currie della Miami University, in Ohio. I due ricercatori alla fine degli anni novanta hanno sviluppato una tecnica per determinare la quota di antiche superfici terrestri basata sulla misurazione dell’abbondanza degli isotopi dell’ossigeno, che permette di determinare – con una notevole precisione tra i 3 e i 5 chilometri – l’altitudine a cui tali rocce si sono formate.
Prima della loro ultima spedizione in Tibet, i due geologi si aspettavano di trovare che il plateau si fosse sollevato 35 milioni di anni fa, come risultato della tettonica delle placche che ha spinto l’India contro l’Asia a partire da 50 milioni di anni fa. Essi hanno trovato invece che il plateau è rimasto alla sua attuale quota per almeno 35 milioni di anni, il che porterebbe a modificare almeno in parte il modello che ne spiega la formazione.
Secondo la teoria più diffusa sia la crosta terrestre sia lo strato esterno del mantello che si trova sotto la crosta subirebbero un ispessimento quando i continenti collidono per effetto della tettonica delle placche. La ricerca di Rowley e Curie, finanziata dalla National Science Foundation, farebbe invece pensare che la collisione abbia deformato la crosta ma non il mantello. La migliore spiegazione del risultato è che lo stesso altopiano si sia allargato via via che si sollevava.

 
     
 

Data: 08/02/06

Fonte: Le Scienze

Link: http://www.lescienze.it/index.html

 

 

 
 

 
 

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