A partire dallo storico esperimento di Benjamin Franklin, per
comprendere in modo soddisfacente la “fisica dei fulmini” ci
sono voluti secoli di studi. Un fenomeno meteorico analogo che
ha continuato a resistere a una precisa spiegazione è quello
delle sfere luminose fluttuanti in aria che a volte si possono
osservare, anch’esse per lo più nel corso di temporali.
Il fatto è che si tratta di fenomeni molto rari, di breve durata
e per i quali non esiste alcuna apparecchiatura in grado di
riprodurli in laboratorio, come invece avviene per i fulmini,
così da poterli studiare accuratamente. O, meglio, non esisteva,
in quanto due fisici dell’Università di Tel Aviv, Eli Jerby e
Vladimir Dikhtyar, hanno annunciato sull’ultimo numero delle
Physical Review Letters di avere messo a punto
un’apparecchiatura in grado di farlo.
L’apparecchio utilizzato dai due ricercatori è costituito da due
normali forni a microonde da cucina da 600 watt, modificati in
modo da concentrare la loro potenza su un volume di un
centimetro cubo. Nel fuoco è collocata una barretta di un
materiale composito a base di silicio, germanio, alluminio e
alcune ceramiche. Dopo averne surriscaldato la punta il fuoco
viene spostato poco al di sopra della barretta dove a quel punto
si vede apparire una piccola sfera luminosa che galleggia a
mezz’aria.
La sua composizione è ancora da appurare, ma secondo
i ricercatori dovrebbe contenere componenti del substrato in
diverse fasi, come ioni, atomi neutri e minuscole particelle.