Il polo nord
magnetico della Terra sta allontanandosi dall'America del Nord,
spostandosi verso la Siberia a una velocità tale che l'Alaska potrebbe
perdere le sue spettacolari aurore boreali nel giro di 50 anni. Lo
sostiene uno studio presentato al convegno dell'American
Geophysical Union.
I poli magnetici fanno parte del campo magnetico generato dal ferro
liquido presente al centro della Terra e sono differenti dai poli
geografici, i punti sulla superficie che marcano l'asse di rotazione del
pianeta. Da tempo gli scienziati sanno che i poli magnetici possono
migrare e, in rari casi, scambiarsi di posto. Ma come questo avvenga
esattamente è un mistero.
"Lo spostamento potrebbe far parte di una normale oscillazione, e magari
il polo potrebbe migrare nuovamente verso il Canada", ha affermato il
paleomagnetista Joseph Stoner dell'Oregon
State University. Studi precedenti avevano mostrato che la
forza dello scudo magnetico terrestre è diminuita del 10 per cento negli
ultimi 150 anni. Nello stesso periodo, secondo l'analisi di Stoner, il
polo nord magnetico si è spostato di circa 1100 chilometri all'interno
dell'artico.
Nell'ultimo secolo la velocità di questo movimento sarebbe
aumentata rispetto ai quattro secoli precedenti. Se la tendenza
continuerà, il polo uscirà dal Canada e si sposterà in Siberia, e
l'Alaska dovrà dire addio alle sue aurore boreali, le luci che si
osservano quando le particelle cariche provenienti dal sole
interagiscono con differenti gas nell'atmosfera terrestre.