In
epoca di rapide estinzioni arriva notizia di 18516 nuove
specie.
Eccone
la
top ten. Pesci, piante, insetti, vermi e persino
batteri in una top ten da science fantasy
di
Margherita Campaniolo
L'International
Institute for
Species
Exploration,
dell'Arizona
State University,
in
collaborazione
con l'International
Plant Names
Index e
l'International
Journal of
Systematic and
Evolutionary
Microbiology,
ha
pubblicato un
elenco di nuove
specie scoperte
sulla Terra, ben
18516 suddivise
tra un 75,6% di
animali
invertebrati, un
11,1/% di piante, un 6,7% di
vertebrati e una
piccola restante parte tra procarioti
(batteri e
archea) e protisti.
Una bella
notizia in
un'epoca in cui
non passa giorno
in cui non
si legge di
specie in via di
estinzione, se
non già estinte!
L'annuncio è
stato dato il 22
maggio scorso,
in coincidenza
con
l'anniversario
della nascita (il
23 maggio) del
biologo svedese
Linneo (Carl
Nilsson Linnaeus),
l'"inventore",
con il suo
Sistema Naturae
(1735)
del metodo di
classificazione
delle specie
nella scienza
detta
tassonomia. Dal XVIII° secolo ad
oggi, cioè da
quando Linneo
iniziò la sua
attività di
classificatore,
sono state
individuate 1.8
milioni di
specie ma gli
scienziati
ritengono che la
Terra sia
abitata da un
numero di specie
che oscilla tra
i 2 milioni e
i 100 milioni
specie; la maggior parte
propende per un
numero
realistico
vicino ai 10
milioni.
Lo studio
dell'International
Institute for
Species
Exploration ha
prodotto un
documento dal
titolo
State of
Observed Species o, più
semplicemente
(e... simpatica
coincidenza,
no?) S.O.S.
L'SOS è il
frutto di un
lungo lavoro di
ricerca e di
sintesi di
quanto era a
conoscenza dei
tassonomisti
fino al 2007 e
di quanto di
nuovo è stato
segnalato e
presentato alla
comunità
scientifica per
tutto il 2008;
rappresenta
quindi
lo
stato dell'arte
sulla conoscenza
dell'uomo delle
specie terresti.
Quentin Wheeler,
entomologo, vice
presidente dell'ASU
(Arizona State
University),
decano
dell'istituto
universitario
delle discipline
umanistiche e
delle scienze e
professore di
scienze
biologiche
nonché direttore
dell'International
Institute for
Species
Exploration
dell'Arizona State University ha
dichiarato:
“Registrare le
specie del mondo
ed i loro
attributi unici
è parte
essenziale della comprensione
della storia della
vita" - “È nel
nostro
interesse
personale farlo, mentre
affrontiamo le
sfide del vivere
su un pianeta in
evoluzione
rapida".
Secondo
Wheeler, una
nuova
generazione di
strumenti
informatici
accelererà
notevolmente il
tasso con cui
riusciamo a
scoprire e
descrivere le
specie. “La
maggior parte
della gente non
si rende conto
di quanto
incompleta è la
nostra
conoscenza delle
specie sulla
Terra né del
tasso costante
con cui i tassonomisti
stanno
esplorando
questa
diversità. Siamo
circondati da
una tale
esuberanza di
diversità di
specie che
troppo spesso
diamo per
scontato".
Di questa
sterminata lista
di specie,
10 sono state
incluse in una
vera e propria
Top Ten
includendovi la
specie più
piccola, la più
lunga, la più
"vecchia", il
più contorto
(nel vero senso
della parola!)
ed altre
diavolerie
"aliene".
Albert Einstein disse
un giorno: "Ogni cosa che puoi immaginare, la
natura l'ha già creata"... questa
illuminata frase mi è venuta in mente appena lette
le caratteristiche degli esseri "fantasiosi", come
solo la natura saprebbe creare, inseriti in questo
elenco; andiamo nel
dettaglio e
facciamo
conoscenza con,
almeno, queste
dieci specie in
Top Ten:
Nome
Phobaeticus chani
Nome comune (nessuno)
Famiglia
Phasmatidae
Habitat
Ulu Moyog, Borneo, in Malesia
Perché nella top ten?
E' l'insetto più lungo del mondo con
una lunghezza del corpo di 35,6 cm e una lunghezza
totale di 56,7 cm
Curiosità sul nome
assegnato:è stato chiamato così in
onore di Datoka C.L. Chan, presidente
dell'associazione
The Sabah Societyin
Malesia
Nome
Hippocampus satomiae
Nome comune
Satomi's Pygmy Seahorse
Famiglia
Syngnathidae
Habitat
nei pressi dell'isola di Derawan, a largo di
Kalimantan, nell'Indonesia (Borneo)
Perché nella top ten?
E' il più piccolo cavalluccio marino conosciuto con
un'altezza tra gli 11,5 mm e i 13,8 mm
Curiosità sul nome
assegnato:
in onore della sig.na Satomi Onishi, la guida che ha
raccolto il primo esemplare
Nome
Tahina spectabilis
Nome comune
Tahina Palm
Famiglia
Arecaceae
Habitat
Analalava, nord ovest del Madagascar
Perché nella top ten?
E' una specie di un genere gigantesco di palma
trovato in un esiguo numero di 100 individui e
presenti solamente in una piccola regione del
Madagascar nordoccidentale. Questa pianta fiorisce
alla fine del suo ciclo vitale producendo
un'inflorescenza terminale enorme e spettacolare con
innumerevoli singoli fiori. Dopo avere fruttificato,
la palma muore e sprofonda. Il nuovo genere è
indipendente da qualsiasi altro delle oltre 170
palme del Madagascar ed è più strettamente connesso
a 3 generi presenti nell'Afghanistan e le zone
vicine dell'Asia, in Tailandia del sud e nel Vietnam
e la Cina del sud. Dopo la pubblicazione della
specie, i semi sono stati diffusi in tutta la
comunità dei coltivatori di palme, raccogliendo i
fondi per la relativa conservazione nel luogo di
origine; la palma si è trasformata in un ornamentale
molto apprezzato.
Curiosità sul nome
assegnato:
Tahina,
in malgascio, significa
"sìano protetti"; curiosamente è anche uno dei nomi
(Anne-Tahina Metz) della figlia dello scopritore
della palma. Spectabilis,
in
Latino, significa notevole, vistoso.
Nome
Leptotyphlops carlae
Nome comune
Barbados Threadsnake
Famiglia
Leptotyphlopidae
Habitat
Bonwell, St. Joseph Parish, Barbados, Piccole
Antille.
Perché nella top ten?
E' il più piccolo serpente del mondo con una
lunghezza totale di 104 mm
Curiosità sul nome
assegnato:
Il nome della specie, carlae,
è dedicato alla moglie dell'autore, Carla Ann Hass
Nome
Selenochlamys ysbryda
Nome comune Lumaca
fantasma
(Ghost Slug)
Famiglia
Trigonochlamydidae
Habitat
Cardiff, Glamorgan, Galles, GB
Perché nella top ten?
Questa carismatica specie costituisce un
ritrovamento sorprendente in quanto avvenuto in una
zona ben controllata e densamente popolata
Curiosità sul nome
assegnato:
Ysbryda,
nella
Lingua gallese “ysbryd", indica un fantasma o uno
spirito, nome latinizzato tramite l'aggiunta di una
“a" negativa. Il nome allude all'apparenza spettrale
della specie, al comportamento notturno e predatore
ed all'elemento di mistero che circonda la relativa
origine.
Nome
Coffea charrieriana
Nome comune
Charrier Coffee
Famiglia
Rubiaceae
Habitat
La foresta, riserva naturale, Bakossi Forest, a
Tombel Division, una provincia del sud est del
Camerun.
Perché nella top ten?
E' un nuovo caffè naturalmente decaffeinato, la
prima specie decaffeinata dall'Africa centrale. Il
Camerun è un centro importante di diversità per il
genere Coffea e tali specie selvagge sono
potenzialmente importanti nei programmi di
allevamento. In questo caso la nuova specie potrà
essere usata per la creazione naturale di
decaffeinati.
Curiosità sul nome
assegnato:
Il nome è in onore del professor A. Charrier, che ha
diretto la ricerca sulle piante di caffè durante
tutti gli ultimi 30 anni del ventesimo secolo
Nome
Chromis abyssus
Nome comune
Deep Blue Chromis (damigella blu intenso, profondo)
Famiglia
Pomacentridae
Habitat lungo
le coste di Ngemelis Island, BPalau, Islanda
Perché nella top ten?
Fa parte delle prime 4 specie che,
nel 2008, hanno segnato il via all'attività dello ZooBank,
il registro ufficiale online della nomenclatura
zoologica secondo la
International Commission on Zoological Nomenclature
(ICZN).
La scoperta evidenzia inoltre quanto poco ancora
sappiamo sulla biodiversità delle zone profonde di
scogliera.
Curiosità sul nome
assegnato:
Il termine abisso è stato dato in onore alla
spedizione organizzata dalla BBC per la
realizzazione di un documentario (l'abisso
pacifico); proprio durante quella spedizione è stato
scoperto il nuovo pesce.
Nome
Materpiscis attenboroughi
Nome comune Pesce
mamma (Mother
Fish)
Famiglia
Ptyctodontidae
Habitat in una
formazione di stromaporoidi,
organismi fossili di tipo coloniale costruttori di
scogliere,
del primo periodo del Devoniano Superiore, a Gogo
Station,
Frasnian, inAustralia Occidentale
Perché nella top ten?
Questa nuova specie è il più vecchio vertebrato
conosciuto come viviparo. L'esemplare fossilizzato è
un ritrovamento estremamente raro, mostra un pesce
madre che dà alla luce il piccolo, circa 380 milioni
di anni fa. L'esemplare è stato
soprannominato “Josie" in onore della madre di John
Long,
lo scopritore.
Curiosità sul nome
assegnato:
Materpiscis è facilmente intuibile; il termine
attenboroughi è stato attribuito in onore a
sir David Attenborough, che fu il primo ad
attirare l'attenzione scientifica sui luoghi della
scoperta.
Nome
Microbacterium hatanonis
Nome comune (nessuno)
Famiglia
Microbacteriaceae
Habitat
isolato come agente inquinante della lacca. Ancora
non chiaro
Perché nella top ten?
E' una nuova specie di batteri estremofili (di loro
si parla spesso quando si fanno ipotesi su forme di
vita nello spazio) che è stato scoperto nella lacca.
Curiosità sul nome
assegnato:
è chiamato così in onore del Dott. Kazunori
Hatano per il suo contributo alla comprensione del
genere microbatteri
Nome
Opisthostoma vermiculum
Nome comune (nessuno)
Famiglia
Diplommatinidae
Habitat
Gunung Rapat, Perak, Malesia
Perché nella top ten?
Questa specie di gasteropodo presenta uno sviluppo
morfologico unico per il modo che ha di
attorcicliare la sua copertura. La maggior parte di
questa specie si arrotola strettamente secondo una
spirale logaritmica ed ha un limite superiore di tre
fasce d'avvolgimento. La copertura dell'Opisthostoma vermiculum,
tuttavia, possiede quattro fasce d'avvolgimento
differenti, caratteristica unica.
Curiosità sul nome
assegnato: nessuna; vermiculum, verme, appunto!
Una gamma quanto mai
variegata di curiosità della natura, dall'antico
pesce fossile, al microscopico batterio che
predilige l'hair styling tanto in voga, al caffè che
non dà su i nervi ma in modo naturale, all'insetto
con cui una rondine banchetterebbe a sazietà e con
tutto il vicinato di grondaia.
Quentin Wheeler
a tal proposito
ha sottolineato
che: “Il
comitato
internazionale
degli esperti in
tassonomia che
hanno fatto la
selezione delle
10 principali
specie tra le
migliaia di
specie descritte
durante l'anno
civile 2008, sta
attirando
l'attenzione
dell'opinione
pubblica sulla
biodiversità, il
campo della
tassonomia e
l'importanza dei
musei di storia
naturale e dei
giardini
botanici"
Sarà stato difficile
estrapolarle dalle altre 18506? A chi l'arduo
compito?
Il comitato
internazionale per la top ten è stato presieduto da Janine N. Caira
della University of
Connecticut.
Insieme a lei, a
formare il "gruppo dei 15", altri esperti:
Philippe Bouchet, Museo
Nazionale
francese di
storia naturale
e della
Commissione
internazionale
sulla
nomenclatura
zoologica;
Daphne G. Fautin,
del Museo di storia
naturale e
centro di
ricerca di
biodiversità,
università di
Kansas; Mary Liz
Jameson,
Wichita
State University;
Peter Kämpfer,
dll'International
Journal of
Systematic and
Evolutionary
Microbiology
e dell'istituto di
microbiologia Angewandte
Mikrobiologie,
Justus-Liebig-Universität
Giessen;
Niels Peder
Kristensen,
del museo di
zoologia,
dell'università di Copenhaghen,
Danimarca; James Macklin,
dell'erbario dell'Università
di Harvard; Ellinor Michel,
della Commissione
internazionale
sulla
nomenclatura e
sul reparto
di
zoologia del Museo di storia
naturale di
Londra; John Noyes,
del dipartimento
di entomologia,
Museo di storia
naturale di
Londra; Alan Paton,
dei Giardini
botanici reali,
a Kew, Regno
Unito; Andrew Polaszek,
del Dipartimento di
entomologia,
Museo di storia
naturale di Londra;
Adam
Slipinski,
del CSIRO, organismo di
ricerca
scientifico ed
industriale del
Commonwealth ,
Australia; Gideon F. Smith,
dell'Istituto
nazionale
sudafricano di
biodiversità;
Janine Caira, University of Connecticut;
Philippe Bouchet del museo nazionale di storia
naturale di Parigi;
Zhi-Qiang Zhang dell'istituto per l'Arthropod
Collection,
Landcare
Research,
della Nuova
Zelanda.
George Bernard
Shaw scrisse cheSe i malvagi
prosperano e i
più adatti
sopravvivono, la
natura è il dio
dei
mascalzoni...
in un certo
senso è proprio
così...
C'è una
silenziosa ed
inarrestabile
"lotta al
vivere" che, se
l'uomo attua
spesso come
giustificazione
ad azioni
efferate e
sconsiderate, la
natura mette in
atto
sistematicamente
ed
inarrestabilmente,
cambiando gli
scenari e gli
attori del
nostro pianeta.
A noi la
responsabilità
di non
"intrometterci"
più
del dovuto o dell'inevitabile
perché,
ricordiamocelo:
la Terra non
piangerà sulla
nostra
scomparsa, non
può, non ha
tempo per simili
"sciocchezze".