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Un team di
scienziati dell'Università
di Nottingham è riuscito a far levitare con successo diamanti e
alcuni degli elementi più pesanti, compresi il piombo e il platino.
Grazie all'utilizzo di ossigeno liquido per aumentare la forza
ascensionale creata da un magnete superconduttore, i ricercatori sono
ora in grado di sollevare un ipotetico oggetto con una densità 15 volte
superiore a quella del materiale più denso conosciuto, l'osmio.
In un articolo pubblicato sulla rivista "New
Journal of Physics", Laurence Eaves, Peter King e colleghi
descrivono per la prima volta come una mistura di ossigeno e azoto negli
stati liquidi e gassosi fornisca una "spinta idrostatica" sufficiente a
far levitare un'ampia varietà di oggetti, compresi diamanti, monete, e
campioni di metalli pesanti come oro, argento, piombo e platino.
Alcuni materiali, chiamati diamagnetici, tendono a magnetizzarsi in
direzione opposta al campo magnetico che viene loro applicato. La
levitazione magnetica agisce quando la forza applicata su questi oggetti
è abbastanza elevata da pareggiare il peso dell'oggetto stesso. Se
l'oggetto è immerso in un fluido, come ossigeno gassoso, la levitazione
magnetica può essere favorita dalla spinta di Archimede.
L'ossigeno liquido, principale componente di molti combustibili per
missili, è infiammabile e potenzialmente pericoloso da usare, ma rende
più semplice sollevare oggetti densi con i magneti disponibili
commercialmente, in quanto incrementa la spinta verso l'alto grazie al
magnetismo intrinseco di ciascuna molecola di ossigeno. Eaves e King
hanno sperimentato una miscela, più sicura, di ossigeno e azoto liquido,
e hanno scoperto che consente di sollevare oggetti pesanti in tutta
sicurezza, rendendo possibili applicazioni commerciali di questa
tecnologia. La levitazione di oggetti pesanti ha infatti numerose
applicazioni potenziali, soprattutto per le industrie minerarie e
farmaceutiche.
A.
Catherall, P.Lopez-Alcaraz, K. A. Benedict, P. J. King, L. Eaves,
"Cryogenically enhanced magneto-Archimedes Levitation".
New Journal of Physics |
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