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La Grotta dei Cristalli, la scoperta del tesoro di Naica 

 
 

 
     
 

"Sembra di entrare in un forno. Quel che ti accoglie è un muro di caldo e umido, inimmaginabile, che si incolla alla pelle. Entri forzando contro la tentazione di tornare indietro, mentre il corpo suda alla disperata ricerca di refrigerio. Attraversi foreste di cristalli, come fossero alberi inclinati e abbattuti su cui passare leggero. Bianchi e traslucidi paiono concrezioni di ghiaccio. La vista ti mozza il fiato, coadiuvata dall'aria bollente che sei costretto a far entrare nei polmoni. Sei dentro a un gigantesco geode, ma devi fare in fretta. L'ambiente ti concede solo pochi minuti, non puoi permetterti di indugiare a lungo...".

Così Antonio De Vivo, speleologo dell'Associazione Geografica La Venta", descrive "La Grotta dei Cristalli" l'incredibile caverna nelle profondità della Miniera di Naica nello stato di Chihuahua, in Messico. Nel gennaio 2006 il Team la Venta, composto da un gruppo internazionale di speleologi e ricercatori che ha esplorato molte zone del pianeta, insieme a "Speleoresearch & Films", una compagnia di produzione messicana, hanno dato il via ad una campagna di esplorazioni triennale per documentare quest'assoluta meraviglia.

Una vera e propria avventura alla scoperta di un fantastico scrigno del tesoro che, a 300 metri di profondità, racchiude una quantità impressionante di giganteschi cristalli di purissimo gesso, i più grandi mai visti. Il tutto è conservato in un'ambiente lunare, ad una temperatura di circa 48° C e in un'atmosfera satura di umidità che gli argonauti de "La Venta" affrontano con speciali tute e respiratori che consentono un'autentica immersione nell'incredibile e luccicante foresta sotteranea dei Cristalli... E' l'unico modo per entrare e resistere in quel "mondo altro" e fantastico con cui la natura, ancora una volta, ha saputo stupirci con la sua incomprensibile perfezione.
Progetto

 
     
 

LA GROTTA DEI CRISTALLI

 
 

 
     
 

La Grotta dei Cristalli, probabilmente la più grande meraviglia sotterranea della Terra, è stata incontrata per caso nelle profondità della Miniera di Naica, stato di Chihuahua, Messico. Si tratta di un vero e proprio geode: una caverna completamente ricoperta di trasparenti cristalli di selenite, cioè gesso purissimo, alcuni dei quali superano i 12 metri di lunghezza. Di gran lunga i cristalli più grandi del mondo. Sono strutture stupefacenti, che sembrano contraddire l'incessante tendenza dell'Universo all'aumento del disordine, allo sgretolamento, al caos.

I macrocristalli di Naica mostrano invece che anche nelle profondità della Terra avvengono processi che tendono a creare strutture ordinate, così come in superficie avviene con la vita. Si tratta di capire come questo sia stato possibile.
Ma per farlo è necessario entrare, e questo non è facile: con una temperatura di circa 48° C e l'aria satura di umidità ci si trova in una situazione di "cottura al vapore"; il tempo di sopravvivenza dell'uomo è di pochi minuti.

Nel gennaio 2006 l'Associazione Geografica La Venta, un team internazionale di speleologi e ricercatori che ha raccolto successi in molte zone del pianeta, dall'Antartide all'Asia Centrale, ha ottenuto dalla Compagnia Peñoles, concessionaria della miniera, l'incarico di effettuarvi ricerche per i prossimi tre anni. E non solo di questa: nella miniera è stata segnalata la presenza di altre cavità dello stesso tipo, ancora totalmente inesplorate.
La campagna di ricerca avrà una durata di 3 anni e si svilupperà in fasi successive, in collaborazione con enti di ricerca italiani, messicani, spagnoli, statunitensi, e con il supporto di numerosi patrocinatori.

La chiave tecnologica del Progetto “Grotta dei Cristalli” è la possibilità di permanere a lungo e in sicurezza all'interno di questi ambienti alieni. Per questo sono state progettate e realizzate particolari tute condizionate, brevettate dal gruppo La Venta, che permettono di resistere sino a due ore e quindi svolgere attività esplorative, di ricerca e di conservazione. Una vera e propria spedizione astronautica, ma sul nostro vecchio pianeta Terra.



Il Progetto “Grotta dei Cristalli”


L'obiettivo del progetto triennale è la realizzazione di un complesso di ricerche multidisciplinari che copra i vari campi di interesse della grotta e ne permetta la conservazione. L'ambiente infernale e la presenza dei cristalli hanno richiesto lo sviluppo di materiali e tecnologie specifiche, dalle tute refrigerate alle calzature “da cristallo” per consentire un accesso sicuro e prolungato a ricercatori di diverse discipline: geologia, mineralogia, biologia, exobiologia, fisica, speleologia, medicina.
Le domande a cui si tenterà di rispondere sono molte. Come e perché si sono formati questi cristalli giganti? Quanto tempo fa? C'è vita in questo ambiente limite, che sembra extraterrestre? Se sono presenti forme di vita, hanno avuto un ruolo nella formazione dei cristalli e delle mineralizzazioni circostanti? L'uomo senza volerlo ha interrotto l'equilibrio millenario fra acque e rocce profonde che aveva generato queste meraviglie: cosa sta succedendo ora in questo luogo? I cristalli sono stabili? Quanto dureranno? Come si comporta la fisiologia umana in ambienti di questo tipo?
Ma la domanda fondamentale è: come possiamo conservare la Grotta dei Cristalli per le future generazioni e fare in modo che questa meraviglia sia conosciuta nel mondo? Le campagne di ricerca si articoleranno in numerose incursioni brevi e in due grandi spedizioni, la prima delle quali è prevista per il mese di dicembre 2006.



La documentazione


La responsabilità di far conoscere al mondo un luogo assolutamente unico è davvero grande. Il Team La Venta e Speleoresearch & Films, una compagnia di produzione messicana, hanno realizzato produzioni per le maggiori televisioni del mondo e nei luoghi più remoti della Terra, e sono convinti di riuscirci.
Il progetto di ricerca sarà seguito e raccontato passo dopo passo da un team di professionisti, scelti tra i migliori nel campo della realizzazione di documentari.
Si punterà ad ottenere la massima qualità oggi possibile utilizzando le più moderne e sofisticate tecnologie di ripresa e fotografia, adattandole alle condizioni estreme dell'ambiente: il risultato sarà la storia di questa grotta e degli uomini che l'hanno scoperta ed esplorata.
La Grotta dei Cristalli verrà rilevata mediante apparecchiature laser-scanner per ottenere restituzioni tridimensionali che permetteranno viaggi virtuali. Viaggi che potrebbero diventare reali all'interno di repliche fisiche, forse l'unica maniera di vedere questa meraviglia quando la grotta, con la chiusura della miniera, non sarà più accessibile.



I cristalli giganti

 
 

 
 

La stupefacente foresta trasparente che s'innalza nel buio di questa grotta rappresenta qualcosa di unico nel mondo, qualcosa che nessuno aveva mai visto in precedenza e che non si pensava potesse esistere.
Vi sono molte domande ancora senza risposta sull'origine dei grandi cristalli, ma alcuni dati sono già disponibili. La loro formazione è avvenuta in ambiente sommerso, cioè quando la grotta si trovava al di sotto del livello della falda acquifera locale. L'attività della miniera, che si è sviluppata a sempre maggiori profondità, ha comportato negli anni il progressivo pompaggio all'esterno delle acque profonde sino a che è stato prosciugato, circa 15 anni fa, il livello a cui si trova la grotta, a 300 metri di profondità.
Attualmente i minerali vengono estratti quattrocento metri al di sotto della grotta, e per mantenere questa area attiva la Compagnia Peñoles pompa in superficie circa 1.000 litri al secondo di acqua a 59 °C. Questo spiega l'alta temperatura degli ambienti sotterranei e rende la sperimentazione delle tute refrigerate potenzialmente molto utile anche per il lavoro e la sicurezza dei minatori, qui come in altre miniere del mondo.
Quando la miniera cesserà le attività, tra non molti anni, i motori delle pompe si spegneranno e in breve la Grotta dei Cristalli tornerà al suo stato naturale. Della sua bellezza unica e straordinaria rimarrà ciò che gli esploratori avranno saputo trovare e raccontare, illuminandola per un breve attimo della sua vita.
 


Associazione Culturale Esplorazioni Geografiche La Venta
Via Priamo Tron, 35/f
31100 Treviso Italia
tel/fax +39-0422-320981
www.laventa.it - info@laventa.it
grafica e impaginazione Paolo Petrignani
foto Giovanni Badino

Patrocinatori del progetto
Università di Bologna - Dipartimento di Scienze della Terra e Geologia
Università di Trieste - Dipartimento di Geologia
Universidad de Almerìa (España) - Dipartimento di Idrogeologia e Chimica Analitica
Universidad Autonoma de México - Istituto di Astronomia, Istituto di Geologia,
Istituto di Biologia, Grupo Speleologico
New Mexico University (USA)- Dipartimento di Geologia
Società Speleologica Italiana
Club Alpino Italiano
Associazione Culturale Esplorazioni Geografiche La Venta

http://www.laventa.it/it/index.html

 
     
 

Data: 30 maggio 2006

Fonte: PlanetMountain - Italy

Link: http://www.planetmountain.com

 

 

 

 
 

 
 

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