Anche in Africa divampa la polemica
antievoluzionista. Questa volta per mano degli
evangelisti che vogliono togliere dal Museo
nazionale di Nairobi, Kenya, la collezione di
fossili umani più importante del mondo.
La richiesta è stata fatta dal vescovo Boniface
Adoyo, presidente dell'Alleanza evangelica del
Kenya, una organizzazione che rappresenta 35 gruppi
evangelici e conta in Kenya più di 9 milioni di
membri.
Il Museo nazionale del Kenya riaprirà il prossimo
anno dopo un rinnovamento delle strutture reso
possibile dai finanziamenti dell'Unione Europea. Il
vescovo Adoyo ha però chiesto di togliere dalle
piattaforme espositive i fossili umani, perché
possono offendere i cristiani e corrompere le nuove
generazioni.
"Questa è una vera e propria arma che sta uccidendo
la fede dei cristiani – ha dichiarato Adoyo – quando
i bambini vanno al museo, iniziano poi a credere di
essere evoluti da queste scimmie".
Ovviamente le dichiarazioni del vescovo hanno fatto
infuriare gli scienziati, che sono intenzionati a
evitare la rimozione dei reperti archeologici dal
Museo nazionale di Nairobi.
Il museo contiene il fossile dell'Australopithecus
anamensis, un ominide di 4 milioni di anni fa; il
fossile del "ragazzo" di Nariokotome di 1,5 milioni
di anni fa, il più completo scheletro di un antico
umano mai trovato e una serie di altre ossa che
hanno contribuito a fare molta luce sulle fasi
cruciali della nostra passata evoluzione.
Molti di questi fossili sono stati trovati dai
paleontologi Louis e Mary Leakey in un'area vicina
al lago Vittoria e al lago Turkana e sono
considerate la dimostrazione di come la nostra
specie si è formata per evoluzione attraverso la
selezione naturale dai nostri antenati.
La ricerca è stata poi continuato dal figlio Richard
Leakey e da sua moglie Maeve, che sono rimasti
inorriditi dalle richieste del vescovo Adoyo. "Le
richieste di questo gruppo religioso sono ridicole –
ha commentato Leakey – la teoria evoluzionistica è
accettata in tutto il mondo. L'evoluzione non è
un'ipotesi, ma un fatto provato dalla storia.
Inoltre il Kenya è il paese che ha dato e continua a
dare il maggiore contributo a questo tipo di
ricerche", ha concluso Leakey.