I rilevamenti del satellite dell'Agenzia Spaziale
Europea Ers-2 sui livelli dell'oceano artico, elaborate da un team
anglo-olandese, hanno consegnato un nuovo enigma alla comunità
geofisica: in un trend globale in cui le acque degli oceani si stanno
alzando, quelle dell'estremo Nord del pianeta si sono abbassate di 2 mm
all'anno, almeno da 10 anni a questa parte.
Nonostante le variazioni di livello delle acque oceaniche siano soggette
a varie influenze e non siano uniformi, questa scoperta rappresenta
comunque un puzzle per gli scienziati, e impone nuove ricerche in quello
che è considerata la meno conosciuta massa d'acqua del nostro pianeta.
"Siamo molto sicuri dei risultati delle nostre misure" ha dichiarato il
coordinatore del progetto Remko Scharroo dell'Università di Delft, "ora
sta alla comunità scientifica trovare una spiegazione". Secondo Scharroo
alla base del comportamento anomalo potrebbero esserci cambiamenti nella
salinità e nella temperatura.
Il satellite Ers-2, che ha iniziato le sue osservazioni nel 1995, misura
il livello delle acque inviando sulla terra impulsi a microonde e
misurando il tempo impiegato da questi nel tornare indietro. I suoi dati
sono corretti tenendo conto delle maree, delle onde e di altri fattori
atmosferici come la pressione che possono modificare il segnale.
Lavorando sui dati, il team di ricerca ha quantificato in 2.17 mm
all'anno la decrescita del livello del mare compreso tra i 60 e gli 82
gradi di latitudine fra il 1995 e il 2003. Nello stesso periodo, il
satellite ha registrato per gli altri oceani un tasso di crescita medio
di 3.2 mm all'anno.
Il mistero comunque è ancora insoluto: "Per formulare una qualsiasi
conclusione dobbiamo avere molti più dati." ha dichiarato Seymour Laxon
del London College, "Una migliore comprensione
dell'Oceano Artico è necessaria per capire il
drammatico fenomeno dello scioglimento dei ghiacci"