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GRAN BRETAGNA

Il piano, il cui costo è di 145 milioni di euro, sarà presentato dal premier Tony Blair al vertice del G8 in programma a luglio in Scozia

Dagli Tsunami agli asteroidi, Londra propone l'allerta globale

 
 
     
 

Il governo britannico ha elaborato un piano per la realizzazione di un sistema di allerta in grado di avvisare il mondo dell'imminenza di terremoti, tsunami e persino della caduta di grossi asteroidi. Un gruppo di esperti guidati dallo scienziato capo del governo, Sir David King, ha raccomandato che la Gran Bretagna si metta alla guida di una rete di allarme globale in grado di contenere i danni provocati da eventi devastanti come il maremoto asiatico del dicembre scorso.

L'iniziativa, che verrebbe realizzata ad un costo di 145 milioni di euro, rappresenta la risposta più mirata finora data da qualsiasi governo ai rischi presentati dalle catastrofi naturali, tra le quali la collisione con grandi asteroidi e l'eruzione di supervulcani, eventi che si verificano ogni decina di migliaia di anni.

Il premier Tony Blair presenterà il piano ed inviterà altre nazioni a parteciparvi nell'ambito dell'incontro del G8 di luglio in Scozia. King ha dichiarato che Blair ha seguito con interesse il lavoro del gruppo di esperti e che l'urgente bisogno di un sistema di allerta è diventato ancora più evidente in seguito al terremoto di lunedì a Sumatra.

«Poiché il pubblico è ormai molto sensibile a questioni come le catastrofi naturali, è venuto il momento di pensare ad un sistema di allerta non soltanto per l'Oceano Indiano, ma per il pianeta intero», ha dichiarato lo scienziato, aggiungendo: «Abbiamo bisogno di un sistema senza frontiere e senza limiti, che copra tutte le catastrofi fisiche e naturali: terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, asteroidi e comete».

Il sistema includerà una rete globale di monitoraggio sismico, boe per il rilevamento di tsunami in tutti gli oceani, un maggiore e più specifico controllo dei vulcani attivi ed il continuo controllo della traiettoria di asteroidi e comete che potenzialmente potrebbero entrare in collisione con la Terra. Secondo King, il G8 scozzese, al quale parteciperanno non soltanto gli stati membri, ma anche paesi come Cina, India, Brasile, Messico e Sudafrica, rappresenta l'occasione ideale per proporre l'iniziativa.

 
     
 

Data: Londra Giovedì, 31 Marzo 2005

Fonte: Il Gazzettino

Link: http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Codice=2359136&Luogo=Main&Data=2005-3-31&Pagina=6

 

 

 

 
 

 
 

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