Ricercatori del Max Planck Institute per la fisica del plasma e
dell'Università Humboldt di Berlino hanno usato scariche elettriche
trasmesse dentro l'acqua per creare nuvole di plasma luminoso molto
simili ai fulmini globulari.
In natura,
questi fenomeni vengono visti occasionalmente durante le tempeste e si
manifestano come sfere di luce in movimento lento. E' la prima volta che
qualcosa di simile viene ricostruito in laboratorio.
Le sfere di
laboratorio però hanno una vita effimera: con un diametro di circa 20
centimetri riescono a rimanere in vita solo per mezzo secondo.
I fulmini
globulari sono un mistero che ha incuriosito gli scienziati per secoli.
Personaggi storici famosi come Carlomagno, il re d'Inghilterra Enrico II
e il fisico Niels Bohr hanno dichiarato di averli visti. In Russia
sembra che lo scienziato Georg Richmann nel 1753 sia stato ucciso da una
scarica elettrica proprio nel tentativo di intrappolare un fulmine
globulare.
Lo scienziato a
capo dell'esperimento, Gerd Fussmann, ha deciso di usare un meccanismo
simile a quello naturale per ricreare il fenomeno. "E' probabile che i
fulmini globulari dipendano dall'interazione tra l'acqua e i fulmini
tradizionali, quindi abbiamo usato una scarica breve ma ad alto
voltaggio (5000 volt) per vaporizzare acqua all'interno di un serbatoio
di vetro e creare la palla di plasma".
Il serbatoio
conteneva due elettrodi, uno dei quali isolato rispetto all'acqua
circostante da un tubo di argilla. L'alto voltaggio ha causato
l'ingresso nel tubo di argilla di una corrente a 60 ampere. Una volta
nel tubo, la scarica ha fatto evaporare l'acqua, ha creato la palla di
plasma che a sua volta è salita alla superficie del serbatoio.
L'esperimento
potrebbe avere importanti ricadute nel campo della produzione di
energia. Imparare a controllare il plasma potrebbe infatti consentire di
realizzare centrali a fusione nucleare in futuro che producono calore
bruciando grandi quantità di sfere di plasma di idrogeno.