La sonda europea «Rosetta»
dovrebbe partire il 26 febbraio verso la cometa Churyumov-Gerasimenko, sulla
quale nel 2014 sgancerà un piccolo laboratorio robotico. L’Agenzia spaziale
italiana (Asi) ha lanciato un concorso aperto ai giovani dai 12 ai 25 anni
per dare un nome a questa sonda destinata ad atterrare sulla cometa
(informazioni al tel. 06-856.7293) Da quasi un anno «Rosetta», dopo il
rinvio del lancio che era previsto per lo scorso gennaio, si trova al centro
spaziale di Kourou (Guaina Francese). La missione fu sospesa in seguito ai
dubbi sull'affidabilità del razzo vettore Ariane-5, che nel dicembre del
2002 esplose poco dopo il lancio. Il rinvio ha comportato il completo
cambiamento dei piani della missione, che originariamente aveva come
obiettivo la cometa 46P/Wirtanen. Dopo alcuni mesi di affannose ricerche si
è individuata una nuova cometa periodica, la 67P/Churyumov-Gerasimenko, le
cui caratteristiche orbitali permettono il rendez-vous con la sonda senza
implicare un eccessivo consumo del propellente per le manovre nello spazio
profondo. La nuova cometa al momento della scelta non era ben conosciuta nei
suoi aspetti fisici, per cui si è organizzata una campagna internazionale di
osservazioni che ha coinvolto i principali osservatori mondiali, primo fra
tutti il telescopio spaziale Hubble. Grazie ai dati del telescopio orbitante
si sono ottenuti importanti parametri fisici relativi al nucleo cometario
che saranno essenziali per le manovre di avvicinamento, l’immissione in
orbita attorno al nucleo e il successivo atterraggio del laboratorio.
L'analisi delle immagini ottenute da Hubble ha permesso di ricavare la
forma, le dimensioni e il periodo di rotazione del nucleo della
Churyumov-Gerasimenko: un corpo ellissoidale, che assomiglia ad un pallone
da rugby un po' irregolare, con dimensioni di 5 x 3 chilometri e che compie
una rotazione attorno al proprio asse in 12 ore. Il nucleo della nuova
cometa è quattro volte più grande di quello della Wirtanen. Ciò significa
che la sua gravità potrebbe essere almeno 30 volte maggiore, con la
conseguenza che la velocità di atterraggio del laboratorio, che pesa un
centinaio di chili, aumenterà da 0,2 - 0,5 metri al secondo a 0,7 - 1,5
metri al secondo. Nel caso della cometa Wirtanen la preoccupazione maggiore
dei responsabili della missione era quella si evitare che il modulo di
atterraggio al momento di toccare la superficie del nucleo rimbalzasse
troppo violentemente, adesso il problema maggiore è che le tre gambe del
lander, a causa della maggiore velocità, siano in grado di assorbire senza
danni l'impatto al momento dell'atterraggio. A questo scopo, sono state
modificate e dotate di un semplice sistema che permetterà al lander di
posarsi in maniera sicura a velocità sino a 1,5 m/s su pendenze di 10º
oppure a 1,2 m/s su una pendenza massima di 30º. Pianificata e sviluppata
dall'Agenzia Spaziale Europea nel corso di molti anni, «Rosetta» è una delle
missioni più ambiziose e complesse nella storia dell'esplorazione spaziale.
La sonda, infatti, dopo aver raggiunto la cometa 10 anni dopo il lancio, si
immetterà in orbita attorno al nucleo, farà scendere su di esso il
laboratorio, accompagnerà la cometa nel suo avvicinamento al Sole e studierà
in dettaglio tutti i fenomeni che si verificheranno su di essa all'aumentare
dell'intensità della radiazione solare. Se tutto andrà come previsto,
«Rosetta» sarà quindi testimone diretta della trasformazione di un piccolo
corpo ghiacciato in quello spettacolo affascinante, la cometa, che da
millenni affascina l'umanità.
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