AREZZO
- Due sole iniziali, A.W., come era toccato ad E.T. il leggendario
extraterrestre di Steven Spielberg. E' Alien Woman, la nuova fantastica creatura
di Carlo Rambaldi, presentata oggi ad Arezzo dal mago degli effetti speciali tre
volte Premio Oscar, nell'ambito di una serie di manifestazioni a lui dedicate
dal comune della citta' toscana.
Un omaggio al geniale artista italiano che sotto il titolo 'Atmosfere spaziali'
si svolge con il contributo, tra gli altri, del Ministero per i Beni e le
Attivita' culturali e del Centro sperimentale di cinematografia, e che si
articola, fino all'8 maggio, in mostre, incontri, proiezioni cinematografiche,
concerti di musiche da film, e consegna ufficiale delle statuette assegnategli
dall'Academy americana.
Per l'occasione, Rambaldi ha mostrato per la prima volta la creatura con cui
tornera' presto alla ribalta in un film di una delle Major hollywoodiane ancora
da definire. Alien Woman ha le sembianze di una bionda sorridente fanciulla che
ha il viso e gli occhi somiglianti ad E.T. e il corpo sinuoso di una
adolescente. La sua mano e' impreziosita da un rarissimo reperto spaziale
garantito dal Meteor Crater dell'Arizona, un frammento di meteorite di oltre 4
miliardi di anni, simbolo dell'amore eterno, incastonato in un anello in oro e
diamanti, chiamato 'Amore cosmico'. Rambaldi ha annunciato che partira' presto
per l'America per la grande avventura di Alien Woman.
Fra le cerimonie che l' omaggio aretino ha in programma c' e' quella che
avverra' sabato 24 aprile con la consegna ufficiale dei tre Oscar originali
vinti da Rambaldi per 'King Kong', 'Alien', 'E.T. l'extraterrestre'. Finora non
gli erano stati mai consegnati tutti insieme. Nello stesso giorno sara'
inaugurata una mostra di cento dipinti realizzati da Rambaldi prima delle sue
esperienze cinematografiche (la sua attivita' artistica e' infatti cominciata
con la pittura). Si tratta di un insieme di quadri concepiti con tecnica mista,
olio, tempera, acquarello, paesaggi spaziali in cui spiccano giganti, mostri,
creature immaginarie provenienti da mondi extraterrestri. Una galleria
significativa di soggetti nella quale Rambaldi e' piu' che mai Rambaldi.
Sulle nuove tecnologie legate al computer e al digitale, Rambaldi ha le idee
chiare: ''se Spielberg girasse di nuovo E.T. e adoperasse la nuova tecnologia
sono sicuro che non si farebbe entusiasmare perche' i marchingegni attuali non
potrebbero suscitare, per esempio, la tenerezza che sprigiona dagli occhi di
E.T.. Il segreto per controbattere ciò che la tecnologia non riesce ad esprimere
sta nell'opera dell'artigiano che lavora su caratteristiche che suscitano
profondamente i vari sentimenti''.
''Ho il sospetto - ha concluso Rambaldi - che il fascino degli effetti speciali
potrebbe essere compromesso dalla tecnologia estrema ma, al tempo stesso, e'
impossibile fermare la loro avanzata poiche' sempre piu' decisa ad arrivare alla
perfezione assoluta''.
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