Oggetti volanti ben identificati
Gli avvistamenti si sprecano, anche in Italia
Il 2003 è stato un anno d'oro per gli avvistamenti in Italia: al Centro ufologico nazionale sono giunte oltre 400 segnalazioni. Non solo: per la prima volta nel Paese sono comparsi i crop circles, i cerchi nel grano che da anni incuriosiscono gli appassionati di fenomeni paranormali. «Un dato che induce a ripensare il ruolo svolto dai media e da una comunicazione scientifica non sempre corretta e aggiornata» ha sottolineato il segretario generale del Cun, Vladimiro Bibolotti. Il resto lo fa la fantasia: «La nuova corsa su Marte, la costruzione di una base permanente sulla Luna e la ricerca di altre forme di vita intelligente nel cosmo - ha proseguito Bibolotti - sono a testimoniare l'importanza che lo spazio ha per il futuro dell'umanità, ormai conscia che le recenti scoperte di sistemi planetari simili al nostro aumentano la possibilità di imbatterci in altre civiltà extraterrestri. Gli stessi avvistamenti Ufo, che si ripetono con costanza da oltre 50 anni in ogni angolo del pianeta, sono probabilmente l'evidenza di un fenomeno relegato al silenzio, mentre lo studio e il monitoraggio degli Ufo continua e si svolge tramite apposite commissioni militari e civili di alcuni Stati Maggiori di importanti paesi del mondo o tramite enti e associazioni civili».
Chi ci crede, chi non ci crede, chi è scettico, chi indaga e chi
punta il dito.
Chi punta il dito soprattutto, visto che soltanto nello scorso secolo le
segnalazioni lungo la Penisola sono state
13mila e 500.
Va detto che ci sono diversi tipi di avvistamento. Più comuni in assoluto le
luci notturne, fenomeni luminosi osservati nel cielo buio, a una certa distanza
dal testimone. Seguono i dischi
volanti, che di solito appaiono di giorno, i
segnali rilevati da
apparecchiature radar e infine gli
incontri ravvicinati,
vere e proprie tracce o presenze di entità animate, osservate da vicino, al
suolo o in prossimità.
Si dice che gli avvistamenti si
autoalimentino, perché col tempo si è potuto
notare come in alcuni anni le segnalazioni siano aumentate vertiginosamente, si
dice anche che i dischi volanti
(o le luci) appaiano più facilmente in luoghi
isolati. Insomma, si lascia intuire che ci sia un disegno di base, che
un'intelligenza extraterrena con un piano ben preciso si faccia viva qua e là,
in un momento o nell'altro, per ragioni ben precise. Inutile dire che nulla di
tutto ciò è stato scientificamente provato, spesso sono i
media ad
alimentare (e a sedare poi) la smania da avvistamento. Qualcuno dà la colpa
all'inquietudine sociale, all'ansia della ricerca dell'altro, di una vita
diversa da quella che tiene incatenati alla Terra. Si può
gridare "all'ufo"
finché si vuole, insomma, ma in mancanza di prove il verdetto è sempre lo
stesso: gli extraterrestri non esistono.
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