ANTARTIDE, RADAR ITALIANO SCOPRE 14 LAGHI INVISIBILI

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Un radar messo a punto in Italia ha permesso di scoprire 14 laghi invisibili perché sepolti sotto uno spessore di ghiaccio che supera i 3.000 metri. Il radar INGV-IT è uno speciale Radio-Echo-Sounding sviluppato presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ed è il risultato di uno studio coordinato da Ignazio Tabacco, dell'università di Milano. Il compito dei ricercatori è adesso quello di determinare tutte le caratteristiche dei laghi e misurarne la profondità. Se i laghi risulteranno abbastanza profondi potranno riservare non poche sorprese per i biologi. "Potrebbero infatti avere caratteristiche tali da ospitare archeobatteri capaci di vivere in un ambiente buio e povero di nutrienti, ad una pressione di circa 400 atmosfere e alla temperatura di meno due gradi", ha rilevato il fisico Cesidio Bianchi, che ha partecipato allo studio per conto dell'INGV. Con il suo gruppo, Tabacco ha presentato al Programma Nazionale per le Ricerche in Antartide (PNRA) un progetto di ricerca per lo studio dei laghi sub glaciali al fine di portare una sonda nelle profondità di queste acque per rilevare e studiare la presenza anche di nuovi microrganismi. I 14 laghi si trovano in un raggio di qualche centinaio di chilometri dalla base italo francese di Dome-Concordia (Dome-C), a circa 1.300 km dalla base antartica italiana di Baia Terra Nova. Il radar italiano che ha permesso di scoprirli funziona con frequenze relativamente basse (60 MHz) rispetto ai radar tradizionali. Le onde a bassa frequenza riescono a penetrare attraverso lo spesso strato di ghiaccio e vengono riflesse dall'acqua. Queste prime misure hanno permesso di determinare esattamente l'estensione dei laghi. Uno dei più grandi, chiamato Lago Concordia, ha un'estensione di quasi mille chilometri quadrati ed una lunghezza di circa 40 chilometri. La scoperta dei nuovi laghi completa così la mappa dei laghi nella zona circostante la base italiana, che finora comprendeva i circa 70 laghi del cosiddetto "catalogo di Martin Siegert". -).

 

 
   

Data: ROMA, 19 NOV 2003

Fonte: ANSA

 

 

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