L’infinita serie di traversie, cominciate già dopo il lancio il 4 luglio 1998
(!), della sfortunatissima sonda giapponese Nozomi in rotta verso Marte, non
accenna a terminare e pone ora, anzi, in pericolo non solo l’integrità della
sonda stessa, ma anche l’eventualità di una possibile contaminazione del suolo
marziano.
Secondo le dichiarazioni di Yasunori Matugawa, direttore dell’agenzia spaziale
giapponese JAXA, un cortocircuito dei sistemi elettrici di bordo, già colpiti da
un flare solare nell’aprile 2002, non consentirà alla sonda di immettersi nella
prevista orbita circum-marziana, ma proietterà la Nozomi in un fly-by
ravvicinatissimo col pianeta rosso, a soli 894 Km dalla superficie del pianeta.
La Nozomi in questo caso finirà per collocarsi in un’orbita larga circumsolare,
continuando per millenni a orbitare attorno alla nostra stella.
Una manovra di recupero è prevista per il 9 dicembre, ma questa sarà l’ultima
possibilità per il centro controllo di Kagoshima di correggere la traiettoria
della Nozomi che, però, presenta anche un inquietante 1% di possibilità di
andare a schiantarsi direttamente su Marte. In questo sfortunato caso, la Nozomi
potrebbe addirittura finire per contaminare il suolo marziano con 541 Kg di
materiale di origine terrestre che, anche se a detta della JAXA sono stati
sterilizzati opportunamente, potrebbero contenere qualche microorganismo
terrestre…
I tecnici giapponesi, al lavoro per riparare il cortocircuito, se riusciranno il
9 dicembre a correggere l’orbita, potranno dirigere la sonda il 14 dicembre
verso la prevista orbita ellittica a 150 Km dal pianeta, per studiarne l’alta
atmosfera.
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