CLIMA Testimoni di un mondo che cambia |
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I fenomeni climatici stanno cambiando e la responsabilità maggiore cade sui paesi più sviluppati, tra i quali quelli europei. Cinque “testimoni del clima” per il Wwf, provenienti da Germania, Italia, Spagna e Gran Bretagna sono arrivati a Bruxelles per raccontare la propria storia e come i cambiamenti climatici hanno modificato le loro vite e le loro attività produttive. La neve che sta scomparendo dalla Scozia, api “impazzite” e parassiti più infestanti in Italia, siccità e perdita dei raccolti in Spagna, il declino delle foreste in Germania, l’innalzamento del livello del mare al largo delle coste dell’Inghilterra. Sono tutti pericolosi segnali dei cambiamenti climatici in Europa.. |
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GERMANIA Riserve d'acqua insufficienti per l'agricoltura - «Conseguenze per gli abeti» (Georg Sperber) SPAGNA Nel 2005 la peggiore siccità degli ultimi 120 anni - «Perso l'intero raccolto» (José Luis Oliveros Zafra) INGHILTERRA Precipitazioni sempre più imprevedibili e caotiche - «Tempeste più violente» (Cassian Garbett) SCOZIA Nell'ultimo decennio i mesi estivi sono diventati più caldi Nell'ultimo decennio i mesi estivi sono diventati più caldi «I cani perdono pelo d'inverno» (Alan Steward) §§§§§§§ A pochi giorni dal Summit di Montreal, i cinque testimoni del clima per il Wwf hanno messo in primo piano questi impatti e hanno chiesto all’Unione Europea di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra in Europa. L’iniziativa è stata lanciata anche in Italia con a fianco la Coldiretti e alcuni partner (Corriere.it, Rai.it, Famigliacristiana.it) che metteranno on-line i racconti dei testimoni del clima insieme ad un Ecotest per verificare tutti se si è vittime del clima che cambia analizzando i cambiamenti sempre più frequenti delle nostre abitudini quotidiane. L'EUROPA DEVE RISPETTARE GLI IMPEGNI - «Per essere credibile a livello globale, l’Unione Europea dovrebbe per prima cosa far fronte agli impegni sottoscritti per il Protocollo di Kyoto e ridurre entro il 2012 le emissioni domestiche di gas serra dell’8%. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un rafforzamento dell’Emissions Trading Scheme (il sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas ad effetto serra) che potrebbe guidare il settore energetico – la maggior causa di inquinamento di anidride carbonica (CO2) nel mondo – verso un futuro più pulito e verso maggiori tagli delle emissioni di CO2 dopo il 2012» ha detto Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia .ITALIA IN RITARDO - Entrato in vigore il 1° gennaio del 2005, l’Ets sta per entrare nella seconda fase e stanno iniziando in questo periodo le negoziazioni per le coperture nazionali per il periodo 2008-2012. Il Wwf ha chiesto il rafforzamento dell’Ets in questa seconda fase con l’orientamento fondato sugli obiettivi di riduzione di Kyoto. In Italia non si è ancora iniziato a discutere della seconda fase dell’Ets. Non solo, il Ministro dell’Ambiente ha annunciato un vero e proprio sussidio di Stato ai combustibili fossili, con 100 milioni di Euro destinati all’acquisto di crediti all’estero. Questo secondo il Wwf è inaccettabile e se accadesse ricorrerà all’Unione Europea, chiedendo l’apertura di una procedura di infrazione». LA COMMISSIONE UE - In occasione della conferenza stampa organizzata presso la Commissione Europea, il Commissario Europeo per l’Ambiente, Stavros Dimas, ha accolto con interesse la campagna clima del Wwf: «L’esperienza personale di questi ‘testimoni del clima’ rappresenta un promemoria potente sul fatto che i cambiamenti climatici non sono un problema potenziale e lontano nel futuro. Stanno accadendo qui ed ora. Condizionano la vita quotidiana dei nostri cittadini. E’ per questa ragione che l’Unione Europea deve continuare a condurre la lotta globale contro i cambiamenti climatici. Il programma europeo sui cambiamenti climatici mette in rilievo 30 misure efficienti per ridurre le emissioni dei gas serra e aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo per Kyoto. La prossima settimana avranno inizio i lavori di Montreal, dove spingerò le negoziazioni internazionali ad iniziare ad elaborare un sistema di regole sui cambiamenti climatici per il periodo successivo al 2012, quando avranno termine gli obiettivi di Kyoto».
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Data: novembre 2005 Autore: Fonte: Il Corriere della Sera |
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