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Marte: anche l'Europa pensa di inviare uomo, ma entro 30 anni LONDRA (Reuters) - L'Agenzia spaziale europea (ESA) è entrata ufficialmente nella corsa per inviare un equipaggio umano su Marte, con l'annuncio di un programma per raggiungere il Pianeta Rosso entro 30 anni. "Pensiamo che sia tecnicamente possibile lanciare una missione umana sulla Luna tra il 2020 e il 2025 e in seguito su Marte tra il 2030 e il 2035", ha detto ieri Franco Ongaro, direttore del progetto nell'ambito di Aurora, il programma di esplorazione spaziale dell'ESA. "Abbiamo bisogno di andare sulla Luna prima che su Marte. Le persone che avevano lavorato al programma Apollo non ci sono più. Dobbiamo imparare a camminare, prima di correre", ha detto Ongaro durante una riunione di scienziati, rappresentanti dell'industria e docenti universitari. La "road map" presentata dall'ESA è più dettagliata di quella degli Stati Uniti. Nell'annunciare il proprio programma a gennaio, il presidente statunitense George W. Bush ha indicato il 2020 per l'invio di un uomo sulla Luna e il 2030 su Marte. L'ESA prevede prima di tutto una missione nel 2007 per testare un veicolo capace di sopportare delle velocità di rientro nell'atmosfera nettamente superiori a quelle che affrontano le capsule che tornano dalla Luna. Due anni dopo sarà la volta di ExoMars, un robot inviato sul Pianeta Rosso alla ricerca di tracce di vita. Nel 2014 una missione dovrà riportare sulla Terra il materiale proveniente da Marte. DECOLLO PREVISTO PER IL 2033 Per il professor Colin Pillinger, responsabile scientifico del robot Beagle 2 che doveva atterrare su Marte a Natale ma di cui si sono perdute le tracce, è importante trovare tracce di vita prima dell'arrivo di un equipaggio umano sul pianeta. "Si può sterilizzare un robot. Ma non si può fare la stessa cosa con un astronauta. Un essere umano introdurrà inevitabilmente dei microbi sul pianeta ... e lo contaminerà", ha detto Pillinger nel corso della conferenza. Una volta stabilito che su Marte c'è o meno la vita, e dopo essersi garantiti la necessaria tecnologia per effettuare l'atterraggio, di decollo e di rientro nell'atmosfera terrestre, l'ESA prevede di inviare una missione umana sulla Luna nei dieci successivi anni. Questa missione dovrà testare i sistemi di sopravvivenza e studiare gli aspetti fisiologici e psicologici delle missioni di lunga durata su Marte, dato che il tempo necessario per una missione è di circa quattro anni. Franco Ongaro si è rifiutato di parlare di "concorrenza" con la Nasa, e spera invece che ci saranno contatti sia con gli americani che con i russi. Nel 2026, l'Agenzia sarà praticamente pronta a lanciare l'uomo su Marte. Prima però invierà una missione robotizzata per un "ripasso" generale e per testare tutte le tecnologie necessarie. Nel 2030, un'altra missione porterà sul pianeta tutto il materiale necessario. E se tutto andrà come previsto, il primo equipaggio umano partirà nel 2033.
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