Hanno raggiunto e superato la soglia dei tre anni di attività su Marte
eppure, Spirit ed Opportunity, non smettono di essere sotto la costante
attenzione e cura degli scienziati della Nasa che per essi hanno
pensato, realizzato e messo un atto, un nuovo e sofisticato software.
Quest'ultimo consentirà da una parte di dare nuove prospettive ai robot
così lungamente impegnati sul pianeta rosso e dall’altra di testare
sempre più precisi ed efficienti programmi da applicare alle missioni
marziane del prossimo futuro.
Spirit (su Marte dal 4 gennaio 2004, per l'Italia) ed Opportunity (dal 25 gennaio 2004)
stanno infatti verificando la precisione e l’efficienza di 4 nuove
abilità tecniche, applicazioni mai provate prima su
robots
esplorativi.
Una di queste nuove possibilità permette al rover di esaminare
autonomamente le immagini riprese e riconoscere determinate
caratteristiche cercate (come potrebbero essere i vortici di vento
marziani e gli addensamenti di nubi) e focalizzare su queste, senza
perciò attendere ordini da Terra, le immagini da scattare.
È basata su software
NASA's Space Technology 6
denominato "thinking spacecraft".
Opportunity, il 2 ottobre 2006, scatta le 10 pose del
cielo marziano che costituiscono questa animazione
Image credit: NASA/JPL/Texas A&M/Cornell
Un'altra nuova caratteristica, simile alla precedente ma con qualche
piccola (si fa per dire!) complicazione in più, è chiamata "visual
target tracking"; permette ad un
robot di continuare a riconoscere una determinata caratteristica
all’interno dello spazio osservato anche durante le fasi di movimento.
Ciò consente al rover di inseguire l’obiettivo e può essere unita
ad una terza, nuova caratteristica: una autonomia operativa del braccio
robotizzato detta “go and touch”.
Spirit, 16 giugno 2006,
trova un possibile meteorite su Marte
Image credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell
Tale software, sviluppato dalla Carnegie Mellon
University di Pittsburgh e dal JPL, migliora inoltre l’autonomia dei
rovers e li mette a riparo da considerevoli rischi durante le fasi
esplorative e di movimento. Il dott.
John Callas, responsabile per il JPL del progetto dei rovers marziani, ha
dichiarato a tal proposito:
"Questi rovers sono una grande risorsa, ci consentono di testare questo
speciale e complesso software che sarà utile alle missioni future su
Marte come il rover di next-generation che la Nasa ha previsto di
lanciare nel 2009”.
Questo
potrebbe darci sono una vaga idea dei notevoli risultati che otterranno
queste future missioni e di quanto efficienti e longeve potranno essere
se Spirit ed Opportunity, nonostante i "vecchi programmi" hanno, fino ad
oggi, operato
12 volte più delle previsioni, essersi mossi tra i 6.9 (Spirit)
ed i 9.8 chilometri (Opportunity)
e inviato un numero di fotografie che va dalle 80.700 di quest'ultimo
alla bellezza di più di 88.500 del primo. Un vero record per la
tecnologia robotica.