Spirit a zonzo, i primi 3 metri

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SPAZIO La sonda ha cominciato a muoversi come previsto sul suolo marziano e si è pure auto-fotografata. Entusiasmo alla Nasa

Spirit va a zonzo: tre metri in 78 secondi

Anche Russia e India pronte a partecipare al progetto «uomo su Luna e Marte» lanciato da Bush

Washington

Nessuno si è azzardato a parafrasare la mitica dichiarazione di Neil Amstrong, «un piccolo passo per l'uomo, un passo da gigante per l'umanità », quando toccò per primo la superficie della luna, il 20 luglio 1969, ma lo hanno pensato in tanti al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) di Pasadena, in California, dopo che la sonda americana Spirit ha percorso ieri tre metri in un minuto e 18 secondi sulla superficie di Marte.

Il momento era storico e la stessa Spirit sembra essersene resa conto autofografandosi come un turista e inviando immediatamente le immagini, questa volta in bianco e nero e non a colori come le precedenti, al centro della Nasa di Pasadena e qui, quando sono arrivate le foto, con mossa "da copione", sono state stappate le bottiglie di champagne. Spirit è scesa dalla sua piattaforma e, per la prima volta, ha quindi posato le ruote sulla superficie di Marte, dove era atterrata dentro il suo involucro, il 4 gennaio. «Finalmente si è sporcata le sei ruote», ha detto il direttore del Jpl Charles Elachi.

L'entusiasmo della Nasa è certo giustificato, ma sembra anche che su punti molto sull'effetto mediatico, dimenticando che nel 1997 il robot Pathfinder, portato dalla sonda Sojourner, per ben 88 giorni andò a spasso per il Pianeta Rosso inviando immagini e dati scientifici e, prima ancora, nel 1976 le sonde Viking 1 e 2 - da ferme - inviarono dalla superficie di Marte oltre 50mila immagini.

Nell'attesa dell'arrivo della seconda sonda Usa -la gemella Opportunity, che atterrerà agli antipodi del pianeta rispetto alla prima sonda intorno al 24 gennaio- Spirit avvierà ora la sua doppia missione. Prima dovrà raggiungere il cratere di Gusev - a circa 250 metri - per raccogliere campioni e cercare di capire se in passato fu un lago, poi ruoterà di 90 gradi e si dirigerà verso le più vicine tra le colline che le foto panoramiche hanno mostrato sullo sfondo e che si trovano a circa tre chilometri.

Intanto il programma spaziale lanciato mercoledì da George W. Bush, accolto con scetticismo in patria, sta raccogliendo più entusiasmo all'estero. Il presidente, come noto, ha presentato un piano secondo il quale entro il 2015 si costruisca una base permanente sulla Luna e da lì, nel giro di 15-20 anni, si parta con la prima missione umana su Marte. Questo cancellando però il programma degli shuttle e la partecipazione alla Stazione orbitante internazionale (Iss). L'agenzia spaziale russa (Rosaviokosmos), che s'era dichiarata disponibile a partecipare al nuovo piano, ha annunciato di aver ricevuto una richiesta di collaborazione attraverso Nasa e Dipartimento di Stato Usa. «Stiamo esaminando le proposte concrete e prenderemo presto una decisione sul formato della nostra partecipazione alle future missioni su Luna e Marte», ha detto un portavoce. E anche Mahadava Nair, presidente dell'ente spaziale indiano (Isro), ha affermato che l'India - che prevede d'inviare una propria sonda sulla Luna entro il 2008 - vuole partecipare al progetto: «Parteciperemo certamente all'iniziativa americana - ha affermato Nair - perchè non vogliamo restare a rimorchio nell'esplorazione spaziale».

Il Gazzettino online

 

15/01/2004

 

MARTE: ROBOT TELECOMANDATO DI SPIRIT PERCORRE TRE METRI

(AGI/REUTERS-AFP) - Pasadena (California), 15 gen. - A 12 giorni dalla discesa del robot semovente a sei ruote della sonda Spirit sul suolo marziano, gli scienziati della NASA hanno inviato i comandi che lo hanno guidato fuori della piattaforma di atterraggio, per percorrere tre metri sul terreno.
   I segnali radio con i comandi per compiere il breve tragitto sono partiti alle ore 09,21 italiane di stamane, e la conferma dell'avvenuto compimento del tragitto e' arrivata dopo un'ora e 40 minuti al centro di controllo della missione, nel Jet Propulsion Laboratory (JPL) qui a Pasadena.
   Dopo pochi istanti, sono arrivate le prime immagini riprese e ritrasmesse a Terra dalla telecamera del robot semovente, che e' stata girata in modo da poter inquadrare il modulo di atterraggio e le tracce lasciate dalle ruote del robot stesso sul terreno marziano.
   A Pasadena gli scienziati non nascondono l'euforia: "Siamo proprio sulla superficie di Marte", ha commentato Bob Manning, uno dei dirigenti del progetto; "E' una grande svolta per la missione".
   Per i prossimi 78 giorni il piccolo robot semovente scorrazzera' nella piana del Cratere Gusev, un grande bacino spazzato dal vento dove, secondo un'ipotesi che gli scienziati intendono verificare, potrebbero esserci ancora tracce di un antico lago scomparso, alimentato da un lungo fiume ricco di acqua. L'obiettivo primario e' tentare un'analisi di campioni del suolo, intesi a verificare l'ipotesi della passata presenza di acqua. (AGI)

Marte, primo "giretto" per la sonda Spirit 

PASADENA (Reuters) - Gli scienziati della Nasa - l'agenzia spaziale statunitense - hanno ordinato oggi alla sonda robotizzata di esplorazione Spirit di compiere il primo movimento sul suolo marziano. Il veicolo, giunto 12 giorni fa sul Pianeta Rosso, scenderà dalla piattaforma ed effettuerà sulle sue sei ruote un piccolo spostamento, solo 3 metri, in 78 secondi.

Il segnale radio di comando è stato lanciato dal Jet Propulsion Laboratory di Pasadena all 9.21 ora italiana. Ci vogliono almeno 90 minuti per ottenere un segnale di ritorno che confermi l'avvenuto spostamento.

Il "giretto" di oggi è un preludio alla ricerca che Spirit affronterà prossimamente, a caccia di segni di vita. Per almeno 78 giorni, la sonda esplorerà i dintorni del crater Gusev, un'area grande come il Connecticut, che secondo gli scienziati sarebbe stato l'antico letto di un lago alimentato da un lungo fiume.

Spirit ha già inviato sulla Terra immagini tridimensionali di Marte, con una nitidezza e dettagli senza precedenti.

Il prossimo 24 gennaio, la sonda gemella di Spirit, Opportunity, atterrerà sulla faccia opposta del pianeta, per una missione di tre mesi.

 

 

11:47   Spazio: Spirit e' sceso su Marte

 

PASADENA - Spirit ha cominciato l'esplorazione di Marte. La conferma e' arrivata direttamente dalla Nasa. Le sei ruote del robottino hanno percorso la rampa di discesa del modulo in due minuti e hanno toccato il suolo del pianeta rosso poco prima delle 11, ora italiana. Poco dopo sono arrivate le prime foto in bianco e nero che ritraevano le prime due ruote del robottino su suolo marziano. Ora il primo obiettivo di Spirit e' il cratere "Sleepy Hollow" che dista 248 metri dal punto dove e' atterrato il modulo. (Agr)

"Spirit" tocca il suolo
Inizia l'esplorazione di Marte

 
Il robot americano ha lasciato la rampa del modulo d'atterraggio toccando direttamente la superficie del pianeta

ROMA, 15 GENNAIO 2003 - E' iniziata la missione di esplorazione della superficie di Marte di "Spirit". Il robot è fuoriuscito dalla rampa del modulo di atterraggio, toccando direttamente con le sue sei ruote la superficie marziana. Lo ha annunciato oggi la Nasa.

Dopo aver completato le operazioni di estensione dei pannelli solari e di tutte le altre componenti normalmente retratte per poter permetterne lo stivaggio nel modulo di atterraggio, lo "Spirit" ha terminato la rotazione di 120 gradi che lo ha allineato alla rampa secondaria di discesa: la rampa principale è infatti bloccata da un airbag che non si è sgonfiato dopo l'atterraggio.

Il riposizionamento è avvenuto in tre tappe: dopo ogni spostamento il robot ha inviato delle foto per permettere al controllo missione di verificare la sua posizione all'interno del modulo.

Lo "Spirit" ha scattato una foto d'addio al modulo di atterraggio prima di iniziare a esaminare il terreno immediatamente circostante, grazie allo spettrometro a infrarossi ed al braccio meccanico; poi, verrà avviato verso l'ignoto, qualche metro più in là: esattamente dove, dipenderà dalle foto e dai dati inviati dalla sonda in base ai quali il controllo missione deciderà sul da farsi.

Il primo obbiettivo è una depressione non troppo lontana ribattezzata "Sleepy Hollow", ma più interessante sembra un cratere che si trova a 248 metri di distanza: il metorite che lo ha causato potrebbe infatti aver lasciato in superficie rocce o sedimenti più antichi in grado di rivelare se in passato il Pianeta Rosso abbia posseduto dell'acqua e abbia potuto quindi ospitare forme di vita.

Il passo successivo potrebbe essere quello di dirigere il robot verso una serie di collinette a sudest del punto di atterraggio: queste si trovano però a circa tre chilometri di distanza, circa cinque volte la distanza massima percorribile dallo "Spirit" nel corso della missione; tuttavia, la macchina fotografica di cui è munito sarà in grado di fotografarle. Gli scienziati ritengono che la depressione in cui è atterrato il robot sia stata in passato un lago: in questo caso, le colline dovrebbero conservare le tracce del moto ondoso delle acque.

La vita operativa dello "Spirit" dovrebbe essere di circa tre mesi (ad un costo giornalierio di circa 4 milioni di dollari), calcolando però che ogni 24 ore ne occorrono al robot 17 di 'sonno' per ricaricare gli acccumulatori. Fino ad ora il robot, pur immobilizzato sul modulo di atterraggio, ha rilevato la presenza di carbonati, il che sembrerebbe confermare la teoria della presenza di acqua sulla superficie nel lontano passato.

Gli scienziati però sono cauti, indicando che la presenza dei composti, rivelata da uno spettrometro a infrarossi, potrebbe essere stata dovuta all'interazione con il vapore acqueo presente in piccole quantità nell'atmosfera del pianeta. Il gemello dello "Spirit", l'"Opportunity", dovrebbe scendere sull'emisfero opposto del pianeta il prossimo 24 gennaio.

L'Esa aveva vinto la corsa con la Nasa per l'approdo all'orbita marziana, con la sonda Express che battendo sul tempo la rivale Odyssey vi era entrata il giorno di Natale, stessa data dell'atterraggio del "Beagle 2", il modulo di atterraggio rimasto muto e considerato oramai perduto dall'agenzia europea sebbene un nuovo tentativo di contatto sia previsto per il 22 gennaio.

Sia il modulo dell'Esa - battezzato con il nome del brigantino a bordo del quale Charles Darwin compì il suo viaggio di studi intorno al mondo prima di pubblicare "L'evoluzione della specie" - che i due Mars Rover americani sono dotati di robot teleguidati, veri e propri laboratori geologici in miniatura che raccoglieranno ed analizzeranno campioni del suolo marziano, trasmettendo i dati ai rispettivi moduli orbitanti.

Lo scopo scientifico principale della missione è provare che in passato Marte ha ospitato sulla sua superficie degli oceani, poi evaporati a causa della bassa gravità: la presenza di acqua avrebbe potuto favorire l'apparizione di forme di vita, seppure a livello microscopico.

Il Resto del Carlino

 
   
   

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