Spirit «impantanato», il mistero di Marte 

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Tra le ipotesi della Nasa: sono residui salini provenienti dall’evaporazione di una zona umida 

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La sonda continua a mandare immagini dal Pianeta Rosso: vicino a un airbag una macchia scura che ha l’aspetto del fango

 

WASHINGTON — La sonda Spirit continua a inviare foto affascinanti del Pianeta Rosso ed un'immagine in particolare ha attratto l'attenzione degli scienziati della Nasa: una macchia scura situata in prossimità di uno degli airbags che hanno protetto il veicolo dall'impatto con la superficie di Marte.
Gli esperti del Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena (in California) sono incuriositi dalla macchia scura, che spicca contro la superficie rossa del pianeta, provocata probabilmente dall'impatto della sonda con la zona di atterraggio all'interno del cratere Gusev.
La superficie del pianeta è stata graffiata mettendo a nudo la zona scura, che sembra avere la consistenza di argilla umida. «Ha l'aspetto del fango ma ovviamente non può essere fango - ha osservato lo scienziato Steven Squyres - È qualcosa completamente diverso da tutto quello che abbiamo finora visto nella atmosfera di Marte. È materiale dall'aspetto veramente strano».
Poichè la superficie di Marte intorno alla zona di atterraggio della sonda Spirit appare essere totalmente secca, la origine della macchia scura intriga i ricercatori della Nasa.
Una possibilità è che umidità esistente in passato sotto la superficie sia evaporata lasciando residui salini che possono avere contribuito a cementare insieme la crosta del terreno.
«Gli strumenti installati sullo Spirit sono in grado di esplorare in modo accurato questo primo mistero di Marte», ha osservato uno scienziati di Pasadena.
Le immagini inviate da Spirit sul nostro pianeta sembrano confermare la teoria che un corso d'acqua abbia attraversato in passato il cratere, creando un lago. Le rocce dell'area dove la sonda è atterrata sono di dimensioni più piccole di quelle viste nelle zona di atterraggio delle precedenti missioni di veicoli robot sul Pianeta Rosso: è possibile che queste dimensioni inferiori siano una conseguenza del fatto che tale area possa essere stata in passato sommersa.
Le piccole dimensioni delle rocce renderanno più agevoli gli spostamenti dello Spirit, che ha le dimensioni di un veicolo elettrico da campo di golf, lungo la superficie del pianeta.
Gli spostamenti del veicolo dovrebbero cominciare mercoledì prossimo dopo che i tecnici della Nasa avranno attivato tutte le altre strumentazioni della sonda e inclinato le antenne dello Spirit nella posizione ottimale per inviare i segnali sul nostro pianeta.
Le immagini attese nei prossimi giorni, scattate con gli obiettivi panoramici ad alta definizione installati sulla sonda Spirit, forniranno agli scienziati della Nasa una panoramica a 360 gradi, incredibilmente dettagliata, dell'area circostanze il punto di atterraggio.
La missione della Spirit avrà una durata di 90 giorni. Il 24 gennaio giungerà su Marte anche la sonda gemella, Opportunity, che atterrerà sull'altra faccia del Pianeta Rosso.
All'entusiasmo della Nasa fa da contrappunto l'amarezza dei responsabili della missione europea "Beagle 2": la sonda è svanita nel nulla durante la fase di atterraggio su Marte a Natale ed un tentativo effettuato ieri per captare un segnale tramite la sonda orbitante Mars Express non ha dato alcun risultato.

 
 
   

Data: 8 gen. 04

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Fonte: Il Tempo

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