Pasadena,
12:28
Marte, Spirit manda le prime foto
Hanno
raggiunto il centro di controllo di Pasadena, in California, le prime foto della
supefice marziana prese dalla sonda Spirit che è atterrata questa mattina con
successo sul Pianeta Rosso. Le immagini, in bianco e nero, mostrano la sonda che
apre i suoi "petali" e la superfice piatta del cratere di Gusev, largo 150
chilometri. (red)
La Città
13:32:00 - Marte:
Esa si congratula con Nasa
BERLINO, 4
GEN - L'Agenzia spaziale europea (Esa) si e' congratulata con la Nasa per il
riuscito atterraggio su Marte del suo robot 'Spirit'. 'Gli scienziati europei si
rallegrano con i loro colleghi americani per il successo dell'operazione', ha
detto a Darmstadt (sudovest della Germania) il direttore del programma di volo
dell'Esa Michael McKay. McKay ha aggiunto che l'Esa si attende per mercoledi' i
primi segnali da Marte dal robot europeo 'Beagle 2'. 'Sono molto ottimista', ha
detto. Studiocelentano
SPAZIO: LA
SONDA SPIRIT ATTERRA CON SUCCESSO SU MARTE |
WASHINGTON - La sonda americana Spirit e' atterrata con successo sul
pianeta Marte dopo un viaggio di sette mesi nello spazio.
I tecnici della
Nasa del centro di controllo di Pasadena hanno accolto con una esplosione
di gioia, seguita da baci e abbracci, il primo segnale inviato dalla sonda
dalla superficie del Pianeta Rosso, circa venti minuti dopo il complesso
atterraggio.
Tutto si e' svolto
alla perfezione nei sei minuti finali, quelli decisivi, del lungo viaggio
di quasi 500 milioni di chilometri della sonda: il paracadute per frenare
la discesa si e' aperto al momento giusto, i razzi frenanti sono entrati
in azione, i giganteschi airbags che proteggevano come un bozzolo la sonda
hanno attutito l'impatto con la superficie del Pianeta Rosso.
Ciascuna di queste
fasi e' stata accompagnata da segnali di conferma accolti ogni volta da
applausi dai tecnici Nasa. Dopo che la sonda e' rimbalzata piu' volte
sulla superficie, protetta dagli airbags, vi sono stati quasi venti minuti
di silenzio prima che Spirit riuscisse a inviare il suo primo segnale
sulla Terra confermando che tutto era andato bene.
I tecnici della
Nasa hanno accolto l'arrivo del segnale, l'equivalente di un ''sono
arrivato bene'', con un'autentica esplosione di gioia, resa ancora piu'
entusiasmante dalla lunga serie di insuccessi registrati dagli ultimi
tentativi di far atterrare sonde su Marte.
La sonda Spirit e'
atterrata all'interno del cratere Gusev, che ha un diametro di 150 km,
alle 23,35 di sabato a New York, le 5,35 di domenica mattina in Italia.
ANSA
All'interno della
sonda c'e' un veicolo-robot a sei ruote, dalle dimensioni di un'auto da
campo di golf, munito di una serie di sofisticate macchine fotografiche in
grado di inviare immagini spettacolari, panoramiche o da distanza
ravvicinata, della superficie del pianeta.
Tra i panelli
solari del robot mobile sono montati numerosi strumenti per analizzare la
polvere, le rocce e la superficie di Marte, nella speranza di risolvere
alcuni dei suoi misteri. Il mistero piu' importante: se condizioni per
sostenere una forma di vita, in passato o anche nel presente, siano
individuabili sul pianeta.
Spirit sara'
raggiunta su Marte fra tre settimane dalla sonda gemella Opportunity,
lanciata dalla Terra a un mese di distanza. La seconda sonda americana
atterrera' sulla superficie opposta del pianeta.
04/01/2004 10:00
ANSA
|
MISSIONE SU MARTE
La sonda americana manda le
prime foto
Si è conclusa con successo la 'fase uno' della missione marziana della
Nasa. Dopo sette mesi di viaggio 'Spirit' si è posato sul suolo del pianeta.
In arrivo robot gemello
ROMA, 4 GENNAIO 2004 - Un fragoroso applauso da parte dei tecnici del
Jet Propulsion laboratory di Pasadena ha accolto l'arrivo sulla Terra del
segnale che rivelava il successo della prima fase della doppia
missione marziana della Nasa.
La capsula contenente il laboratorio mobile Spirit è sopravvissuta
alla rischiosa discesa sul suolo marziano e si è fatta viva come
previsto con la Terra.
Il laboratorio, partito il 10 luglio scorso, si è staccato
regolarmente dalla sonda-madre Mars Odyssey, rimasta in orbita attorno al
pianeta, ed ha toccato il suolo nel modo previsto, frenata da paracadute e
retrorazzi e protetta da un grappolo di airbag gonfiabili.
Non si sono verificate le difficoltà di collegamento che hanno fatto
fallire, almeno per ora, la sonda europea Beagle, silenziosa dal
momento dell'atterraggio, il giorno di Natale. Il segnale di chiamata
è giunto come nella migliore delle previsioni, dopo una decina di minuti.
Poco dopo, i tecnici della Nasa hanno cominciato a ricevere le prime
immagini del panoramamarziano: un marcatore delle ombre solari posto sul
rover, una porzione dell'orizzonte marziano e una parte del lander.
Il lander dello Spirit è sceso esattamente nel punto prescelto
all'interno del cratere Gusev. La strumentazione di bordo sembra funzionare
perfettamente.
Insieme con le riprese di immagini, Spirit comincerà ad analizzare
l'atmosfera e a raccogliere dati ambientali, senza muoversi dalla base del
lander, con attorno i pannelli solari aperti.
Prima di farlo muovere autonomamente, per cominciare la prima
prevista passeggiata di una novantina di minuti, i tecnici vogliono
raccogliere le maggiori informazioni possibili sul territorio circostante,
esaminandolo con le telecamere del robot.
Soltanto fra nove giorni, hanno riferito i tecnici della Nasa, è
prevista la prima esplorazione vera e propria.
Spirit è il primo dei due laboratori mobili che la Nasa ha inviato verso
Marte. Il gemello, Opportunity, arriverà fra tre settimane, il 24
gennaio, scendendo sul lato opposto del pianeta.
La durata operativa delle due sonde è di circa 90 giorni: i dati
raccolti verranno trasmessi alla sonda madre, la Mars Odyssey, in orbita
attorno al pianeta insieme al Mars Global Surveyor, sempre della Nasa, ed
alla sonda europea Mars Express, ancora orfana del proprio modulo di
atterraggio ma che potrebbe ristabilire il contatto, dopo aver mutato orbita
e attivato i sistemi operativi.
La Nazione
Pasadena, 04 gen 2004 -10:18
Spirit atterra su Marte: esultanza alla Nasa
Successo per la sonda spaziale americana Spirit che questa mattina alle 5:35,
ora italiana, è atterrata sulla supefice del pianeta Marte. Una ventina di
minuti dopo il complesso atterraggio, che ha comportato l'uso di paracadute,
razzi frenanti e grandi palloni protettivi, la sonda ha mandato il segnale radio
che tutto era andato come doveva e ha spedito le prime immagini in bianco e
nero.
Al centro
spaziale di Pasadena, in California, il ricevimento del segnale è stato salutato
con manifestazioni di gioia, baci e abbracci: è il primo successo della Nasa
dopo il disastro dello shuttle Columbia e dopo una serie di insuccessi americani
ed europei per far atterrare sonde su Marte. Solo qualche giorno fa era arrivata
sul pianeta Rosso la sonda europea Beagle 2, che tuttavia non è riuscita a
inviare alcun segnale a terra.
Spirit,
che ha percorso quasi 500 milioni di chilometri in circa sette mesi, sarà
seguita dalla gemella Opportunity, lanciata un mese dopo.
Tutto
sembra essersi svolto alla perfezione nella fase finale: il paracadute per
frenare la discesa si è aperto al momento giusto, i razzi frenanti sono entrati
in azione, i giganteschi airbags che proteggevano come un bozzolo la sonda hanno
attutito l'impatto. La sonda è atterrata, come previsto, all'interno del cratere
Gusev, largo 150 chilometri.
Ora
dovranno aprirsi i pannelli solari per caricare le batterie di bordo e dovrebbe
uscire un robot semovente a sei ruote - grande grossomodo quanto una di quelle
automobiline elettriche usate sui campi da golf, che sarà usato per raccogliere
ed esaminare campioni di suolo marziano. (red)
L’Espresso
4 gennaio 2004
09.05
Spazio:
sonda Spirit raggiunge marte
WASHINGTON - Dopo un viaggio di sette mesi nello spazio, la sonda americana
Spirit ha raggiunto con successp la superficie del Pianeta Rosso, per una
storica missione che potrebbe rivelare alcuni dei grandi misteri di Marte. I
tecnici della Nasa hanno ricevuto un segnale dalla sonda, pochi minuti dopo
l'atterraggio, a conferma che Spirit ha superato indenne l'impatto con la
superficie.
La Spirit porta con sè un veicolo-robot a sei ruote dalle dimensioni di una
vettura da campo di golf munita di sofisticate apparecchiature fotografiche e di
strumenti per analizzare polvere, rocce e composizione del pianeta. Se tutto
andrà bene, sarà raggiunta il 24 gennaio dalla gemella Opportunity, munita di un
analogo veicolo-robot, destinato a raggiungere l'altra faccia di Marte.
Swissinfo
SPAZIO: LA
SONDA SPIRIT MANDA LE PRIME IMMAGINI DA MARTE |
WASHINGTON
- La Nasa ha gia' ricevuto (e continua a ricevere) dalla sonda Spirit le
prime immagini della superficie marziana, poche ore dopo l'atterraggio del
veicolo robot destinato a esplorare il Pianeta Rosso.
Spirit e la sua sonda gemella Opportunity, che scendera' su Marte nei
prossimi giorni, devono consentire di stabilire se il pianeta abbia mai
ospitato (o potuto ospitare) la vita, almeno nelle forme che noi conosciamo.
Gli scienziati giudicano ''fantastiche'' le prime foto e ''man mano
migliori'' le notizie sull'esito della missione. Una delle prime foto ha
suscitato qualche discussione a Pasadena, dove c'e' il centro di controllo
della missione: gli esperti non riuscivano a capire cosa fosse la massa
scura ritratta. Poi s'e' concluso che era uno dei 'cuscini' che ha attutito
la discesa della sonda.
La sonda Spirit e' atterrata con successo sul pianeta Marte dopo un viaggio
di sette mesi nello spazio.
I tecnici della Nasa del centro di controllo di Pasadena hanno accolto con
una esplosione di gioia, seguita da baci e abbracci, il primo segnale
inviato dalla sonda dalla superficie del Pianeta Rosso, circa venti minuti
dopo il complesso atterraggio.
Tutto si e' svolto alla perfezione nei sei minuti finali, quelli decisivi,
del lungo viaggio di quasi 500 milioni di chilometri della sonda: il
paracadute per frenare la discesa si e' aperto al momento giusto, i razzi
frenanti sono entrati in azione, i giganteschi airbags che proteggevano come
un bozzolo la sonda hanno attutito l'impatto con la superficie del Pianeta
Rosso.
I tecnici della Nasa hanno accolto l'arrivo del segnale, l'equivalente di un
''sono arrivato bene'', con un'autentica esplosione di gioia, resa ancora
piu' entusiasmante dalla lunga serie di insuccessi registrati dagli ultimi
tentativi di far atterrare sonde su Marte.
La sonda Spirit e' atterrata all'interno del cratere Gusev, che ha un
diametro di 150 km, alle 23,35 di sabato a New York, le 5,35 di domenica
mattina in Italia.
All'interno della sonda c'e' un veicolo-robot a sei ruote, dalle dimensioni
di un'auto da campo di golf, munito di una serie di sofisticate macchine
fotografiche in grado di inviare immagini spettacolari, panoramiche o da
distanza ravvicinata, della superficie del pianeta.
Tra i panelli solari del robot mobile sono montati numerosi strumenti per
analizzare la polvere, le rocce e la superficie di Marte, nella speranza di
risolvere alcuni dei suoi misteri. Il mistero piu' importante: se condizioni
per sostenere una forma di vita, in passato o anche nel presente, siano
individuabili sul pianeta.
Spirit sara' raggiunta su Marte fra tre settimane dalla sonda gemella
Opportunity, lanciata dalla Terra a un mese di distanza. La seconda sonda
americana atterrera' sulla superficie opposta del pianeta.
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Dal nostro inviato
sul pianeta Marte
Marte
non è più un pianeta ostile. Spirit, un robot americano che ha le
dimensioni di una «smart car», si è posato indenne sulla sua
superficie, in quello che sembra un lago vulcanico asciutto da milioni
di anni, e ha cominciato a trasmettere spettacolari fotografie: prima
in bianco e nero, poi a colori. Il suo compito è di cercare tracce di
vita nel cratere di Gusev, grande come il Belgio. Nel centro di
controllo della Nasa, a Pasadena in California, il direttore
scientifico della missione Steve Squyres esulta: «Il robot è in una
condizione ideale, la superficie su cui dovrà muoversi è molto più
liscia di quanto ci saremmo aspettati, perfetta per l'esplorazione».
Gli scienziati hanno vissuto sei minuti all'inferno
e tre ore nel limbo. Su Marte era pomeriggio inoltrato quando è
cominciata la manovra più difficile nel viaggio di 483 milioni di
chilometri percorsi con una velocità di 19 mila chilometri l'ora. In
California erano le 20.30 di sabato, in Italia erano le 5,30 di ieri
mattina. La corsa di Spirit è stata rallentata con una serie di razzi
accesi da terra con un telecomando e con l'apertura di un paracadute.
L'impatto è stato brusco ma dopo venti minuti un segnale ha confermato
che il robot stava dispiegando i pannelli solari con cui riceve
energia. Per calcolare la sua posizione occorreranno due o tre giorni.
Secondo la prima interpretazione dei dati sembra che
sia rimbalzato all'altezza di un quarto piano per ripiombare a un
chilometro di distanza. Intorno a Marte orbita dal 2001 il satellite
artificiale Odyssey, programmato per captare le trasmissioni del robot
e rilanciarle a terra. Dopo tre ore di attesa angosciosa, quando
Odyssey è apparso all'orizzonte Spirit ha stabilito il collegamento si
è comportato come un turista sul pianeta rosso: ha spedito una
quantità di cartoline. In dodici minuti ha fatto in tempo a mandare a
terra 80 immagini in bianco e nero, prima che Odyssey sparisse
nuovamente dietro la faccia nascosta del pianeta.
A Pasadena uomini e donne della Nasa saltavano per
la gioia. Il direttore generale Sean O'Keefe versava champagne.
«Questa è la notte della rivincita», gridava. Due robot dell'agenzia
spaziale americana sono andati perduti su Marte nel 1998 e nel 1999,
ed è ancora in corso l'inchiesta sulla tragica fine del traghetto
spaziale Columbia esploso l'anno scorso durante il rientro a terra. Le
fotografie trasmesse da Spirit sono le prime scattate sulla superficie
di Marte dopo la missione Pathfinder nel 1997. La qualità è molto
migliore. Immagini in tre dimensioni, con una risoluzione tale da
consentire la proiezione su uno schermo panoramico, mostrano una
distesa di rocce levigate dal vento.
Il 24 gennaio, se tutto andrà bene, Spirit sarà
raggiunto da un gemello di nome Opportunity. Ognuno dei due è costato
400 milioni di dollari ed è montato su sei ruote per esplorare ogni
giorno una zona grande come quella percorsa in tre mesi nel 1997 dal
robot della missione Pathfinder. Allora la Nasa aveva mandato su Marte
una specie di automobilina giocattolo. Spirit e Opportunity sono
dotati di otto telecamere digitali ciascuno, hanno trivelle,
microscopi e strumenti per prelevare e analizzare campioni del suolo.
Trasmetteranno dati a terra per almeno tre mesi. Se milioni di anni fa
su Marte c'era acqua, come si ha ragione di credere, questa volta la
prova non potrà mancare. Sarà la prima conferma che le condizioni per
la vita sono esistite anche fuori dalla terra. La ricerca di eventuali
tracce di microrganismi vissuti in epoche remote potrebbe richiedere
almeno altri dieci anni.
Oltre a Odyssey, girano intorno a Marte altri due
satelliti fabbricati dall'uomo: Mars Global Surveyor, lanciato dalla
Nasa, e Mars Express dell'agenzia spaziale europea. I tentativi di
esplorare la superficie del pianeta tuttavia sono in massima parte
falliti. Venti su trenta veicoli spaziali che hanno tentato di posarsi
nei crateri o di collocarsi in orbita sono andati perduti. Il
satellite giapponese Nozomi è stato bersagliato da micidiali
radiazioni solari nei quattro anni di viaggio e il mese scorso è
arrivato in condizioni tali che i costruttori hanno rinunciato a
correggere la traiettoria, lasciando che si smarrisse nello spazio. Il
giorno di Natale dal satellite europeo Mars Express si è staccato
Beagle 2, un congegno con le stesse funzioni di Spirit. Nessun segnale
è giunto a terra. Se questo terribile silenzio continuasse, potrebbe
segnare la fine dei tentativi dell'agenzia spaziale europea. La Nasa
ha in programma di mandare altre sonde a intervalli di 26 mesi, cioè
ogni volta che la terra e Marte saranno allineati nella danza intorno
al sole. Il momento è favorevole: i due pianeti non si trovavano così
vicini da 60 mila anni.
L'Unità |
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