Cosa sono i fili fotografati da Opportunity?

Home

Fonte: NSA/JPL

Home Marte


Non bastavano l’ematite, gli strati sedimentari, le sferule misteriose e l’enigmatico “blob” appiccicoso (forse una salamoia acquosa superconcentrata): tra i rebus che quotidianamente arrivano al JPL dal Rover 2 a zonzo su Planum Meridiani si presentano ora anche sconcertanti e minute strutture che sembrano…fili.
Il robot ha fotografato, tutto intorno a sé con la sua camera ad alto ingradimento, dei misteriosi oggetti elongati e sottili, lunghi da pochi millimetri a qualche centimetro, che sembrano in tutto uguali a pezzature dei fili adoperati per le tessiture…ma come possono esser finiti su Marte?
Stavolta forse la soluzione del mistero, che ha creato non poco sconcerto iniziale tra i tecnici del JPL e scatenato la solita ridda di ipotesi fantasiose, è più facile degli altri summenzionati enigmi: i misteriosi fili non sarebbero altro che fibrille staccatesi dagli airbag e dal paracadute del Rover durante la fase, non proprio tranquilla, di atterraggio sul pianeta. I fili sarebbero stati trascinati dalla sonda, per poi ricadere sul terreno, sparpagliandosi intorno al robot mobile.
Almeno questa appare l’ipotesi più ragionevole al momento avanzata dai tecnici del JPL, anche se non si può naturalmente escludere un’origine del tutto diversa, come onestamente riconosce Steve Squyres, responsabile dello studio delle microfotografie rilevate dal Microscopic Imager del Rover.
Si affaccia pure, tuttavia, un’altra inquietante spiegazione: che siano batteri che la sonda ha trascinato con sé, nonostante tutte le precauzioni possibili, nel suo viaggio dalla Terra a Marte (non escludendo peraltro un’origine del tutto autoctona delle “fibrille”)? In questo caso si aprirebbe lo scenario dell’inquinamento terrestre del pianeta rosso, dazio forse inevitabile da pagare all’esplorazione diretta di Marte.
 

 
   

Data: 23 feb. 04

Autore: F.Berengo

Fonte: Coelum Astronomia

Link:

 

Questo contenuto di Space Freedom è pubblicato secondo la licenza di utilizzo di Creative Commons, salvo diversa indicazione.

L'editore non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti nell’articolo o di errori in cui fosse incorso nella loro riproduzione sul sito.