La missione
Mars Express dell'Agenzia
Spaziale Europea (ESA) è stata prolungata di un anno marziano -
circa 23 mesi terrestri - a partire dal dicembre 2005. La decisione,
presa il 19 settembre dal Science Programme Committee dell'ESA,
consentirà alla navicella spaziale in orbita attorno al pianeta rosso di
continuare ad accumulare dati e di rivelare la complessità della
geologia di Marte.
Sin dall'inizio delle operazioni scientifiche, all'inizio del 2004, i
dati di Mars Express hanno fatto emergere giorno dopo giorno nuovi
aspetti del sistema marziano, fra i quali le sue attuali condizioni
climatiche e la sua attività e diversità geologica. Mars Express ha
anche cominciato a redigere una "mappa" dell'acqua presente su Marte nei
suoi diversi stati.
Costruendo un set di dati globali sulla composizione e le
caratteristiche della superficie e dell'atmosfera, la navicella ha anche
rivelato che i processi vulcanici e glaciali sono molto più recenti di
quanto si sospettava. Ha inoltre confermato la presenza di processi
glaciali nelle regioni equatoriali e mappato l'acqua e il biossido di
carbonio ghiacciato presente nelle regioni polari. Attraverso le analisi
mineralogiche, ha scoperto che grandi masse d'acqua, come laghi o mari,
potrebbero non esistere più sulla superficie marziana da un lungo
periodo di tempo.
C'è però ancora molto da scoprire: l'estensione di 23 mesi consentirà al
radar della navicella,
MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding),
di ricominciare i propri rilevamenti notturni. MARSIS continuerà a
studiare la geologia subsuperficiale, principalmente alla ricerca di
acqua liquida e congelata. Combinando i dati subsuperficiali,
superficiali e atmosferici, Mars Express fornirà un quadro globale senza
precedenti del pianeta rosso e, in particolare, della sua acqua. |
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