Ipotesi dello scienziato italiano Vittorio Formisano

Marte, metano nell'atmosfera: «Indizio di vita»

A produrre il gas potrebbero essere microrganismi simili a certi batteri terrestri. Ma lo studioso frena: servono conferme

 

Home

Home Marte

 

 

LONDRA - «Su Marte c'è vita». Questa la conclusione a cui si potrebbe arrivare grazie ai dati presentati da uno scienziato italiano, Vittorio Formisano. A una conferenza stampa in Olanda, lo studioso ha detto che la presenza nell'atmosfera del Pianeta Rosso di gas quali il metano e la formaldeide potrebbe significare l'esistenza, attuale, di forme di vita. Formisano, che fa parte dell'Istituto di fisica dello spazio interplanetario di Roma, non si è sbilanciato ma ha detto che le analisi chimiche del pianeta potrebbero portare in questa direzione: «Le mie osservazioni non devono essere prese - ha detto lo scienziato, che ha lavorato sul progetto di Mars Express, una sonda che sta girando intorno al pianeta da un anno raccogliendo dati su atmosfera e suolo - come un'affermazione che "c'è vita su Marte", perché abbiamo bisogno di andare là, di esaminare il suolo, di prendere campioni e analizzarli prima di poter affermare una cosa del genere».

LA TEORIA - Vittorio Formisano (la cui teoria - esposta durante una conferenza dell'Esa a Noordwijk (Olanda) - è riportata dal sito della Bbc,) si è occupato in particolare dello spettrometro del Mars Express. Uno strumento pensato per esaminare la composizione dell'atmosfera marziana, in grado di confermare anche la presenza di piccole quantità di metano. Una presenza ritenuta importante perché il gas ha vita breve, in quanto viene trasformato dai raggi solari e non sarebbe quindi rilevabile se non fosse costantemente rigenerato da una qualche causa. La teoria più diffusa sulla produzione del metano è geologica: processi vulcanici, oppure sacche di gas ghiacciato nel suolo che si sciolgono e liberano lentamente metano nell'atmosfera. Ma c'è una spiegazione biologica per l'esistenza di metano, secondo la quale a produrlo potrebbero essere alcuni microrganismi, simili ai batteri metanogeni terrestri.

 

 
   

Data: 25 febbraio 2005

Autore:

Fonte: Corriere della Sera

Link:

 

Questo contenuto di Space Freedom è pubblicato secondo la licenza di utilizzo di Creative Commons, salvo diversa indicazione.

L'editore non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti nell’articolo o di errori in cui fosse incorso nella loro riproduzione sul sito.