Acqua al Polo Sud di Marte |
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Importanti novità ci giungono dall’ESA riguardo a Marte di Margherita Campaniolo
Credits: ESA-OMEGA
Oggi, grazie a Mars Express, possiamo affermare con certezza com’è composto il polo sud marziano. A darne notizia è l’ESA. Per mezzo dello strumento chiamato OMEGA che misura la luce solare ed il calore riflesso da quella regione, gli scienziati planetari sono in grado oggi di darci risposte prive di dubbi e supposizioni. I risultati analizzati in questi giorni hanno indicato che centinaia dei chilometri quadrati di permafrost circondano il Polo Sud. Lo strato di ghiaccio permanente è ghiaccio d'acqua, misto a terreno e congelato alla durezza della roccia compatta a causa delle basse temperature. Ciò è il motivo per il quale il ghiaccio d'acqua è rimasto “nascosto” agli occhi degli scienziati: il terreno con cui è mescolato non può riflettere facilmente la luce rimanendo perciò quasi invisibile. Fino ad oggi!
Il Polo Sud oggi non è più un mistero: Usando questi dati, gli scienziati planetari ora sanno che la regione è composta da tre zone ben caratteristiche: una è la parte polare luminosa, una miscela del ghiaccio altamente riflettente composta da ghiaccio d'anidride carbonica per l’85% e d’acqua per il restante 15%; la seconda parte, fatta da pendii ripidi conosciuti col nome di “scarps”, è fatta quasi interamente da ghiaccio d'acqua; la terza parte, una assoluta sorpresa, comprende ampi campi dallo strato di ghiaccio permanente che si allunga per decine di chilometri oltre gli scarp. Le osservazioni di OMEGA sono state effettuate fra il 18 gennaio e l’11 febbraio scorso, quando su Marte, nell’Emisfero Sud, si era a fine dell'estate, con temperatura tra le più alte dell’anno che si attestano intorno ai -130 gradi. Durante i mesi invernali, gli scienziati prevedono che l'anidride carbonica dall'atmosfera congeli, rendendo i ghiacci ben più grandi. Mars Express ed OMEGA continueranno ad analizzare la zona cercando di analizzare i minerali di cui tutta questa parte è composta. In maggio sarà in azione uno speciale radar (MARSIS) che ci dirà cosa c’è sotto la superficie dei ghiacci con una indagine ionosferica. A questo punto seguire la missione europea sarà particolarmente interessante: scorre l’acqua? E se sì, quanta? E conterrà forme di vita? Sarà la volta buona di mettere una pietra sopra ad un’antica arroganza che ha inventato la storia della vita come prerogativa solo terrestre? Credits: ESA-OMEGA
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Data: 19/marzo/05 Autore: Margherita Campaniolo Fonte: Link: |
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