Scopriremo i segreti di Marte - Il ruolo dell'Italia |
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DAL NOSTRO INVIATO DARMSTADT (Germania) - «Con Mars Express ... DAL NOSTRO INVIATO |
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LA PRIMA MISSIONE EUROPEA Saverio De Pisis ROMA – Prosegue senza problemi il viaggio della sonda europea Mars Express, protagonista della prima missione su Marte dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Mentre il Beagle II, destinato ad atterrare sul pianeta rosso, continua a non dare segnali, la sonda madre si prepara ad affrontare, il 30 dicembre, l'ultima manovra importante che la porterà nella posizione ottimale per cominciare le osservazioni. «La prima missione europea su Marte continua ad avere senso indipendentemente dall'esito delle operazioni relative al Beagle II», ha osservato la responsabile delle attività relative all'Osservazione dell'Universo dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Simona Di Pippo. «In ogni caso – ha rilevato – i risultati scientifici che potrà fornire la sonda madre saranno tali che la missione Mars Express sarà un successo». Dai sette strumenti a bordo della sonda europea, nei quali la tecnologia italiana gioca un ruolo decisamente rilevante, si attendono infatti informazioni senza precedenti sulla presenza, in passato, di forme di vita su Marte. Grazie al radar italiano Marsis si otterrà anche la prima mappa completa degli strati superficiali del pianeta rosso: per sei mesi lo strumento messo a punto dall'Alenia per conto dell'ASI andrà in cerca di acqua nel sottosuolo del pianeta ad una profondità compresa fra 2-3 e 5 chilometri. A metà del 2004, quando cominceranno ad essere elaborati i dati, si potranno avere i primi elementi per risolvere l'enigma delle misteriose formazioni che, sul suolo del pianeta rosso, ricordano vecchi letti di fiumi ed estuari, bacini, erosioni: segni lasciati un tempo lontanissimo da un'acqua che oggi sembra scomparsa. Martedì 30 dicembre la sonda dovrà affrontare un'altra manovra cruciale, dopo quella del 19 dicembre scorso, nella quale ha rilasciato il Beagle II ed ha cominciato a dirigersi verso l'orbita equatoriale, che ha raggiunto all'alba di Natale. Il 30 dicembre il motore principale della sonda si accenderà per spingere Mars Express dall'orbita equatoriale (dove è entrata nella mattina di Natale) all'orbita polare del pianeta. Dopodiché comincerà una serie di operazioni volte a ridurre progressivamente l'orbita fino a stabilizzare la sonda nella posizione ottimale per le osservazioni. Nella prima settimana di gennaio, quindi, la sonda madre sarà pronta per accendere i suoi strumenti. Il primo a funzionare sarà la High Resolution Stereo Camera (HRSC), che fornirà la mappa tridimensionale della superficie del pianeta. Questo strumento si alternerà con il radar italiano Marsis, che andrà in cerca dell'acqua nel sottosuolo. Cominceranno quindi a funzionare anche gli altri cinque strumenti a bordo della sonda: lo spettrometro italiano PFS (Planetary Fourier Spectrometer), che permetterà di studiare la composizione chimica e la dinamica dell'atmosfera del pianeta rosso. Gazzetta del Sud |
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Data: 27/12/03 Autore: Fonte: Gazzetta del Sud Link: |
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