SPAZIO: MARTE, PARTE AVVENTURA
ITALIA IN CERCA DI ACQUA
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ROMA, 25 DIC -
Comincia oggi la lunga avventura dell'Europa alla ricerca di passate tracce
di vita su Marte e, soprattutto, in cerca di acqua. Un'avventura, quella
della missione Mars Express, nella quale l'Italia e' destinata a giocare un
ruolo di primo piano e che potrebbe proseguire nei prossimi anni con nuove
missioni sul pianeta rosso, in collaborazione con gli Stati Uniti. La prima
tappa alla ricerca dell'acqua su Marte comincia in questi giorni. Non appena
l'orbiter Mars Express attivera' i suoi strumenti, entrera' in funzione il
radar italiano Marsis, realizzato dall'Alenia Spazio per conto dell'Agenzia
Spaziale Italiana (ASI). ''Marsis e' uno degli strumenti piu' importanti a
bordo dell'orbiter'', ha detto la responsabile delle attivita' per
l'Osservazione dell'Universo dell'ASI, Simona Di Pippo. Sara' infatti il
primo strumento, ha aggiunto, che permettera' di ottenere ''la mappa
completa degli strati superficiali di Marte''. Il radar italiano sara'
infatti il primo ad esplorare la superficie di Marte ad una profondita'
compresa fra 2-3 e 5 chilometri e a svelare cosi' uno dei segreti piu'
gelosamente custoditi del pianeta rosso: che fine ha fatto l'acqua? Le prime
risposte potranno arrivare forse a meta' del 2004. ''Da Mars Express ci
aspettiamo grandi risultati'', ha detto Simona Di Pippo. Nel frattempo
l'Italia sta pensando al futuro e sta gia' sviluppando il fratello maggiore
del radar Marsis. ''Come ASI stiamo sviluppando Sharad, un radar con una
maggiore capacita' di risoluzione rispetto al Marsis'', ha detto Simona Di
Pippo. Il nuovo strumento e' destinato alla missione MRO (Mars
Reconnaissance Orbiter) della NASA, prevista per l'agosto 2005. Si sta
inoltre pensando a successive missioni (forse fra il 2009 e il 2011) nelle
quali sistemi robotici inviati sul suolo di Marte potrebbero fare prelevare
campioni di terreno a varie profondita'.
25/12/2003 16:40 ANSA |
SPAZIO: MARS EXPRESS, UN PASSO DA
GIGANTE PER L'EUROPA |
ROMA, 25 DIC - ''Un passo da gigante per l'Europa'': per il
responsabile dell'esplorazione del Sistema Solare dell'Agenzia Spaziale
Europa (ESA), Marcello Coradini, e' questo la missione Mars Express, che
oggi ha portato nell'orbita di Marte un pacchetto di strumenti avanzatissimi
destinati ad andare in cerca di acqua sul pianeta rosso. ''Mars Express - ha
osservato Coradini - e' la prima missione europea su un pianeta, la prima
che e' atterrata su un pianeta e la prima su Marte. Si tratta di un
grandissimo passo in avanti tecnologico''. L'Europa e' stata inoltre la
prima a centrare l'obiettivo al primo colpo: ''siamo gia' orgogliosi di
questo'', ha detto. Non e' infatti accaduto di frequente nelle 34 missioni
su Marte tentate dalla fine degli anni '60 ad oggi: di queste, solo 23 sono
giunte a destinazione e solo 10 hanno raccolto dati scientifici degni di
nota. Nonostante non sia ancora arrivato il segnale atteso questa mattina
dal veicolo destinato a toccare il suolo di Marte, il Beagle 2, Mars Express
comincia comunque con un successo. La sonda europea in orbita attorno a
Marte potrebbe infatti dare le risposte piu' attese sul pianeta rosso.
''Marte continua ad essere un mistero e, tra i misteri, quello che avvince
di piu' e': che cosa e' successo all'acqua?'', ha osservato Coradini. ''Su
Marte - ha aggiunto - si osservano strutture geologiche che fanno pensare
allo scorrimento di corsi d'acqua, meandri, letti antichi, foci di fiume,
fenomeni di erosione, ma non riusciamo a localizzare in qual periodo ci sia
stata acqua sul pianeta''. Il radar Marsis, sviluppato dall'Agenzia Spaziale
Italiana (ASI) permettera' di rispondere a questa domanda. C'e' poi tempo
per tutta la prima settimana di gennaio perche' venga recepito il segnale
dal mini-laboratorio che e' destinato a posarsi su Marte con il Beagle 2. Se
anche questa parte della missione avra' successo l'enigma dell'eventuale
presenza di vita su Marte nel passato potrebbe essere chiarito da ulteriori
dati sulla presenza di carbonati, i composti chimici originati dalla
presenza di acqua, mentre un altro strumento a bordo del Mars Express,
Aspera (svedese, con un contributo italiano) fornira' i dati per ricostruire
la storia dell'atmosfera di Marte. Permettera' infatti di misurare il ritmo
con cui diventa sempre piu' rarefatta e, a ritroso, fara' risalire al
momento in cui e' stata invece densa e Marte era probabilmente un pianeta
dall'aspetto profondamente diverso rispetto a quello attuale.
25/12/2003 16:28 ANSA |
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