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Natale su Marte… Pasqua con chi vuoi

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L'assalto a Marte alla ricerca dell'acqua è iniziato. O meglio inizierà il giorno di Natale, quando la sonda europea Beagle 2 atterrerà sul suolo marziano. Poche ore fa si è staccata dal vettore Mars Express e ora punta direttamente sul pianeta rosso. Inizia la fase più cruciale della missione: il lander cercherà la rotta giusta per cadere sul suolo, senza l'aiuto di alcun propulsore e con l'unica protezione di una serie di potenti airbag che attutiranno l'impatto.
La missione europea sarà seguita da altre due sonde, Spirit e Opportunity, che arriveranno sul suolo marziano il 3 e il 24 gennaio. Per tutte lo scopo è cercare tracce della presenza d'acqua nel sottosuolo, primo passo per scoprire se sul vicino pianeta esista oggi la vita o sia magari esistita in un remoto passato.

Granelli in volo. L'arrivo delle tre navicelle potrebbero però essere minacciate da una serie di tempeste di polvere. Se le piccole tempeste dovessero accumularsi a una bufera globale, potrebbero interferire con i pannelli solari che le sonde utilizzano per generare energia per i loro strumenti, e quindi rendere impossibile l'atterraggio.  Le tempeste di polvere non sono inusuali su Marte: due anni fa, una delle più forti registrate nell'arco di numerose decadi, si aggirò sul pianeta per molte settimane. Gli osservatori hanno registrato che le tempeste in corso sono apparse durante la prima settimana di dicembre ma, nel frattempo, si sono ingrandite e sono state raggiunte da altre perturbazioni minori.
Atmosfera calda. «Se continueranno a svilupparsi e a interessare tutto il pianeta, la polvere nell'atmosfera potrebbe depositarsi sui pannelli solari e impedirne l'atterraggio, ma non solo - afferma Bruce Jakosky dell'University of Colorado - potrebbe anche causare problemi alle navicelle in orbita o in entrata nell'atmosfera prima del touch down». La luce del sole, infatti, scalda i granelli di polvere in volo riscaldando l'atmosfera che si espande. Quando questo accade, possono verificarsi i problemi descritti dall'astronomo Jakosky, ragione per cui la situazione è sotto costante monitoraggio.

 
   

Data: 20/12/03

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Fonte: Focus

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