Sono infatti più di 240.000 gli
scatti restituiteci dal
Mars Global
Surveyor fino al 2 novembre scorso, data in cui la sonda ha smesso di
dare segnali. Le cause della perdita della sonda appaiono piuttosto
chiare: sembra che il pannello solare che forniva energia non era
in grado più di ruotare, non riuscendo così ad alimentare i sistemi
operativi. Nonostante si affermi come alla Nasa non si smetterà di
cercare nuove strategie di contatto con la sonda, le possibilità reali
di ripristinarne le funzionalità sono davvero troppo poche.
E' assolutamente
legittima, nonostante l'incidente tecnico, la soddisfazione dei tecnici
del Mars Global Surveyor. La missione, lanciata il 7 novembre 1996,
doveva rimanere operativa per soli due anni. Cominciò ad orbitare
intorno a Marte l'11 settembre 1997 e, dopo una fase di
aerobraking, priva volta in cui la tecnica fu utilizzata, si rese
operativo a partire dal suo primo "tracciato", trasmesso nell'aprile del
1999.
Quattro volte di
più, invece, la sua durata e brillantemente affrontati e superati i
precedenti problemi tecnici quali la rottura di un giroscopio, di un
pannello e di un rotore di reazione.
Quindi la più produttiva ma anche la
più longeva missione marziana. “È stata una macchina straordinaria che
ha fatto cose che i progettisti non avevano previsto. I costruttori ed
il personale possono essere fieri della loro eredità e delle scoperte
scientifiche a sostegno per le missioni successive" ha detto Tom Thorpe,
responsabile del progetto.
Molti i traguardi conseguiti dal
Mars Global Surveyor:
ha
scoperto sul suolo marziano zone con alta concentrazione di ematite a
grana fine, minerale che si forma spesso in circostanze umide, e che ha
dato, agli scienziati, la chiara indicazione di quali lande dovessero
essere scelte come luoghi esplorativi per i robot Spirit ed Opportunity;
ha prodotto una mappatura topografica globale di Marte senza precedenti;
ha rivelato campi magnetici localizzati indicando come Marte ha
avuto, un tempo, un campo magnetico simile alla Terra; ha registrato
cambiamenti meteorologici annuali e ciclici e, soprattutto, ha trovato
pendii e zone scoscese che non hanno nulla a che vedere con i resti
visibili di un impatto meteorico, burroni geologicamente giovanissimi
che sono la prova evidente e sicura di scorrimento attuale d'acqua allo
stato liquido.