18/12/2004

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Missione Opportunity: Breakthrough of the year

 

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Science ha scelto le scoperte del robot Opportunity, in esplorazione su Marte, come le più significative di tutto il 2004, Il primo robot ad avere decretato una missione "punto più alto delle scoperte scientifiche"

 di Margherita Campaniolo

 

 

E’ senza dubbio un grande onore quello che è “toccato” ad Opportunity, primo robot a ricevere una onorificenza così importante, al ricercatore scientifico Steve Squyres, professore di astronomia all'università di Cornell, responsabile scientifico della missione Marte ed ai suoi collaboratori, una squadra di 28 ricercatori e 15 allievi.


Questo è il gruppo che ha permesso, secondo Science, l'avanzamento scientifico più significativo dell’anno 2004, aver portato prove definitive della presenza, sul pianeta Marte, di acqua in ordine di quantità e di tempo tali da definire il passato del pianeta rosso assolutamente adatto alla vita.

 

Felice la squadra che per mezzo del suo responsabile dice:  "Tutti noi addetti al programma stiamo lavorando duramente e da così tanto tempo che è realmente difficile per noi giudicare la valenza del nostro lavoro  ma è molto gratificante sentire come la restante parte della comunità scientifica apprezzi e dichiari l’importanza di quanto noi abbiamo trovato

Nell’articolo su Science, "On Mars, A Second Chance for Life" redatto da Richard Kerr, si legge:  "Quelle scatole inanimate, fatte rotare e che vagano su un altro pianeta, hanno fatto qualcosa che nessun essere umano avrebbe potuto mai verificare: hanno scoperto un altro posto nell'universo in cui la vita potrebbe essere esistita" Continua: "i due Robot hanno confermato qualcosa che molti scienziati, riguardo a Marte, hanno lungamente ritenuto probabile: Lungamente, abbastanza acqua riunita e tanto vicino alla Terra permetteva possibilità di vita."

L'articolo fa notare che, anche se le missioni Viking avevano fornito suggerimenti in tal senso già 30 anni fa, "i robot su Marte hanno stabilito un punto fermo sul dibattito dell'acqua."
 

La missione su Marte non era destinata a cercare la vita ma, in questo caso, si ha come la sensazione che sia la vita a cercare noi, che vuole darci segnali della sua presenza! C’è stata, c’è ancora?

2004, sappiamo  che sono sicuramente esistite tutte le condizioni affinché potesse svilupparsi; da oggi Marte sarà un luogo meno misterioso da osservare e da indagare con differenti sistemi nell’inarrestabile ricerca del sapere.

Minerali, sali, jarosite, composti impossibili a formarsi senza acqua, tanta acqua e per tanto tempo. Oggi non possiamo non guardare il cielo con occhi nuovi, con nuove consapevolezze. La vita su Marte: un mondo tutto da scoprire! C’era? C’è ancora?

 

 
 
   
   

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