Conferenza stampa Nasa su missione marziana

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02/03/2004

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Questa sera alle 20:00, ora italiana, importante conferenza stampa con rivelazioni, da parte della NASA, sulla missione marziana ed, in particolare, sui dati raccolti dal robot Opportunity

Margherita Campaniolo

Fonte: Portavoce Nasa

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03/03/2004

I MISTERI DELLO SPAZIO.

Gli scienziati analizzano i dati da «Opportunity».

Cauti gli esperti italiani La Nasa: su Marte forse c’era vita Per l’agenzia il pianeta aveva acqua sufficiente

per ospitare forme biologiche

 


Washington. La Nasa ha annunciato ieri di avere trovato la conferma che Marte ha avuto in passato acqua sufficiente per ospitare forme di vita. I dati inviati dalla sonda Opportunity hanno rivelato che l’area di Marte dove è atterrato il veicolo robot «era una volta bagnata dall’acqua in superficie». «Una quantità d’acqua sufficiente per consentire di ospitare forme di vita», ha sottolineato Edward Weiler, uno scienziato della Nasa, in una conferenza stampa oggi a Washington. La conferma dell’esistenza in passato su Marte di un ambiente in grado di ospitare forme di vita è giunta dalla analisi dei dati inviati da Opportunity sulle rocce situate in una depressione dell’area Meridiani Planum, nei pressi dell’equatore del pianeta. «La Nasa aveva lanciato la esplorazione delle sonde su Marte per verificare se fosse esistita in passato acqua sufficiente da creare un ambiente in grado di ospitare la vita», ha detto lo scienziato James Garvin, «adesso tutto lascia pensare che la risposta a questa domanda sia positiva». Le sonde Opportunity e Spirit non hanno trovato comunque ancora alcuna traccia di organismi viventi su Marte. L’annuncio fatto dalla Nasa ha suscitato subito dei commenti da parte del mondo scientifico, anche italiano. « Trovare l’acqua è diverso dal trovare la vita», rileva il bioastronomo Cristiano Batalli Cosmovici, del gruppo italiano dell’Istituto di fisica dello spazio interplanetario dell’I naf . E il responsabile dell’esplorazione del Sistema Solare per l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Enrico Flamini , commenta: «Sappiamo che su Marte c’è stata acqua per un lungo periodo e che sul pianeta ci sono quindi state condizioni abitabili, ma questo non vuol dire che ci sia stata la vita» . Cosmovici ha rilevato che «il presupposto per la vita è la presenza di acqua, ma il fatto che ci sia stata acqua non vuol dire che ci sia stata la vita». « L’acqua su Marte potrebbe infatti essere evaporata troppo in fretta e di conseguenza potrebbe non esserci stato tempo sufficiente perch é di formassero forme di vita » . Per avere un’idea dei tempi » , prosegue Cosmovici, « si può pensare che la vita sulla Te r ra è comparsa 3,8 miliardi di anni fa, ossia 700 milioni di anni dopo la formazione della Terra. Consideriamo poi che Terra e Marte si sono formati 4,6 miliardi di anni fa e che la Terra era probabilmente favorita dall’essere più vicina al Sole rispetto a Marte, dall’avere un’attività vulcanica permanente e soprattutto dall’avere un nucleo di magma in grado di creare un campo magnetico capace di proteggere la Terra dalle radiazioni ionizzanti del Sole. Marte si è invece raffreddato prima ».
Per Cosmovici si potrà parlare di vita su Marte soltanto quando si troverà acqua liquida, come potrebbe fare nel sottosuolo la sonda europea Mars Express quando, nella seconda metà di aprile, comincerà a funzionare il radar italiano Marsis : «Se le analisi batteriologiche condotte sull’acqua allo stato liquido daranno esito positivo, allora si potrà parlare di vita. Fino ad allora non si può fare alcuna ipotesi ».

Fonte: l’Arena

http://www.larena.it/ultima/oggi/nazionale/Faa.htm

 

 
 

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