Una cometa causò l'"inverno nucleare" nel medioevo Una serie di estati fredde che colpirono l'Inghilterra tra il 536 e il 540 dopo Cristo furono probabilmente causate da una cometa che si distrusse durante l'impatto con gli strati più alti dell'atmosfera. Lo sostiene uno studio realizzato dall'Università di Cardiff (Galles) e condotto da ricercatori della School of Physics and Astronomy. L'esame dei tronchi degli alberi dimostra che in quel periodo il nostro pianeta attraversò una fase piuttosto fredda. Questo potrebbe essere dipeso dai detriti dell'esplosione della cometa, che avrebbero offuscato il cielo e bloccato i raggi solari. Per realizzare effetti di questo tipo, i ricercatori hanno calcolato che sarebbe bastata una cometa molto piccola, del diametro di mezzo chilometro. "Fino a oggi - spiega Derek Ward-Thompson, che ha coordinato il gruppo di ricerca - si pensava che nessun oggetto celeste di meno di un chilometro di diametro fosse un pericolo per il nostro pianeta. Il nostro lavoro, invece, dimostra che così non è, e che ci possiamo aspettare effetti simili a quelli di un inverno nucleare anche da oggetti più piccoli". I dati storici dell'epoca sono scarsi, ma quasi tutti concordano nel dire che il periodo fu freddo e caratterizzato dalla perdita di molti raccolti. Nello stesso periodo, inoltre, comparve anche la peste, che forse attecchì facilmente a causa della carenza di cibo che affliggeva la popolazione. L'articolo è pubblicato sulla rivista Astronomy and Geophysics. Almanacco della Scienza CNR
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