Forse localizzato il
relitto della nave di Darwin
E' uno dei più grandi misteri della storia navale britannica: la HMS Beagle, la nave su cui Charles Darwin fu imbarcato per il suo viaggio in Sud America e nelle isole Galapagos, scomparve una volta tornata in Gran Bretagna, ma adesso un archeologo l'avrebbe localizzata sul letto di un fiume nel sud-est dell'Inghilterra. I resti della nave che accompagnò Darwin nel suo viaggio alla scoperta delle teorie sull'evoluzione della specie potrebbero essere sepolti sotto circa quattro metri di fango, accanto ad un antico molo lungo il fiume Roach che sfocia sulla costa sud orientale dell'Inghilterra, poco lontano dalla capitale. La scoperta è stata fatta da uno dei maggiori archeologi marini al mondo, il professor Robert Prescott dell'Università di St. Andrews, il quale ha utilizzato una nuova tecnologia radar che consente di individuare un oggetto anche sotto molti strati di fango e sabbia. ''Sono abbastanza sicuro che abbiamo trovato la Beagle'', ha detto lo scienziato che tre anni fa ha fondato il Beagle Ship Research Group per cercare a tempo pieno la mitica nave scomparsa più di cento anni fa vicino a Potton Island, nell'Essex. La Beagle fu varata nel 1820, inizialmente a scopo militare: con circa 27 metri di lunghezza e 10 cannoni, era uno dei brigantini più comuni della flotta britannica. Dopo alcuni anni di servizio la nave era stata adibita agli studi idrografici sotto il comando del capitano Robert Fitzroy. Poi, nel 1831, la Beagle partì per il suo grande viaggio alla volta dell'America Latina e delle Galapagos con a bordo un giovane Charles Darwin. Il biologo, che avrebbe poi definito la sua esperienza a bordo della nave come ''l'evento più importante della mia vita'', annotò durante il viaggio le variazioni locali tra le diverse specie di uccelli che incontrava lungo il tragitto. Sono state proprio queste osservazioni a fare da base alla sua teoria evoluzionistica che avrebbe poi pubblicato nel 1859 ne "L'origine delle specie". Le sue tesi causarono un vero e proprio terremoto nel mondo scientifico di allora e sono ancora considerate tra le idee più rivoluzionarie della scienza moderna, ma il destino della nave che rese possibili le osservazioni di Darwin è rimasto ignoto per più di un secolo. Finora si sapeva soltanto che al ritorno dai suoi viaggi nei mari del Sud la nave passò ai servizi doganali che la utilizzarono per pattugliare i fiumi e intercettare i contrabbandieri lungo la costa dell'Essex. Dalle ricerche di Prescott è poi emerso che la Beagle rimase all'ancora lungo il fiume Roach, in un punto ideale per individuare i contrabbandieri che utilizzavano la fitta rete di canali che scorre tra le paludi a sud di Burnham-on-Crouch, nell'Essex. ''Abbiamo fatto un sopralluogo del sito e abbiamo trovato giocattoli rotti e pezzi di vasi, dai quali si può dedurre che negli ultimi anni della sua vita la nave era stata adibita ad abitazione'', ha commentato l'archeologo. Nel 1870 poi, secondo alcuni documenti dell'epoca, la Beagle sarebbe stata venduta all'asta ad una società di rigattieri. ''Abbiamo scoperto il profilo di un molo abbandonato molto tempo fa. Pensiamo che la Beagle, priva della sua struttura superiore si trovi ancora lì. La maggior parte della sezione superiore potrebbe essere scomparsa, ma abbiamo ancora lo scafo e la parte inferiore e chi sa che non si possano trovare indizi del viaggio di Darwin'', ha concluso Prescott. |