Pioggia fatta in casa, sogno o realtà? |
Il dibattito va avanti da anni, dovunque, nelle
più autorevoli sedi di legislazione come nelle più umili fattorie: è
possibile o no manipolare le nuvole per produrre la pioggia? Il National
Research Council americano ha deciso che è arrivato il momento di scoprirlo.
Il comitato, estensione della National Academy of Sciences, ha dichiarato in
una recente relazione che, nonostante si stia cercando da sessant’anni di
agire sulle nubi per aumentare il livello delle precipitazioni e ridurre la
siccità, non ci sono ancora prove convincenti che il processo, attualmente
in vigore in 24 paesi e 10 stati americani fra cui il Nord Dakota, funzioni.
Il rapporto si concludeva con l’invito a una maggiore cooperazione a livello
nazionale per controllare i trend del cambiamento climatico. I portavoce
della Weather Modification, azienda di manipolazione delle formazioni
nuvolose attiva in varie nazioni, temono che nemmeno questa ricerca possa
porre definitivamente fine al dibattito, ma la considerano un buon inizio.
Le nubi, attualmente, vengono manipolate “spruzzandole” di minuscoli
cristalli di ioduro d’argento, che entrano in circolo al vertice delle
formazioni. La teoria condivisa è che i cristalli ghiacciati, precipitando,
si sciolgano, dando origine alle precipitazioni.
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Margherita Campaniolo
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